Cerca nel blog

martedì 6 aprile 2010

Targhe alterne

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 05/04/2010

Il Pio Sodalizio dei Piceni, proprietario del palazzetto romano di via Campo Marzio in cui nacque Il Mondo di Pannunzio, non vuole che sul muro dello stabile campeggi una targa commemorativa. «Mai nei nostri palazzi sono state poste targhe collegate alle attività degli inquilini», hanno spiegato i Pii Sodali. Per loro un'attività vale l'altra: la rosticceria o il settimanale che ha cambiato la storia del giornalismo e della cultura italiana. Meglio che l'intelligenza rimanga sotto traccia. Una sua costante esposizione al pubblico, sia pure solo sotto forma di targa, potrebbe innescare effetti indesiderati sui passanti. Di intelligenza, nei 120 metri quadri della redazione del Mondo, ne transitava obiettivamente parecchia. Il redattore capo si chiamava Flaiano. E vi circolavano a mente libera Salvemini ed Ernesto Rossi, La Malfa e Salvatorelli, Carandini e Panfilo Gentile, Einaudi e Mario Ferrara (nonno di Giuliano), i giovani Scalfari e Spadolini. La sera andavano in via Veneto ad anticipare la Dolce Vita, ma sempre a schiena dritta di fronte al potere. Quando De Gasperi espresse il desiderio di conoscere il direttore Pannunzio, quell'orgoglioso sedentario gli fece rispondere: «Io qua sto». E «qua» erano i 120 metri quadri di via Campo Marzio.

«I profeti disarmati» - così venivano chiamati gli inquilini - erano liberali, laici e intellettuali. Chissà quale dei tre epiteti avrà maggiormente preoccupato il Pio Sodalizio. Ma è giusto così, la cultura evolve. Adesso a Roma le targhe si mettono davanti alla casa del Grande Fratello.

Nessun commento:

Posta un commento