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mercoledì 30 giugno 2010

Glastonbury Festival 2010

Lo scorso fine settimana a Glastonbury, Inghilterra, su di un sito di oltre 1000 acri, si è tenuta la 40esima edizione del Glastonbury Festival. Creato nel 1970 dal Michael Evis è diventato il più grande festival musicale in Europa. Quest'anno, fra i vari ospiti, comparivano Muse, Gorillaz e Stevie Wonder. La galleria di boston.com ci mostra una serie di immagini di questo evento e delle migliaia di spettatori che hanno assistito alle performance degli artisti convenuti.

martedì 29 giugno 2010

A metà del cammino

Lasciando perdere la penosa parentesi della nostra squadra, i mondiali di calcio del Sud Africa hanno superato la metà del percorso. Oggi su chiudono gli ottavi di finale e si lancia il rush per il titolo di Campioni del Mondo.
Questa galleria di boston.com ci fa rivivere alcune delle emozioni, di giocatori e tifosi, della prima fase della competizione.

venerdì 25 giugno 2010

Due notizie pazzesche

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 25/06/2010

Due notizione pazzesche. La prima. Veronica e Berlu han trovato una quadra. Sono bastati una quarantina di incontri al vertice e due pullman di avvocati e si son messi d'accordo. Pare che lei prenderà 300 mila euro di alimenti al mese. 600 milioni ogni 30 giorni. Non sarà un po' poco? Tocca chiedere alla Caritas se le dà una mano. Devo recuperare il numero delle dame di San Vincenzo e segnalare il caso. No, ma dai. 300 mila euro al mese di alimenti? Minchia… E quanto mangia? Cuoce la pasta nel liquido delle lenti a contatto? Invece che usare la carta igienica butta via il water tutte le volte?

Seconda notizia. Franco Califano, il nostro mitico Califfo, ha confidato un fantastico segreto a «Diva e Donna». A parte che fa già ben ridere l'idea di «confidare un segreto» a «Diva e Donna». Non è che sia l'organo ufficiale dell'intelligence… Comunque, il segreto sarebbe che a 72 anni Califano non ha bisogno del Viagra. Ce la fa. Jaa fa. Bene, perché è una cosa che ci domandavamo tutti. Non si parlava d'altro, da anni. Tutti a chiedersi: ma Califano, secondo te, prende il Viagra oppure se lo rinforza col calcestruzzo? Niente. Il suo walter è più arzillo di Veltroni. Amen. Sia resa lode ai corpi cavernosi del Califfo. Secondo me lui non avrà mai bisogno di coadiuvanti per il walter: se mai, con l'avanzare dell'età, semplicemente non saprà più bene a cosa serve, ecco. Si guarderà sul davanti e dirà: cos'è sta roba qua? L'attaccapanni per l'accappatoio? Tra l'altro tocca capire se le sue performance le fa con coetanee o a smuovergli l'attrezzo servono escort trentenni. Perché a fare a meno del Viagra con una gnocca sono buoni tutti, ma se ci riesci con la coetanea, allora sì che sei un eroe, Califfo. Ma mai un eroe come il signor John Falcon, un newyorchese di 39 anni che ha una dote strabiliante. E' il possessore del walter più lungo che esista al mondo. Lo sfilatino dei record. Volete la misura? Ve la dico in metri, km o ettari? Lo dico in yarde? Levatevi quella faccia da cocorita senza piume. Il suo walter misura, irto come le tre cime di Lavaredo, la bellezza di… 34,29 cm. Va bene anche per girare la polenta. Se nuoti a dorso fa da timone. Ti dico solo che una bottiglia normale di barbera è alta 30 cm. Solo questo ti dico. Se foste interessate all'articolo c'è la foto su Internet con lui seduto, le braccia intorno alla testa e una specie di paraspifferi infilato nel pantalone di pelle. Il problema è che Falcon e il suo capitone non riescono a trovare lavoro. Darmagi. John è disoccupato. Dice che a parte intervistarlo e misurargli il lampione, nessuno gli offre niente. Lui vorrebbe fare l'attore, ma non di film porno, dice. E ma anche tu, John, cosa vuoi fare con quella roba lì? Il podista? Ti inciampi dopo un metro… il ballerino? Ti ci vuole la conchiglia di Polifemo… se stai sulle punte ti sbilanci in avanti… puoi fare la boa da ormeggio ai porti, o se no giocare a baseball, usandolo come mazza… Una bella disgrazia va là… no, perché anche una donna di quel mostro di Lochness lì cosa se ne fa? Lo arrotola come la prolunga delle corrente… come un gomitolo di lana mohair… E' un po' come avere in casa un De Chirico, non ti stancheresti mai di guardarlo ma mica lo adoperi per qualcosa… lo guardi e fai: parbleu. E poi giri i tacchi e te ne vai…

Campioni uscenti

Da spinoza.it

È finito il mondiale dell’Italia. Finalmente molti disoccupati scopriranno di esserlo.

L’Italia esce al primo turno, come la Francia. Almeno loro avevano l’allenatore simpatico.

Bossi aveva detto: “L’Italia comprerà la partita”. Se il calcio te lo racconta Berlusconi, è scontato che uno ragioni così.

L’Italia ha giocato talmente male che a Mediaworld avevano deciso di regalare una tv ogni volta che Gilardino tocca palla.

Gli azzurri devolveranno parte degli insulti alle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia.

Lo sfogo di Lippi: “Il commissario tecnico della nazionale non ha abbastanza poteri”.

L’allenatore risponde ai giornalisti: “Nessun fenomeno a casa”. Nemmeno oggi.

Comunque raggiunto l’obiettivo principale: evitare l’Olanda agli ottavi.

Il Tg1: “L’Italia è stata assolta dal mondiale”.

Ora qualcosa di terribile attende gli azzurri al loro ritorno: La programmazione estiva di Raiuno.

Tutti d’accordo nel definire l’Italia “vergognosa”. E anche ai mondiali non è che sia andata meglio.

Intanto le reti televisive studiano un sistema per limitare il fastidioso e ininterrotto brusio prodotto per l’intera durata delle partite da strumenti infernali: le donne.

(Le vuvuzela sono così fastidiose che Mandela ha chiesto di tornare in carcere)

Sette gol dal Portogallo: i nordcoreani saranno eliminati.

* * *
autori: auranoir, fumatanera, deuterio, richi selva, serjoka, calvados, votafone, rosencra, wild, asfidanken, serena gandhi, jeltz, trovatarli e gbona.

Ricordando la guerra di Corea

Il 25 giugno di 60 anni fa iniziava il conflitto di Corea. Dopo decenni di occupazione giapponese, la Corea venne divisa in due dalle forze alleate alla fine della seconda guerra mondiale con il sud amministrato dagli Stati Uniti ed il nord dall'Unione Sovietica.
Questa situazione non poteva durare ed il 25 giugno 1950 la Corea del Nord invase quella del Sud. Le Nazioni Unite inviarono truppe, da 21 nazioni differenti, a supporto della Corea del Sud, principalmente da Stati Uniti ed Inghilterra. La guerra durò tre anni con centinai di migliari di morti e feriti fra i civili ed i militari.
Tre anni dopo l'inizio degli scontri non ci fu un vero trattato di pace, ma un semplice cessate il fuoco, per questo si usa riferirsi a questo conflitto come "La Guerra Dimenticata".
Queste immagini di boston.com cercano di farci ricordare quanto avvenuto.

lunedì 21 giugno 2010

Un piccolo appello ai direttori di giornali

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 18/06/2010

Un piccolo appello ai direttori di giornali: amici, datevi una regolata coi gadget perché state un filo sbarellando. Allora vi spiego. L'altro giorno sono andata a comprare una rivista per ragazzine, molto carina, a mia figlia piace e io gliela compro. Bene. La prendo e cosa aveva come gadget? Una confezione di lubrificante per jolanda per esaltare l'orgasmo femminile. Come l'esaltatore di sapidità dei sughi. Un glutammato per la jole. Momenti vado giù di naso sul banco dell'edicola. Ho avuto solo il riflesso di non svenire sul cane perché altrimenti lo spianavo. Ora. Stiamo parlando di un giornale che ha come target le ragazzine e le ragazze massimo fino ai 20 anni. Non stiamo parlando di «Playboy» o «Manhealth », o «Vita intima della trofia vogliosa». Un rotocalco fatto di brevi interviste e consigli su come farsi la frangia, non un manuale di kamasutra prêt-à porter.

Fino a poco tempo fa su questi giornali ci trovavi come gadget il lucidalabbra alla fragola, l'ombretto coi brillantini, al limite il pareo. E adesso l'esaltatore di orgasmo? In gel? Ma suma tuti gabia? Tutti deficienti? Ma a quell'età il gel se lo devono mettere in testa, non negli apparecchi di bassa manovalanza… Bisognerebbe ritornare a crescere piano piano. Passare dai batticuori ai baci, e poi via via fino al ciupa dance e a ’sto benedetto orgasmo. Tra l'altro così com'è, senza bisogno di esaltarlo, che quello non è come le ciglia che le allunghi colmascara. Invece adesso un momento prima giochi con le Winx e un attimo dopo ti metti il gel nelle mutande. Ma allora perché non mettete una pastiglia di Viagra dentro «Topolino»? Adesso che l'ha preso a manciate uno dei Tokio Hotel e a momenti ci lascia la ghirba lo vorranno pure i ragazzini delle medie. Fate il Viagra con le orecchie come Bugs Bunny e poi mettetelo negli ovetti Kinder. Le mamme ringrazieranno e i bambini contenti diventeranno blu come i Puffi.

Ma io mi domando: invece di star sempre lì a torronare con i Valori, e la Famiglia, e le stramaledette pillole coi nomi delle targhe, che se la prendi puoi anche entrare dove c'è la Ztl, perché non si fa un po' di vecchia, sana educazione sessuale? Secondo me aiuta. Magari proprio su questi giornali qui. I ragazzi non sanno un tubo di contraccezione. Proprio letteralmente, non conoscono il tubo. Pensano che farsi il bidè con la Coca Cola non ti faccia rimanere incinta, o che fare l'amore in piedi scongiuri la gravidanza perché gli spermatozoi cascano a terra e si stordiscono, che basti bere tre whisky di fila per non rimanere gravide! Così oltre che risultare positiva al palloncino di sopra, poi resti col palloncino anche di sotto!

Tra poco arriveranno in commercio i preservativi per i dodicenni. Che uno si chiede. Cosa avranno di speciale? C'hanno i pokemon stampati sopra? Sono a zampa di elefante? Hanno una porta Usb per il collegamento a Facebook? No, sono più piccoli. Giustamente. Così non ballano se no cessa lo scopo, a meno di usare quelli di taglia regolare e mettergli le bretelle. Però la questione è un'altra. A dodici anni già siamo al chupa, ma questi non sanno una mazza. Fai educazione, vedi che le pillole servono di meno… La faccio io, guarda. Il profilattico. Ragazze. Dovete insistere perché lui lo usi. Si sa che il maschio è recalcitrante. Fatica a metterlo perché dice che poi non sente niente. E voi dovete rispondere. Se te lo metti nelle orecchie, poi non senti niente. Balengo!

venerdì 18 giugno 2010

Il grande Embè

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 17/06/2010

Della motivazione con cui il tribunale di Firenze ha negato la libertà provvisoria a due comandanti delle ferocissime Truppe d’Appalto (Balducci & De Santis) mi ha colpito l’ultima riga: «Gli indagati mostrano una evidente carenza di percezione della antigiuridicità del proprio comportamento». Insomma, dopo mesi di cella, i signori della Cricca continuano a non capire cos’hanno fatto di male. Anche il caso Scajola e le recenti dichiarazioni dell’ex ministro Lunardi rivelano uno stile di vita allucinante percepito come assolutamente normale. La famosa filosofia dell’Embè. Ho ristrutturato casa a un amico, embè? L’amico ha dato un lavoro a mio figlio, embè? Mio figlio ha messo su una società con la moglie dell’amico, embè? Un embè tira l’altro e alla fine tutti confluiscono nel Grande Embè che rischia di sommergerci. Perché Balducci e De Santis non sono schegge impazzite, ma espressioni estreme di un atteggiamento diffuso: il primato delle relazioni sulle capacità, delle conoscenze sulla conoscenza. Chi entra in contatto con un ente pubblico non si chiede neanche più quali siano le procedure. La sua unica preoccupazione è: conosco qualcuno lì dentro? Il morbo ha invaso persino i recinti sacri della giustizia, dove l’avvocato più ricercato non è quello che conosce la legge, ma quello che conosce il giudice.

«L’Italia è tutta un frou frou di do ut des» scriveva lo scrittore Enzo Siciliano, assiduo frequentatore delle terrazze romane, altamente specializzate in materia. Non immaginava di avere coniato l’epigrafe delle mille cricche d’Italia.

giovedì 17 giugno 2010

La truffa morale

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 17/06/2010

Una lettrice racconta di aver ricevuto dal padre, in punto di morte, una confessione che l’ha stupita e confusa. L’anziano signore era stato un professore di latino e greco stimato e temuto da tutti per la sua intransigenza. Il classico duro capace di annullare il compito in classe allo studente sorpreso a consultare un foglietto. Ma il giorno degli esami di maturità il «prof» implacabile si trasformava nel più imprevedibile degli alleati. A turno i maturandi uscivano dall’aula per recarsi in bagno. E in un angolo buio del corridoio trovavano lui, che consegnava a ciascuno la versione già tradotta. Ma non la stessa per tutti. Una versione personalizzata e con l’handicap. I meritevoli ricevevano un testo impeccabile. I meno bravi uno sporcato da un paio di errori, che per gli scarsi salivano a quattro e per i pelandroni a cinque: al di sotto della sufficienza. Il professore comunicava a ogni ragazzo il numero di errori presenti, così anche il peggiore avrebbe potuto salvarsi, se fosse stato abbastanza bravo da trovarli.

Alla figlia, prima di morire, il vecchio ha spiegato che negli esami l’emotività gioca brutti scherzi, mentre con il suo metodo venivano riconosciuti i meriti e i demeriti accumulati durante l’anno. In sostanza quell’insegnante integerrimo metteva in piedi ogni estate una truffa con l’intima convinzione di rispettare una regola superiore di moralità. Non riesco a trovare una rappresentazione più efficace dell’essenza italiana. Una parte di me condanna quel professore. Ma dev’essere una parte norvegese o austro-ungarica, non fateci caso.

L'estate?

In questa primavera che va finendo, e che si affaccia nell'estate imminente, non abbiamo avuto quel che si potrebbe definire un clima canicolare, almeno per quel che riguarda il Piemonte ed il nord dell'Italia.
Consoliamoci con il fatto che non siamo stati gli unici ed altri, come ci mostra questa galleria di boston.com, sono messi ben peggio di noi.

mercoledì 16 giugno 2010

La trombetta globale

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 16/06/2010

La vuvuzela sudafricana che ci assorda le orecchie è monocorde, ossessiva e fastidiosa (a qualche lettore evoca Capezzone). Dunque è già diventata il gadget più ricercato dell'estate. Ci vorrebbe il Piero Angela di Quark per entrare con un sondino nella testa del consumatore europeo. Oltre alla depressione montante per il calo di liquidità, forse vi troverebbe il segreto del rimbecillimento compulsivo che porta le persone a desiderare un oggetto per il quale provano un moto di ripulsa. Poiché tutti ne parlano, sia pure per dirne male, «fa status» esibire la mefitica trombetta con gli amici. E sul web fioriscono i corsi che insegnano a suonarla: attività sconosciuta agli stessi africani, che non hanno mai pensato di praticare un paio di buchi sulla vuvuzela per assaporare la differenza fra la melodia di un flauto e il ronzio di un'ape.

Massimo rispetto per i costumi locali (gli aborigeni australiani soffiano da migliaia di anni dentro un tubo, il didgeridoo, e ne sono piuttosto orgogliosi), meno per i soffiatori d'importazione, che fra un mese si stuferanno della trombetta e la dimenticheranno in qualche cassetto, come fanno i bambini capricciosi con i giocattoli di Natale. La famosa fine del mondo del 21-12-2012 sarà annunciata dal suono incessante di milioni di vuvuzelas che perforeranno i timpani di tutti i furbi del pianeta, mentre i pochi saggi avranno Mozart o gli U2 nelle cuffie e non si accorgeranno di niente.

martedì 15 giugno 2010

La voce del padrone [parte seconda]

Da spinoza.it

Cominciano i mondiali di calcio. Non voglio neanche immaginare cosa si voterà in parlamento.

Da oggi un Paese che ha suscitato sdegno per il suo razzismo è sotto i riflettori del mondo. In più essere campioni in carica è una bella responsabilità.

I mondiali africani rappresentano una grande occasione. Per far credere che l’Africa abbia davvero una grande occasione.

Italia favorita nella prima sfida contro il Paraguay. E anche quella contro la Corea del Nord non sta andando male.

I calciatori italiani devolveranno ai festeggiamenti per l’unità d’Italia i premi incassati per il mondiale. E già che ci sono anche l’eventuale Nobel per la chimica.

(Quest’anno sono talmente sfiduciato che ho venduto il mio televisore a Mediaworld)

Esordio disastroso per la Grecia, che ora rischia di trascinare a zero punti tutte le squadre europee.

Bersani: “Tutti in piazza il 19 giugno”. Poi vi dico.

Enrico Letta: “Il Pd è come il pesciolino Nemo”. Una creatura di fantasia.

(Il paragone non è così campato in aria: Nemo ha la parte sinistra atrofizzata, boccheggia e sta in un acquario mentre altri cercano di risolvere i suoi problemi)

Apre a Genova la discoteca cristiana. Aiuterà a santificare le feste.

Come posto è una figata, ma si aspetta una vita davanti ai cancelli.

(Una discoteca cristiana? Non ci andrò mai: non mi piace pregare per un pompino)

Il vantaggio di una discoteca cristiana è che non c’è bisogno di calarsi roba per credere all’esistenza di esseri invisibili.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di avvicinare la Chiesa agli adolescenti. Nelle sacrestie ci sono ormai troppi controlli.

All’interno regole severe: consumazioni solo per le coppie sposate.

Alla fin fine è una discoteca identica alle altre: tutti si vantano di conoscere il principale, anche se nessuno l’ha mai visto.

India, il bambino con sette arti e due peni è stato operato. Di strabismo.

Secondo il senatore Bricolo “la mafia stava meglio quando governava il centrosinistra”. Guarda ora come s’è ingrassata.

* * *
autori: borges, maurovanetti, danielsan, lorberto, creale, uomomordecane, misterdonnie, faberbros, abulafia, francamente, roberto manunta, virgilio natola, milingopapa, van deer gaz, mix, byrokarma e puccio di luce.

Patriota per forza

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 15/06/2010

Ogni volta che qualche leghista maltratta l’inno mi torna alla memoria un episodio della primissima infanzia. Ero sugli spalti dello Stadio per un meeting di atletica, quando la banda attaccò una marcetta spiritosa. Gli spettatori si alzarono in piedi: anche mio padre, che subito imitai. Ma un ragazzino più grande di me rimase tranquillamente seduto. «E tu perché non ti alzi?», gli chiese mio padre. «C’ho un cicles attaccato al sedere». Non disse proprio «sedere». Ma di sicuro disse «cicles», la gomma da masticare. Mio padre, ex partigiano, serrò gli occhi a fessura: «E’ un bel problema, ma te lo risolvo io». Prese il bulletto per le ascelle e lo sollevò. «C’è gente che è morta perché tu potessi ascoltare in pace questo inno. Porta un po’ di rispetto, cretino!». Intorno a lui si levò un applauso caldo e solidale, che sferzò l’amor proprio del ragazzo più ancora del fervorino.

Non so se sarei capace di comportarmi come mio padre. Invece degli applausi, avrei paura di beccarmi una coltellata o un’accusa di molestie ai minori. Ma quel giorno compresi che facevo parte di una comunità e che chiunque l’avesse sfregiata con un comportamento irriguardoso avrebbe finito per provocare in me una reazione eguale e contraria. Così, pur essendo uno di quei tipici italiani che non vibrano per la parola Patria e baratterebbe l’elmo di Scipio con un inno solenne come la Marsigliese, grazie agli sforzi iconoclasti della Lega mi ritrovo da qualche tempo a indossare con orgoglio cravatte tricolori. E ieri sera, mentre De Rossi cantava in romanesco «che schiava de Romaaaaa…» poco è mancato che mi venissero i lucciconi.

Mondiali di calcio 2010

Giusto ieri sera l'Italia, campione del Mondo in carica, ha giocato la sua partita inaugurale dimostrandosi meno disastrosa di quanti molti pensassero ma, comunque, riuscendo ad ottenere solo un pareggio di rimonta con il Paraguay. La galleria di boston.com ci mostra alcune immagini tratte dalla cerimonia di apertura, della partita inaugurale ed i volti dei tifosi in giro per il mondo.

lunedì 14 giugno 2010

NBA Finals 2010

Ecco la playlist per guardare la partita di gara 4 tra Boston Celtics e L.A. Lakers sempre grazie al canale TNTSport su youtube

La voce del padrone [parte prima]


Approvata la fiducia sul ddl intercettazioni. Napolitano si tenga prono.

Dopo il voto favorevole del Senato, ora la legge tornerà alla Duma.

(Che dire? Se ci arrendiamo adesso, forse non violenteranno le nostre donne)

“È una buona legge” ha commentato Fini, quello cattivo.

Alfano: “Per la sinistra l’articolo 15 della Costituzione non esiste“. Per la maggioranza invece è l’unico.

Si va verso uno sciopero generale dei giornalisti. Incalcolabili i disagi che non provocheranno.

Attesa anche la mobilitazione del popolo Viola. Su Facebook voleranno dei poke molto pesanti.

Luca di Montezemolo: “È una legge fatta male“. Mancano gli incentivi all’auto.

Se nelle intercettazioni è coinvolto un sacerdote bisognerà avvertire la diocesi. E la direttrice dell’asilo.

Per la democrazia in Italia questo è un giorno nerissimo. Non che ieri fosse meglio.

Gasparri: “Le minacce contro di me non sono più sottovalutabili”. Veramente io le ho sempre stimate.

L’Italia fornisce acqua gratis al Vaticano. Del resto sono anni che là ce la danno a bere.

(In Vaticano non pagano l’acqua. Eppure si tengono i panni sporchi)

Concluso con successo il primo prelievo di rene dalla vagina. Il difficile è stato digitare il pin.

(Passare dalla vagina per prelevare un rene. Insomma, ogni scusa è buona)

Il rene verrà impiantato al figlio della donna. Ma non vi diciamo dove.

Treviso: Zaia vieta l’inno di Mameli all’inaugurazione di una scuola statale. È convinto che tocchi prima a quello della squadra di casa.

Antonella Clerici ha perso sei chili. Iniziamo ad abituarci a questo tipo di notizie.

[continua]

* * *
autori: cagnazz, rfr, the genius, maurovanetti, alexfor, gabbbbro, tacone, misterdonnie, venividiwc, kra, van deer gaz, puccio di luce, virgilio natola, faberbros, mariozeudopunterco, milingopapa e archi il leone.

Per fortuna che iniziano i mondiali

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 11/06/2010

Per fortuna che iniziano i mondiali l'11 giugno. Si tira avanti fino all'11 luglio, il calcio si gioca in 11 e a noi donne cresce l'undicesimo dito, quello che vi metteremmo volentieri in un occhio. Trenta giorni di fulgido scassamento di balle. Sì perché quando ci sono i mondiali vi parte l'embolo, vi foderate al divano e non vi schiodate più. Son già settimane che in tv fan vedere le partite vecchie, è già di nuovo in giro Italia Germania 4 a 3. Bella eh? Bella partita. Bellissima. Peccato che adesso ci abbia un po', lo dico con rispetto e stima grande, affettato il walter a fette sottilissime come il San Daniele. E' come vedere la milionesima replica della principessa Sissi. Vorresti spararti.

Ma la roba brutta è che voi maschi dominanti ’ste partite ve le vedete tutte. Mica solo l'Italia. Vi vedete anche Serbia-Ghana. Non sapete neanche dov'è il Ghana, non avete mai capito la differenza fra Serbia e Bosnia, ma se giocano a pallone, vi interessano. E se giocano alle 3 di notte vi puntate la sveglia per vederle. Poi la sveglia parte, voi non la sentite, ma la sentiamo noi che la pallonata ve la tireremmo volentieri alla Zinedine Zidane negli zebedei. Tra l'altro ho scoperto una cosa che mi ha fatto molto ridere. Che il portiere della squadra del Cracovia sapete come si chiama? Merda. Di cognome. Lucasz Merda. Lo potrebbe comprare il Real Madrid che si è già comprato Kakà, e quindi è già nel ramo rifiuti corporei… magari porta anche fortuna. Uno fa l'augurio a inizio partita: Merda! Lui si gira e gli altri: Pem! Goal! Se fai un fallo sul portiere puoi sempre dire ho pestato una… Sembra brutto da dire ma in polacco, quella parola lì non vuol dire niente. Per i polacchi son cinque lettere a caso, come i nomi dei mobili dell'Ikea. Tra l'altro potrebbe anche starci, tra la cassapanca Lapola e l'abatjour Trunfa, un divano M. Secondo me però all'Ikea c'è proprio una commissione apposta che controllache ’ste combinazioni di lettere non vogliano dire una mazza in nessuna lingua. Ci deve essere uno, che si tiene aggiornato su tutto il nostro turpiloquio, e poi come vede che Testadiminchia noi lo usiamo per insultarci, fanno a meno di chiamare così il comò.

Comunque adesso c'è un po' la moda dei nomi a caso dei prodotti. Come i nomi delle cialde della macchinetta del caffè di Clooney. Tu metti nella macchinetta sto cappellino ripieno di caffè e prit ti sbuca fuori un caffè dall'aroma sempre diverso. Tutti buonissimi per carità. Ma i nomi? Ne vogliamo parlare? Vuoi dare un nome a ogni cialda? Perfetto. Fallo. Ma che abbia un senso, però. Non ’sti nomi a capocchia: Vivalto, Volluto, Finezzo, Fortisio, Livanto… Ma chi li inventa ’sti nomi? Luca Giurato? Ma gli ideatori di ’sti nomi portatemeli a benedire, aiutateli con dei logopedisti… Vivalto Fortisio e Finezzo? E Stramasso, Spetazzo e Galoscio no? Adesso senti dialoghi del tipo: Gianroberto, ti faccio un caffè? Sì, un Trombonio in tazza grande grazie. A dire il vero ce n'è uno con un nome normale: Roma. Che tu pensi: lo faranno a Roma…no. Lo coltivano in America centrale… Allora cosa lo chiami Roma a fare? Potresti anche chiamarlo Pinerolo… tanto è uguale. D'altronde la macchinetta si chiama Nespresso. Non espresso, troppo facile. Nespresso con la negazione davanti. Se attecchisce ’sta moda qua di mettere una enne davanti ai prodotti siam rovinati: avremo la naranciata, la ncoca e il ntè.

giovedì 10 giugno 2010

Madame Costituzione

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 10/06/2010

Per dirottare la rabbia dei clienti su un capro espiatorio in carne e ossa, i Grandi Magazzini dei romanzi di Pennac avevano ingaggiato Monsieur Malaussène: sua era sempre la colpa dei guasti, degli imprevisti, dei disservizi. Le aziende vere lo hanno imitato, inventandosi i call center: sfogatoi della nostra impotenza a ottocento euro al mese. Anche Berlusconi era in cerca di un Malaussène, di un call center contro il quale scaricare la sua rabbia. E l’ha trovato. Conoscendo i suoi gusti, non poteva che essere una femmina. Madame Costituzione. Dopo la scomparsa dei genitori, Catto e Comunista, la signora si è data un solo scopo nella vita: mettere i bastoni fra le ruote al rivoluzionario di Arcore, che anche ieri si è definito «un imprenditore provvisoriamente prestato alla politica»: da sedici anni, perché in Italia nulla è più definitivo del provvisorio.

Lui vuole fare il capufficio della libertà? E lei gli ricorda che il presidente del Consiglio è un ministro come gli altri. Lui vuole ridurre - per il nostro bene - i poteri di giudici e giornalisti? E lei, pedante: non si può, non si può. Lasciami almeno sgravare le imprese da «lacci e lacciuoli», la implora. Niente, non gli concede nemmeno quello: Madame è una radical-chic d’altri tempi, una specie di Camilla Cederna in formato cartaceo. Nel corso della sua esistenza eroica Berlusconi ha combattuto e vinto contro tanti nemici, ma si trattava di esseri umani. Cosa può fare, persino un semidivino come lui, contro questa Piovra immateriale che si nutre di regole fatte della stessa sostanza degli incubi?

Mondiali di calcio 2010

Venerdì 11 giugno prenderanno il via i mondiali di calcio 2010, quest'anno ospitati dal Sud Africa. Nei sei anni trascorsi dall'assegnazione dell'evento sono stati costruiti cinque nuovi stadi, altrettanti sono stati restrutturati. Sono state create nuove infrastrutture per ospitare le migliaia di persone che convergeranno per seguire l'evento e nuove e moderne linee di trasporto rapide.
Da boston.com una serie di immagini che ci mostrano come il Sud Africa attende questo momento.

mercoledì 9 giugno 2010

NBA Finals 2010

Ecco la playlist per guardare la partita di gara 3 tra Boston Celtics e L.A. Lakers sempre grazie al canale TNTSport su youtube

Peppino l'assassino

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 09/06/2010

Ferve il dibattito sull'Unità d'Italia. Dopo aver letto l'affascinante rilettura di Cota (Cavour era un federalista che voleva annettersi Cernusco sul Naviglio, ma le camicie rosse lo costrinsero a prendere Catanzaro), mi sono accostato con curiosità all'intervista in cui il sottosegretario Gianfranco Miccichè ha esposto a Siciliaoggi i risultati dei suoi studi sull'invasore Peppino Garibaldi. Il giovane eroe non fugge dall'Italia dopo una fallita sollevazione mazziniana, ma inseguito da un'accusa di omicidio. Arrivato in «un Paese sudamericano» (che il Miccichè non nomina in ossequio alla nuova legge: le indagini sono ancora in corso) il serial killer Peppino ammazza di nuovo, ruba e gli tagliano un orecchio: ecco perché portava i capelli lunghi. Tornando in patria, strangola Anita nei pressi di Hammamet, poi dice che è morta di malattia. E' fatto così. E' un massacratore che in Sicilia fa uccidere i bambini. Gli eroismi che gli vengono attribuiti sono opera di una riscrittura della storia, realizzata da quattro romanzieri coordinati da Alessandro Dumas.

Ho meditato a lungo le rivelazioni di Dan Brown Miccichè, per poi confrontarle con quelle di un rivale di Garibaldi, il conte Cavour, che di lui lasciò scritto: «E' un galantuomo, ha fatto vedere al mondo che anche gli italiani sanno combattere». Sarò fazioso, ma fra i due statisti antigaribaldini, Miccichè e Cavour, tenderei a fidarmi di Cavour. Se non altro perché, essendo un contemporaneo, non poteva farsi circuire come noi dalle invenzioni di Dumas e dei suoi romanzieri (non erano moschettieri?).

martedì 8 giugno 2010

Commissaria, Uè

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 08/06/2010

Davvero strampalate le motivazioni con cui la commissaria Ue alla Giustizia, Viviane Reding, ha imposto all’Italia di equiparare entro il 2012 l’età pensionabile di uomini e donne. «C’è una sentenza della Corte Europea e in democrazia le sentenze si rispettano» ha almanaccato. Già qui ci sarebbe parecchio da eccepire (le sentenze sono uno stato d’animo: rispettabile, certo, ma non necessariamente da rispettare), se non fosse che preferiamo lasciare il dovere di replica a chi di queste cose se ne intende: Previti o Ghedini. Ma l’algida signora raggiunge il colmo della tracotanza quando si spinge ad affermare che le direttive sull’equiparazione dell’età pensionabile risalgono al 1990 e l’Italia non può fare l’offesa o la sorpresa, «dato che ha avuto vent’anni di tempo per mettersi in regola».

E con ciò? Abbiamo i nostri ritmi. E pratichiamo come nessun altro la sofisticata arte del rinvio. Perché fare oggi quel che si può fare domani e che potrebbe non essere più necessario dopodomani? Perché dire di colpo la verità, come ha appena fatto il premier inglese («Il nostro stile di vita cambierà»), se si può continuare a mentire tranquillamente alla giornata? Perché ottemperare subito a un obbligo, rinunciando alla possibilità sempre auspicabile di una proroga o, meglio ancora, di un condono? Par di conoscerla, questa Reding. Il genere di persona che paga i bolli prima che scadano, chiede gli scontrini ai negozianti e vive nell’ossessione delle regole. Verrebbe proprio voglia di mandarla in pensione. E ce la manderemo, prima o poi. Fra una ventina d’anni.

Ricordando il D-Day

Il 6 giugno correva il 66° anniversario dello sbarco alleato in Normandia che dava l'avvio alla campagna di guerra sul campo europeo. Il 6 giugno sbarcarono 160.000 uomini assistiti da 5.000 navi, bombardamento aereo e paracadutisti lanciati nelle retrovie tedesce. Migliaia di soldati persero la vita su quelle spiagge e molti di più rimasero feriti, ma il successo di questa operazione diede inizio alla sconfitta nazista.
Qui di seguito, da boston.com, una collezione di immagini per commemorare questo evente.

lunedì 7 giugno 2010

NBA Finals 2010

Per chi apprezza il basket NBA ho creato le playlist relative alle prime due partite della serie finale fra L.A. Lakers e Boston Celtics grazie al canale TNTSport.



Il destino siamo noi

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 05/06/2010

Nelle guerre moderne, ciò che fa più paura al potere sono le immagini. Non le parole, slombate dall’uso: «marea nera», «disastro ecologico». Le immagini. Non per niente la Bp ha fatto di tutto perché non fossero diffuse. L’uccello marino che galleggia ricoperto di un liquame fondente che sembra cioccolato, ma un cioccolato che uccide. La tartaruga di mare che si trascina esausta sulla sabbia con lo stomaco intasato di «super».

Il pellicano incatramato che risiede in Louisiana da molto prima che ci arrivassero i petrolieri e si dibatte condannato a morte dallo stress che gli ha distrutto il sistema immunitario per sempre. Lo squalo spiaggiato, così feroce e nobile anche nella sventura. Il paguro che osserva sospettoso una goccia marrone. E il pesce tamburo che nel marrone ci sguazza senza speranza. Derive di un’apocalisse. Poi l’occhio casca inesorabilmente sui due pulcini d’airone abbandonati nel nido in mezzo alle sterpaglie. Aspettano qualcuno che non torna.

Li guardo e vengo assalito da pensieri vendicativi che non condivido e che potrei rozzamente riassumere come un acuto desiderio di incatramare personalmente tutti gli esseri umani che per avidità hanno costruito le condizioni di questo scempio. Stavolta nessuno può dare la colpa al destino o alla natura matrigna. Stavolta il destino siamo noi. Domani l’emozione evaporerà e nuove immagini irromperanno nel luna park dei media. Ma io quei due pulcini non li lascerò volare via dalla mia testa. Me li incollo sul cuore, come una promessa.

Un nuovo lago in Pakistan

Cinque mesi fa, il 4 gennaio, nella valle del fiume Hunza, che si trova nella parte settentrionale del Pakistan, una enorme frana ha distrutto il villaggio di Attabad sommergendo 26 abitazioni, uccidendo 20 persone e formando un'enorme diga naturale sul fiuma.
Oggi il lago che si è formeto ha raggiunto una profondita di 300 piedi ed una lunghezza di 16 Km sommergendo chilometri di strate, fattorie e case. Questa settimana il lago sta raggiungendo l'apice della diga naturale e comincerà a tracimare.
Ecco alcune immagini di boston.com per documentare questa siturazione.

venerdì 4 giugno 2010

Placati gli spetazzi del vulcano

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 04/06/2010

Placati gli spetazzi del vulcano adesso ci tocca trovare il modo per tappare la falla in fondo al mare e arginare la marea nera. Obama non ci dorme la notte. Anche lui adesso è nero con riflessi blu petrolio. Certo che anche questi della Bp... che fanno i buchi a 4000 metri sotto il mare e non pensano prima a come tapparli se capita un incidente... Ma dove ce l’hanno il cervello? Oltre che ad aprirli dovevano pensare anche a come chiuderli... santo cielo... ma guarda il Creatore. I buchi ce li ha fatti che si possano aprire e chiudere alla bisogna. Non se n’è fregato dicendo: io li faccio e poi speriamo non succeda niente... Non è che si è dimenticato e i buchi ce li lascia sempre aperti, mi spiego? O i buchi di quelli della Bp son diversi? Adesso, dopo mille tentativi falliti, provano con un tappo. Un bel tappo di cemento. Se chiedevano a noi lo consigliavamo da subito. Da noi è tradizione, il cemento. E’ da anni che l’ndrangheta e la camorra risolve così le questioni. E’ che ogni tanto mi pare che i neuroni di chi ha in mano il potere facciano cilecca...

A proposito. C’è una proposta bellissima del governo italiano per regolamentare le attività commerciali degli extracomunitari. Dovranno superare un esame di italiano. Giusto. Imparare i congiuntivi e la consecutio temporum. Perfetto. Peccato che ci siano fior fiore di deputati e onorevoli che non ne infilano uno a pagarli. Il principe Emanuele Filiberto li sbaglia persino leggendoli dal gobbo. Comunque ’sta legge c’è già... a Prato che è giallo così di cinesi, lo fanno da anni l’esame d’italiano, e francamente ormai lo parlano meglio di noi. Poi scusa. Se uno apre una panetteria, sarà mica pirla a mettersi a fare quel lavoro lì senza sapere una parola di italiano? Chiude dopo una settimana... Scusa se entri, chiedi due biove e il cingalese non capisce e ti fa un massaggio alla cervicale, il giorno dopo non ci vai più, o no? Tra l’altro non è che in panetteria devi intavolare discorsi da accademia della crusca... Al limite lo chiedi, il pane di crusca. Buongiorno, buonasera, facciamo un chilo? Grazie arrivederci... Tutto lì.

Non è che ci voglia Beccaria... Ma non basta. Si propone di levare anche le insegne straniere... Tipo Kebap, Sushi bar, ristorante cinese Ciao Ciciu... Perché? Perché stonano. Ci si deve adeguare alle tradizioni del luogo. Ma cosa vuol dire? Allora dobbiamo ranzare via la metà delle insegne. Comprese Harley Davidson, Suzuki, e Mercedes. Anche la Bresso a ’sto punto deve cambiarsi il nome. Troppo straniero. Se proprio vuole tenersi il nome di un’auto al limite Panda. Panda Bresso. Dicono che una soluzione potrebbe essere quella di tradurre le insegne straniere. Pensa un po’ te. E come lo chiami, a Torino, il ristorante giapponese di sushi? «Ris e pes»? Riso e pesce? «Capunet ‘d tun»? Il kebab come lo traduci, «Beberu arustì»? Pecora arrostita? «Muntun Brusatà»? Montone bruciacchiato? La cosa strana è che se la prendono soprattutto con le scritte cinesi e marocchine, nessuno che si lamenti degli hamburger o degli hot dog. Gli americani non sono stranieri? Prova, invece che hamburger a scrivere «Carne tritata con salse porche in pane molle», e vedi, quanti te lo comprano...

Il nero dei bianchi

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 04/06/2010

Nel giorno in cui, secondo indiscrezioni di stampa, un notaio romano ha toccato la cifra record di 300 milioni d’imponibile evaso, la Lega inaugura in Parlamento la sua lotta dura e senza paura contro i venditori di occhiali taroccati. Nessun dubbio che in un mondo ideale, dove nessuno evade le tasse, nessuno paga in nero e i passanti attraversano la strada sulle strisce fischiettando «trullallero» (il Tg1, insomma), anche chi smercia collanine sottocosto dovrebbe esibire regolare permesso e rilasciare regolare scontrino. Ma nel mondo reale, in cui lo Stato è solo un nemico da corrompere e fregare, il danno economico inferto dagli ambulanti è davvero un buffetto, se paragonato alle montagne sotterranee di denaro sottratto alla comunità che producono certe categorie di evasori emeriti.

Qualcuno dirà: la Lega si concentra sugli ambulanti per ragioni di populismo e di razzismo. Sarebbe ancora una spiegazione politica. Temo invece che la ragione sia molto più semplice: gli ambulanti rappresentano un bersaglio visibile. Li incontri al mercato, in spiaggia, lungo i marciapiedi. Colpirli è facile, la resa nei sondaggi sicura e immediata. I grandi evasori, invece, abitano altrove: i più sfacciati dentro barche ormeggiate in porti esotici o dentro uffici calpestabili soltanto da piedi altamente selezionati. Sono lontani, inafferrabili, protetti da stuoli di ottimi avvocati. Non rappresentano un cibo con cui sfamare la rabbia del popolo impoverito. Al quale si getta fra le scarpe un po’ di paccottiglia perché non sollevi mai la testa ai piani alti.

giovedì 3 giugno 2010

Proiezioni 3D

Spettacolare video su una nuova idea di illuminazione degli edifici.

Bastardi senza gloria

Da spinoza.it

L’esercito israeliano uccide dieci pacifisti. Quanto fa, al cambio del 1944?

Sulla nave dei dimostranti almeno dieci morti. Troppo pochi perché i pacifisti possano aspirare ad avere una loro nazione.

L’esercito non è soddisfatto del risultato e ricaricherà dall’ultimo salvataggio.

Sulla nave dei pacifisti trovati medicinali e sedie a rotelle. È la prova che avevano già calcolato tutto.

Israele diffonde un video dove i soldati vengono aggrediti con bastoni e sedie. È chiaro che i pacifisti di lì a poco avrebbero scoperto il bronzo e la polvere da sparo.

“C’erano armi a bordo”, hanno dichiarato i militari israeliani saliti armati a bordo.

Dieci feriti anche tra i soldati israeliani. Durante i festeggiamenti.

“Sono sconvolto” ha dichiarato Ban Ki-Moon, quando gli hanno fatto notare che è lui il segretario generale dell’Onu.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si riunisce d’urgenza. A breve sapremo cosa non hanno deciso.

Israele: “Siamo pronti a fermare altre navi. Stavolta con le cattive”.

La Turchia: “Sarà impossibile rimediare”. Tranquilli, non ne hanno nessuna intenzione.

Il ministro della Difesa israeliano minimizza l’emergenza umanitaria: “Nella striscia di Gaza nessuno muore di fame”. Non fanno in tempo.

Il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica parla di una “voluta provocazione”. Deve aver fatto le scuole dai preti.

Il parere di Frattini: “Non ho elementi necessari per esprimermi sull’accaduto”. Tanto valeva chiedere a un passante.

Frattini: “È un fatto grave, serve un’inchiesta”. E anche un frappè alla banana.

La Farnesina: “Israele è in grado di fare un’inchiesta credibile”. “Io non direi” ha commentato Gesù Cristo.

Il governo turco si aspetta ora un intervento della Nato contro Israele. Del finanziamento dell’operazione dovrebbe occuparsi la fatina dei denti.

L’Onu condanna l’attacco ai pacifisti, ma non nomina Israele. È assurdo, sarebbe come condannare un corrotto senza citare il corruttore!

Il comunicato dell’Onu giudicato “precipitoso e ipocrita”. È che hanno tutto un palazzo per arrampicarsi.

Il Pd: “Il governo riferisca in Parlamento. Per parlare con un operatore digiti cancelletto”.

* * *
autori: lorberto, capt_yossarian, benze, milingopapa, archi il leone, mithril, lucyinthesky, mu ho, mamadami, maurovanetti, libero70, serena gandhi, alexfor e menocchio.

Una pessima settimana

Nel giro di sette giorni gli abitanti del Guatemala e parte di Honduras ed El Salvador hanno dovuto fare i conti con un'eruzione vulcanica, una tempesta tropicale ed un'enorme voragine che si è venuta a creare a Guatemala City.
Queste foto di boston.com ci forniscono una cronaca di questa infausta settimana.

Saviano purché francescano

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 03/06/2010

Fino a quando lo affermavano politici prevenuti e intellettuali invidiosi, si poteva sorvolare. Ma ora che persino un punto di riferimento per le masse come il centravanti milanista (e napoletano) Borriello accusa Saviano di «aver lucrato sulla mia città», la questione si fa maledettamente seria. È giusto che uno scrittore possa acquisire fama e denaro parlando di camorra, come un centravanti facendo dei gol? Nel suo ultimo disco il musicista partenopeo Daniele Sepe - meno conosciuto di Borriello perché non si è mai fidanzato con Belen - rinfaccia a Saviano: «Hai fatto fortuna, ma chi ti paga è il capo dei burattinai», come se fosse la berlusconiana Mondadori ad aver arricchito il suo autore e non viceversa. Eppure basta bighellonare fra i blog che commentano le parole di Borriello per accorgersi che tanti la pensano come lui e paragonano Saviano a «uno che fa beneficenza e va a dirlo in giro».

In questo Paese cattolico e contadino, che pensa al denaro di continuo ma non smette di considerarlo lo sterco del demonio, è passato il principio che argomenti nobili come la legalità e la giustizia sociale vanno maneggiati in incognito e senza percepire compensi di mercato. Briatore può farsi docce di champagne su tutti gli yacht che vuole: è coerente col personaggio. Ma Santoro non deve guadagnare come Letterman né Saviano come Grisham, perché da chi sferza il malcostume gli italiani pretendono voto di povertà. A noi gli eroi piacciono scalzi e sfigati, per poterli compatire e sentirci più buoni. Così dopo votiamo i miliardari con maggiore serenità.

Aerei blu

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 02/06/2010

Nel giorno della parata militare lungo i Fori, oso sperare che nessuno sottovaluterà l’importanza dell’acquisto di centotrentuno cacciabombardieri F-35, centoventuno caccia Eurofighter e cento elicotteri NH90 da parte delle nostre Forze Armate. Con una certa malizia i Verdi fanno notare che lo scontrino complessivo di una spesa degna del set di «Apocalypse now» ammonta a 29 miliardi di euro, 5 in più della manovra (a proposito di apocalissi).

Ma tutti sappiamo che, oggi come oggi, senza un cacciabombardiere non si va da nessuna parte. Quindi lungi da noi l’idea populista di rinunciare al rombo dei motori guerrieri per tutelare lo stipendio di un impiegato pubblico o la sopravvivenza di un ente culturale. Però, forse, almeno un accenno a questa eventualità poteva essere fatto da chi ci governa. Anche solo come gesto di trasparenza e di cortesia: cari italiani, vi chiediamo di stringere la cinghia, però sappiate che i vostri sacrifici non saranno vani, perché dei cacciabombardieri così belli non li ha nessuno. Per non parlare degli elicotteri.

L’emozione sarebbe stata talmente forte che i dipendenti dello Stato avrebbero donato, se non l’oro (di cui al momento sono sprovvisti), i loro straordinari alla Patria, pur di consentirle di sfrecciare invitta e gloriosa nei cieli. E i poliziotti avrebbero sbandierato con orgoglio la mancanza di soldi per il carburante delle auto di servizio, con la tranquilla consapevolezza di chi sa che per combattere la mafia, stroncare la corruzione e proteggere i cittadini, nulla è più efficace di uno stormo di cacciabombardieri.

martedì 1 giugno 2010

L'ultimo tabù

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 01/06/2010

In Germania si è dimesso il presidente della Repubblica. Nei giorni scorsi aveva dichiarato che i soldati tedeschi non sono andati in Afghanistan solo per combattere il terrorismo, ma per tutelare gli interessi economici del loro Paese. Governo e opposizione lo hanno trattato come uno zimbello, al punto da indurlo a uno scatto di dignità. Analoga indignazione avevano suscitato le affermazioni del nuovo ministro della Difesa inglese: «Non siamo a Kabul per educare un popolo rimasto fermo al medioevo, ma perché i nostri interessi nel mondo non vengano minacciati».

Sorprende che due politici abbiano detto per una volta la verità: infatti si è parlato di «gaffe». Sorprende un po' meno che l'essere umano senta il bisogno di ammantare le guerre di motivi nobili o comunque non biecamente commerciali. Da Elena di Troia all'esportazione della democrazia, la fantasia non ci è mai mancata (anche se Omero aveva obiettivamente più talento degli uffici stampa). Gli stessi dittatori, che vantano meno scrupoli formali, preferiscono agitare spettri molto più orrendi, come la difesa della razza o della purezza ideologica, pur di non riconoscere che fanno la guerra per fare affari. Guai a chi osa parlare di petrolio, gasdotti, rotte commerciali. Quella è materia da bottegai: si fa, ma non si dice. Un principio che continua a valere persino in un'epoca come la nostra, dove si dice tutto, compreso quello che non si fa. Assuefatti a ogni sorta di scandalo, siamo rimasti sensibili a un ultimo tabù: i soldi, motore «vergognoso» del mondo.