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giovedì 30 settembre 2010

Aula magna [prima parte]

da spinoza.it

Berlusconi compie gli anni. E si regala sette deputati.

Che uomo, Berlusconi: 74 anni e non scontarli.

(Non capisco perché, a ogni compleanno di Berlusconi, sia io a sentirmi più vecchio)

Nello stesso giorno compiono gli anni anche Pierluigi Bersani e Mafalda. Un po’ di spazio anche ai personaggi di fantasia.

“Non riconsegnerò il paese alla sinistra”. Non è educato restituire i regali.

“C’è ancora troppo odio”, ha detto Berlusconi correggendo le bozze del suo discorso.

Il premier: “L’Italia è vittima di un passato che non passa”. E di un dittatore con una ditta.

“A volte l’odio arma l’eversione”. Altre volte la elegge.

Per il 2013 Berlusconi annuncia la fine della Salerno-Reggio Calabria e la ristrutturazione della magistratura. O era il contrario?

Il premier ha criticato “l’uso politico della giustizia”. È stato quando dal pubblico hanno cominciato a chiedere i pezzi più famosi del suo repertorio.

“Il federalismo sarà la cerniera unificante”. Ma se non stai attento ti ci puoi chiudere le palle.

Sui traguardi del suo governo, Berlusconi cita il fatto che l’Italia ora fa cagare anche agli immigrati.

Nel finale il premier ha anche accennato alla situazione interna al Pdl. Quando ha detto “io”.

Durante il discorso la maggioranza ha applaudito 46 volte. Poi sono finite le sardine.

“Quello di Berlusconi è il discorso di un illusionista”, ha dichiarato la metà superiore di Fassino.

“Avete governato sette degli ultimi dieci anni” ha detto Bersani elencando i meriti del Pd.

Di Pietro: “Berlusconi ha stuprato la democrazia”. Ma era così provocante.

Durante l’intervento di Di Pietro i deputati della Lega hanno gridato e sbattuto oggetti sul banco per coprire le sue parole. E per attirare le femmine.

“Di Pietro è matto” ha commentato il principale alleato di Umberto Bossi.

[continua]

* * *
autori: ottone erminio, venividiwc, misterdonnie, lo zio, gabbbbro, roberto manunta, fedgross, serena gandhi, negus, fabrizio ferri, demerzelev, giggi, archi il leone, mestmuttèe e mamadami.

Rupe Tarpea

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 30/09/2010

«Prima della didattica viene la genetica», sentenzia un professore del Conservatorio di Milano su Facebook, la piazza di Internet dove si chiacchiera con le dita e spesso si straparla, anzi si strascrive. «Prima della didattica viene la genetica» e quindi ha proprio ragione quell’assessore di Chieri che a scuola vuol separare i bambini disabili dai «normali». Per quanto la soluzione ottimale sia ancora un’altra: «Alla Rupe Tarpea bisognerebbe tornare», rievoca nostalgico il prof, «perché stiamo decadendo geneticamente e una pseudoscienza senza bussole fa campare persone che non dovrebbero». Guai a dargli del nazista («cosa che non sono») o del razzista («inconcepibile»). Lui è «una persona che ragiona liberamente» e, ragionando ragionando, scrive: «Prima della didattica viene la genetica».

Che peccato. Perché se invece fosse venuta prima la didattica, durante il suo lungo corso di studi il professore avrebbe imparato che dalla Rupe Tarpea i romani non gettavano i disabili, ma i traditori della patria. Era a Sparta che selezionavano la razza abbandonandone i frutti meno ortodossi sul monte Taigete. E poiché la cultura è come le ciliegie e ogni nozione se ne tira dietro un’altra, il prof avrebbe potuto riflettere sul destino singolare degli spartani, che - unici nel mondo greco - non hanno lasciato all’umanità uno scultore, un architetto, un filosofo, un musicista. Non sarà che, a furia di «spuntare» quelli che ritenevano imperfetti, si ritrovarono con una massa di bietoloni allergici al nuovo e al diverso come certi contemporanei?

Afghanistan, settembre 2010

In questo mese si sono tenute le elezioni del parlamento con quasi 2.500 candidati per 249 posti. L'affluenza è stata bassa a causa delle minacce dei talebani e le diffuse accuse di frode.
Le truppe americane ed afghane hanno hanno iniziato un'offensiva militare congiunta per cacciare i talebani dalle loro roccaforti che circondano la città di Kandahar. 
Con i 51 soldati della coalizione morti in questo mese il numero dei soldati caduti nel 2010 ha raggiunto la cifra di 541 rispetto ai 521 di tutto il 2009.

In questa raccolta di boston.com le immagini di questo martoriato paese relative all'ultimo mese trascorso.

mercoledì 29 settembre 2010

Con due cuori dentro

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 29/09/2010

Fa’ come noi, Idil: respira. Perché è così che ti abbiamo accolto: con un respiro di stupefazione e di sollievo. Non era facile bucare la corazza del nostro cinismo: la nausea e il disincanto ci hanno reso insensibili alle cattive notizie e sospettosi davanti a quelle buone. Ma tu hai fatto il miracolo. Tu sei il miracolo. Sei nata da una donna che è morta un mese fa. Divorato dal male, il cervello di tua madre aveva sospeso per sempre le trasmissioni. Ma il suo cuore continuava ostinatamente a battere accanto al tuo. Due cuori che palpitano nello stesso corpo: questo fatto, talmente ovvio in un parto da averci fatto dimenticare quanto sia meraviglioso, diventava nel tuo caso una sfida apparente alle leggi di natura. Apparente, Idil, perché tu sei la natura nella sua essenza più profonda. Sei la vita che nasce dalla morte, in una staffetta incessante che a qualcuno sembra non avere scopo, soltanto perché la ragione non ha gli strumenti per coglierlo. La ragione ha altri compiti, altri meriti. Ha creato la scienza che ti ha permesso di nascere, trasformando il corpo spento di tua madre in un’incubatrice.

E ora sei qui, lontano da dove avresti dovuto essere. Con un padre vedovo, felice e disperato, e cinque fratelli in Somalia tenuti a bada dal più grande di 9 anni. Che la tua avventura abbia inizio, restituendo un po’ di energia anche alla nostra, dispersa in tante boiate. Adesso è in te che battono idealmente due cuori: la madre e la figlia, la morte e la vita. «Dov’è il principio, là è la fine». E viceversa. Grazie, Idil, per avercelo ricordato.

martedì 28 settembre 2010

School metal jacket

da spinoza.it

Fini si difende in un video: “Mai coinvolto in inchieste giudiziarie, mai intestato beni a società offshore. E ci stavo insieme solo perché provavo a cambiarlo”.

“Forse ho peccato d’ingenuità” dichiara il padre dei figli di una che stava con Gaucci.

“La legislatura deve continuare”, ha dichiarato Fini dopo aver messo al sicuro i cavoli.

La cultura militare entra a scuola. E fa strage di civili.

Varato il nuovo protocollo scolastico Gelmini-La Russa, ispirato all’addestramento militare. Una novità che tornerà molto utile per la conquista dell’Abissinia.

La Gelmini vuole introdurre la cultura militare nella scuola. Insegnerà personalmente il passo dell’oca.

Nelle scuole lombarde presto prenderà il via un corso paramilitare. Potranno parteciparvi tutti gli studenti che non siano stati gettati dalla rupe da piccoli.

I nuovi corsi risolveranno il problema del bullismo. Trasformandolo in nonnismo.

(Come abbiamo fatto a non pensarci prima? Il bullismo a scuola non è un problema. È la soluzione!)

Pare sia un’idea di La Russa, appassionato di film di guerra. Chissà se amava il porno.

L’accordo mira ad avvicinare i giovani all’esercito. E a tenerli lontani dalle università.

Il corso paramilitare per studenti si chiamerà “Allenati per la vita”: tiro con l’arco, arrampicata, pistola ad aria compressa. Mi sembra ci sia tutto.

(E che nessuno poi si lamenti di non trovare lavoro)

Pistola ad aria compressa nelle scuole. I bidelli cominciano già a muoversi a zig zag.

Il corso “Allenati per la vita” prevede tiro con l’arco e arrampicata. Le ragazze, invece, impareranno a cucinare il mammut.

È prevista una prova finale chiamata “gara pratica tra pattuglie di studenti”. Ottima soluzione al problema del sovraffollamento delle aule.

Veltroni parla del suo ruolo nel Pd: “Sono dentro e fuori”. Il democratico di Schrödinger.

Secondo l’ex segretario “il Pd è come la Jugoslavia dopo la guerra”. Esiste solo sulla carta.

“No, non sono io il Papa straniero” ha risposto Veltroni a un incalzante Fabrizio Frizzi.

Il predicatore islamico Saad Arafat spiega in tv come si picchiano le mogli per ottenere la loro dedizione. Stanotte mi sa che gli tocca il divano.

“L’importante è che non si veda”. Finalmente trovato il punto d’incontro fra religioni.

“Allah ha istituito la punizione delle bastonate per rendere onore alla donna”. Rendiamo onore ad Allah.

* * *

autori: batduccio, capt_yossarian, trovatarli, fedgross, faberbros, blepiro, gan_hope326, dekku, 3civette, inismor, lorberto, misterdonnie, milingopapa, stefanosky, purtroppo, cianciafrullo, clara e il professor morte.

Macho micio

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 28/09/2010

Una capsula di buonumore in mezzo a tanta pesantezza. Il James Dean della mutua, Fabrizio Maria Corona in Belen, ha avuto una relazione col diversamente longilineo Lele Mora, il cosiddetto manager dei cosiddetti teledivi che amava farsi fotografare in pose da odalisca fra valletti nerboruti. Adesso sappiamo che uno di quei bronzi era lui, il Fabrizio Maria. Lo ha rivelato proprio Mora ai magistrati che indagano su un giro di fatture false, spiegando di aver speso per l’amante uno sproposito in auto, appartamenti e altri ammennicoli rigorosamente esentasse.

Dov’è il buonumore in una storia così triste, direte voi? Ma nella vendetta dell’Immagine, l’unica dea che questi eroi del luccicante nulla siano disposti a onorare. Corona ha costruito il suo mito presso i poveri di spirito sbandierando dalle copertine dei rotocalchi la sua mascolinità «maledetta» e la contabilità delle performance erotiche con la ricarica telefonica Belen: sei giorni la settimana, ovviamente, perché quelli al suo livello il settimo si riposano sempre. Finché si scopre l’altarino, che un mio amico gay aveva sospettato da tempo (infatti non la smette più di ridere). Corona come il predicatore moralista con il conto in banca alle isole Cayman. O come l’estremista vegetariano sorpreso ad azzannare un hamburger da McDonald’s. Dice il saggio: chi ostenta la sua virilità nasconde una doppia verità. E se non vi piace la rima, proviamo con l’assonanza: in fondo al ruggito del macho si può udire il miagolio di un micio.

L'autunno è nell'aria

L'autunno è arrivato. Quest'anno l'equinozio d'autunno coincideva con la luna piena, cosa che non avveniva da 19 anni. La notte arriva prima e l'aria si fa più fresca, le foglie cominciano a cambiare colore, i raccolti vengono mietuti e gli animali migratori iniziano il loro viaggio verso zone più temperate.
In questa raccolta boston.com ci porta in giro per il mondo a vedere i segni dell'autunno.

lunedì 27 settembre 2010

Che fico!

da spinoza.it

Libero pubblica una foto di Fini nudo. Mentre viene cacciato dall’Eden.

(Fini nudo in prima pagina. Dunque il barile aveva un doppio fondo)

Belpietro copre le vergogne di Fini con una foglia di fico. Per coprire quelle di Berlusconi, sono anni che usa l’intero giornale.

“Ho censurato il nudo di Fini per rispetto”. O perché ce l’ha davvero lungo.

Per una volta ho apprezzato la linea del quotidiano: di solito non si sono mai fatti scrupolo di pubblicare delle palle.

(Belpietro ha dichiarato di avere altre foto. Vediamo se non pubblica anche queste)

Giovanardi contro le adozioni gay. Quindi sono giuste.

Giovanardi: “Consentire le adozioni alle coppie omosessuali mi permetterà di dire la mia ennesima puttanata”.

“Con le adozioni gay esploderebbe il commercio dei bimbi”. Ed è un problema: così i prezzi salgono.

Secondo Giovanardi “imporre a un bambino due genitori dello stesso sesso significa fargli violenza psicologica”. Meglio lasciare che si rilassi in orfanotrofio.

“Un bambino necessita di genitori complementari fra di loro, che garantiscano una crescita equilibrata”. E i pregiudizi necessari allo sviluppo.

Catanzaro, inaugurata la prima chiesa in un centro commerciale. Mai viste mamme così attente a non perdere i figli.

Il miracolo del mar Rosso sarebbe scientificamente plausibile. Ne parlano addirittura nella Bibbia.

(Svelato il mistero della divisione del mar Rosso. Poi passeremo a quel burlone di Lazzaro)

Accurate ricerche hanno dimostrato che fu il vento ad aprire il mar Rosso. Pare che Mosè si sia limitato a richiuderlo.

Fu un forte vento a causare l’apertura del mar Rosso e la chiusura degli ombrelloni.

Non si conoscono le cause di questa ventata portentosa. Ma pare che Dio in quel momento volasse dritto.

L’apertura del mar Rosso “sarebbe scientificamente possibile grazie alle leggi della fisica e la dinamica dei fluidi”. Del resto dietro a ogni romanzo di successo c’è un solido lavoro di ricerca.

Dio si difende: “Era una caccia al tesoro”.

* * *
autori: giga, frandiben, faber, fedgross, stark, faberbros, kutavness, van deer gaz, waxen, puccio di luce, pippofuina, marco maccioni, giggi, tacone e purtroppo.

Scene dalla Cina

Negli ultimi mesi in Cina ci sono stati devastanti inondazioni, misteriosi incidenti, Festival, un forte giro di vite sul gioco d'azzardo ed altri avvenimenti ancora. 
Un paese la cui superficie è pari a quella degli Stati Uniti ma con ben 1,3 miliardi di abitanti con una delle maggiori crescite economiche a livello mondiale è alle prese con problemi ambientali, questioni politiche e sociali.
In questa galleria di boston.com una serie di immagini degli ultimi mesi che ci mostrano la Cina, il suo territorio ed il suo popolo nella vita quotidiana, nelle sfide per la sopravvivenza, nel lavoro e nel gioco.

venerdì 24 settembre 2010

Idea furba

Devo dire che questa cosa mi sembra molto intelligente e facile da realizzare.
Mette d'accordo chi vuole "più potenza" e chi vuole "più ordine" in casa ed in ufficio.


Una notizia grifagna, taragna, carfagna

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 24/09/2010

Una notizia grifagna, taragna, carfagna. A Shanghai, è stato vietato l'uso del pigiama. Ma non in casa. Per strada. Sì perché in Cina va di moda uscire di casa in pigiama. Anche solo per andare a fare la spesa, tant'è che fino all'ora di pranzo la città sembra un ricovero per lungodegenti. Ma adesso che parte l'Expo l'amministrazione ha detto stop. Non so voi, ma io non noto una grande differenza quando un cinese è vestito in pigiama oppure è vestito da cinese. A me sembrano in pigiama da almeno due o tremila anni. No, quello che voglio dire è che da noi in Italia il pigiama dovrebbero proibirlo in casa, perché con queste prime avvisaglie d'autunno si vedono mise che apriti cosmo. Intanto tocca dire che voi uomini il pigiama lo cambiate con la frequenza con la quale si cambia il materasso e invece di piegarlo lo appallottolate sotto il cuscino come un nido di cimici. Poi di giorno fate i fighi, cravatta con nodo a papaia, scarpe di legno, dopobarba a secchiate, poi appena arrivate a casa… sbarabaquak… finisce l'incantesimo. Da quegli aitanti pingoni che fingete di essere per intortare le colleghe, tornate ad essere ciò che siete veramente: quattro organi interni coperti di pelle flaccida. Il tutto riposto in un tutone da superpippo con due bottoni davanti e dentro il teatro dell'assurdo. Ma vediamo i modi in cui il maschio di questa stagione va a letto. Partiamo dall'Arsenio Lupin, quello che si mette il pigiama classico, da carcerato a righe verticali. Con l'elastico sempre un po' moscio che, se va a stendere sul balcone, appena alza le braccia, cala la braga e fa capolino il picchio dal buco, il naso smangiato delle statue di gesso, la coscia di quaglia di Amadori. Così il condominio conosce subito la miseria con cui hai a che fare. Poi si mette a letto a uomo di Leonardo, a braccia e gambe larghe come uno scoiattolo volante, russa come un drago, dorme a bocca aperta e fa le bolle di saliva come il Sole piatti.

Poi ci sono i maschi Blagheur, i Rat musquè, quelli che soffrono da anni di lombosciatalgiama si ostinano a dormire lo stesso in boxer e maglietta, e poi al mattino si svegliano piegati come compassi. Con quelle magliette orrende con Bugs Bunny o Gatto Felix e sotto niente, che sembra che Felix e Bunny abbiano le gambe lunghe e pelose, e la coda sul davanti. Che tu pensi: piuttosto che fare sesso con questo zombi preferisco spalmarmi di glutammato e fare il bagno coi piraña; o attraversare l'Alaska con una slitta trainata dai criceti.

Ma ti può andare peggio. Ti può essere toccata la disgrazia sovrana. Puoi essere tu, la predestinata dal maligno, e avere un marito che si mette il pigiama da Paggio di Re Artù. Il pigiamotto attillato in puro leacril color guano, a rombi beige, con polsini e cavigliere in maglina compatta ton sur ton marron. Praticamente una pepiera da pizzeria. Il crollo della libido. Prerogativa del pigiama di leacril è il fatto di segnare molto bene il pettorale concavo e la miseria del «disturbo». Che sta lì come il sacchetto della tombola. Una manciatina di ceci. Un sacchetto con dentro una seppia. La consistenza del gelato sciolto. Che sabba dell’amore ti ispira uno conciato così? Gli indiani avrebbero scritto un Kamasuthra di mezzariga.

Tombe separate

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 24/09/2010

E adesso come la mettiamo, noi romantici? Dopo aver sciolto inni all’amore della coppia Mondaini-Vianello, ci tocca prendere atto che la signora ha chiesto di essere sepolta a Lambrate vicino alla mamma, invece che a Roma accanto al marito. E non per colpa della burocrazia, come hanno subito sperato gli increduli, ma per volontà esplicita della defunta, raccolta dalla badante filippina.

Possiamo raccontarci la favola che la badante sia una strega che va in giro a rovinare le favole altrui. Però questi sono i fatti e, se non una spiegazione, esigono almeno delle supposizioni. Ipotesi pettegola: non lo ha mai sopportato, il loro matrimonio messo di continuo in scena era una messinscena. Ipotesi leghista: lei era così milanese che non se l’è sentita di trascorrere la vita eterna nella città eterna. Ipotesi raimonda: le tombe separate sono una fantastica battuta per finire lo spettacolo, gliel’avrà sicuramente lasciata scritta lui. Ipotesi esistenziale: dopo averlo sopportato per cinquant’anni e cinquemila sketch, ha deciso di far tirare il fiato almeno alle sue ossa, nell’attesa di reincarnarsi in un amore ribaltato dove sarà lei a guardare le partite e lui a sbuffare «che barba che noia». Ipotesi filiale: giunta al momento supremo, ha sentito irresistibile il richiamo delle origini e quindi della madre. Di tutte, la mia preferita è l’ipotesi raimonda. Ma la più probabile è l’ultima: se non si diventa genitori, si rimane figli. E comunque in punto di morte non ci si sente vecchi ma bambini.

giovedì 23 settembre 2010

L'apparenza non inganna

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 23/09/2010

Noi cultori della davantologia - convinti che la verità non si nasconda in un cassetto ma, come la lettera rubata di Edgar Allan Poe, sia in bella vista sulla scrivania - salutiamo con un ghigno di malcelata soddisfazione l’arresto dell’ex arbitro ecuadoriano Byron Moreno, pizzicato all’aeroporto di New York con sei chili di eroina nelle mutande. Quando Moreno apparve nella nostra vita, ai Mondiali coreani del 2002, ci bastò la sua faccia porcina via satellite per capire che avrebbe espulso Totti e annullato agli azzurri un gol regolare. Il resto fu una conseguenza inesorabile: la crociera-premio, l’improvvisa agiatezza culminata nel ripianamento di debiti ancestrali e nell’acquisto di una Chevrolet particolarmente sgargiante, i 12 minuti di recupero regalati alla squadra della città di cui intendeva diventare sindaco, l’ospitata triste in uno show di Raidue con Carmen Russo. E adesso le mutande strafatte. Uno così non poteva che finire così. O vi immaginavate di trovarlo in qualche baracca di Haiti a espiare i suoi peccati soccorrendo terremotati?

L’apparenza non inganna. Bisogna imparare a darle retta. Hitler, per dire, aveva già raccontato lo sterminio degli ebrei nel Mein Kampf. Troppo spesso mettiamo la sordina al nostro intuito infallibile per smarrirci fra le trappole della dietrologia. Invece le cose e le persone sono come appaiono. Quel politico, capufficio o aspirante fidanzato che vi sembra un bugiardo, mentre gli altri vi dicono che è un sognatore, fidatevi, novantanove volte su cento è un bugiardo. La centesima anche peggio.

mercoledì 22 settembre 2010

La coppia senza fine

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 22/09/2010

Ieri Sandra Mondaini e Raimondo Vianello hanno finito di morire. Avevano cominciato cinque mesi fa, quando si era esaurito il polo maschile della coppia.

Da quel momento la conclusione era nota: nessuna pila può funzionare con un polo solo. La salute precaria dell'attrice ha accelerato l'opera di ricongiungimento, altrimenti dovremmo concludere che chi sopravvive al proprio coniuge non lo abbia amato davvero. Eppure molti di noi conservano nell'album di famiglia una storia simile. Nel mio c'è una nonna romagnola che comandava il marito a bacchetta ed era così anticonformista nei gesti e autonoma nei giudizi che quando il nonno se ne andò a poco più di sessant'anni, tutti pensarono che per lei sarebbe stato l'inizio di una seconda vita. Invece l'anno dopo lo aveva già raggiunto nel paradiso dei borbottoni. Evidentemente era quell'uomo a trasmetterle l'energia che le serviva per tiranneggiarlo, ma anche per amarlo con una purezza che di rado mi è poi capitato di riscontrare altrove.

Sandra e Raimondo - i veri divi televisivi non possiedono cognomi - hanno recitato a beneficio di un intero popolo la storia autentica dell'Amore Possibile, che non è mai un'emozione violenta e fuggevole, come nelle pubblicità, ma un sentimento lento, difficile, a tratti noioso («che barba che noia!») e però capace di creare una realtà nuova. Il Noi. Occorre fare chiarezza su questo punto, perché il romanticismo deteriore lo ha spolpato di senso. Creare il Noi di una coppia non significa distruggere i due Io che la compongono, annullandoli fino all'abbrutimento. Anzi, il Noi cresce e si fortifica solo in quelle unioni dove le individualità conservano intatta la loro forza. Il Noi non sostituisce gli Io. Li affianca. E' una terza entità autonoma e non va confusa neppure con i figli, tanto è vero che prospera in moltissime coppie sterili: Sandra e Raimondo ne sono una prova.

Gli amici dell'uno o dell'altro osservano il Noi dall'esterno e ne danno quasi sempre un giudizio negativo. Sembra loro che nella fusione i due Io ci abbiano rimesso troppo. Gli estimatori di Hillary Clinton, per esempio, considerano Billary (il Noi) una zeppa messa lì per rallentarle la vita. E quelli di Vianello imputavano a Sandra & Raimondo (il Noi) la mortificazione professionale dell'attore, destinato a diventare il Peter Sellers italiano se l'incontro con una donna che era l'esatto opposto della milanese radical-chic non ne avesse deviato il talento verso i facili denari della televisione berlusconiana. Ma è sbagliato giudicare il prossimo imprestandogli le proprie nevrosi. Se una coppia resiste nel tempo, specie in un tempo come questo governato dal demone della precarietà, significa che ha trovato un equilibrio sano. Ha sublimato le sue emozioni in sentimenti. Lungo le montagne russe della convivenza, quella coppia potrà litigare, tradire. Potrà persino lasciarsi. Ma non troppo a lungo e mai fino al punto di spezzare il cordino invisibile che la tiene insieme: il Noi che le tradizioni spirituali, religiose e no, indicano come il traguardo verso cui tendono naturalmente tutti gli esseri umani. Anche quando lo negano. Perché l'unità di Uomo non è l'uomo. E' la coppia. E nel loro piccolo, che poi tanto piccolo non è, gli sketch di Sandra & Raimondo saranno sempre lì a ricordarcelo.

martedì 21 settembre 2010

God save the teen

da spinoza.it

Tensione per il viaggio di Benedetto XVI in Gran Bretagna. È normale, pensateci: un aereo con a bordo un fanatico religioso.

Il viaggio di Ratzinger è partito dalla Scozia. Anche là, tra mostri e fantasmi, è consuetudine credere in ciò che non si vede.

Durissime critiche al Papa dai media inglesi. C’è quasi il rischio di un incidente diplomatico con l’Italia.

Il Papa incontra il principe Filippo. Che si complimenta per il miglioramento del Parkinson.

Pare che alcuni netturbini volessero togliere di mezzo il Papa. È gente che prende molto sul serio il proprio lavoro.

I sei fermati sono musulmani. Be’, che c’è, non è sufficiente?

Alcune loro conversazioni avevano fatto credere che stessero preparando un attentato. Erano in arabo.

“Nella sua visita in Gran Bretagna, il Papa si sposta a bordo di una macchina antiproiettile costruita su misura e circondata da funzionari della sicurezza”. Matteo, 21:7.

Ratzinger cerca consenso fra i giovani inglesi con dichiarazioni provocatorie: “Gesù Cristo è più famoso dei Beatles”.

Il pontefice ha regalato alla regina un manoscritto del VIII secolo. Per aggiornarla sulle prossime strategie della Chiesa.

Il Papa ricorda i bombardamenti nazisti. Sì, anche a me.

Ratzinger: “Gli inglesi si opposero al nazismo, ora non cedano al laicismo. Altrimenti vuol dire proprio che ce l’hanno con me”.

Nell’omelia, il Papa ha ricordato “gli individui che ancora oggi sono discriminati a causa della fede cristiana”. Di coloro che li discriminano.

“Da tedesco condanno il nazismo, da Papa gli abusi dei preti pedofili”. Ora, da religioso, ci aspettiamo un bel bestemmione.

Ratzinger incontra alcune vittime di abusi sessuali e non trattiene le lacrime. Pensando ai risarcimenti.

Ratzinger: “Le vittime dei preti pedofili sono come i martiri“. Entrambi ci hanno creduto troppo.

Scarcerati i presunti attentatori del Papa. Anche se la folla chiedeva Barabba.

Secondo Scotland Yard, i presunti terroristi non costituivano una reale minaccia. Volevano solo uccidere il Papa.

Terminata la trasferta inglese, Ratzinger oggi riporterà le sue ingerenze in Italia.

Uomo senza braccia né gambe attraversa a nuoto la Manica. Questo Papa può veramente far girare i coglioni.

* * *
autori: milingopapa, richi selva, venividiwc, lorberto, giga, misterdonnie, lorberto, fedgross, batduccio, serena gandhi, pixari, stark, walternativo, blepiro, gabbbbro e van deer gaz.

Oktoberfest 2010

Il 18 settembre ha preso il via, con la tradizionale prima spillata da parte del sindaco Christian Ude, l'edizione 2010 della Oktoberfest a Monaco di Baviera. Quella di quest'anno è la 177esima edizione e si festeggia il 200esimo anniversario della prima edizione tenutasi il 12 ottobre del 1810 per festeggiare le nozze del principe erede al trono Ludwig con la principessa Therese di Saxe-Hildburghausen.
Ecco una selezione di scatti da boston.com

lunedì 20 settembre 2010

Quando è autunno?

Articolo tratto da ilpost.it

Così, a occhio, quelli più sbrigativi di noi pensano che le stagioni cambino il 21 del mese, ogni tre mesi. È più facile, e che ragione ci sarebbe di spostare la data ogni anno?
Il fatto è che le stagioni non vengono per convenzione, come si sa, e la dichiarazione del loro avvio è una tradizione culturale conseguenza di un evento astronomico ben preciso: gli equinozi (due) e i solstizi (altri due). Autunno e Primavera iniziano nel giorno dell’equinozio, ovvero della uguale lunghezza di notte e giorno (che poi non lo è esattamente per una serie di variabili). Estate e Inverno iniziano nel giorno del solstizio, nel quale le ore di luce sono al loro massimo o al loro minimo.
A loro volta, equinozi e solstizi (e durate del giono e della notte) sono determinati dalla posizione della terra nel suo moto di rivoluzione intorno al sole. L’equinozio corrisponde ai momento in cui il piano dell’equatore celeste (la proiezione dell’equatore sulla sfera celeste) e quello dell’eclittica (il percorso apparente del sole nel cielo) si intersecano. Al solstizio invece sono massimamente distanti, e il Sole a mezzogiorno è alla massima o minima altezza rispetto all’orizzonte.
Sia gli equinozi che i solstizi avvengono in un istante preciso, che è quello i cui scientificamente inizia la stagione successiva (quindi non in un giorno): quell’istante può variare di anno in anno sull’arco di un paio di giorni a causa della diversa durata dell’anno solare e di quello del calendario (la stessa ragione degli anni bisestili). In Italia, tra il 20 e il 21 marzo la primavera, tra il 20 e il 21 giugno l’estate, tra il 22 e il 23 settembre l’autunno, tra il 21 e il 22 dicembre l’inverno.
Poi, se non ve ne importa niente di tutto questo e volevate solo una risposta alla domanda che è al titolo di questo post, eccovi serviti per qualche anno.

Scuola di classe

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 18/09/2010

La scuola pubblica di Adro griffata col simbolo di un partito meriterebbe uno stato di indignazione permanente effettiva (e invece è già stata digerita con un'alzata di spalle fra l'abulico e il rassegnato), ma esiste un altro aspetto della vicenda che apre squarci lancinanti sul futuro. Quella scuola è un gioiello d’avanguardia, con i robottini che puliscono il prato, i banchi ergonomici, le lavagne elettroniche. Sta alle strutture cadenti e carenti in cui si muove la maggior parte degli insegnanti e dei ragazzi come una fuoriserie fiammante a un’utilitaria scassata.

Questo perché gli abitanti di Adro si sono autotassati per finanziarla, nell’applicazione più estrema e gratificante del federalismo fiscale. Fino a prova contraria, infatti, è come se ogni cittadino di quel Comune lombardo avesse pagato le tasse due volte. La prima, obbligatoria, per sovvenzionare le scuole scalcinate del resto d'Italia. La seconda, volontaria, per edificare a due passi da casa il capolavoro destinato ai propri figli.

E’ la rappresentazione plastica della crisi dello Stato Sociale. Il Pubblico non ce la fa e il Privato, inteso come fondazioni e sponsor, non è in grado di colmarne le lacune. Così la palla torna ai cittadini e la qualità dei servizi tenderà sempre più a corrispondere alla loro condizione sociale. I Paesi e i quartieri benestanti avranno le scuole e gli ospedali migliori, mentre gli altri dovranno accontentarsi di passeggiare fra i ruderi del Welfare, come ben sanno gli studenti e i degenti che si portano la carta igienica, e non solo quella, da casa.

venerdì 17 settembre 2010

Niente

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 17/09/2010

Niente. Ho sentito su Sky che è probabile che non si avveri la profezia dei maja. Niente meteorite che ci cade sulla terra e ce la spana. Sollievo. Possibile che ci sia invece un’inversione dei poli. La Terra si ribalta. Quisquiglie. Non vuol dire che cammineremo tutti gambe all’aria ma che ci aspettano anni di terremoti, uragani, inondazioni e mai più finito. Bene. Neanche più la tv ti dà conforto. Soprattutto i canali satellitari. E dire che io li guardo tantissimo. Come c’è Capezzone sulle reti nazionali oplà che giro. Non ce la faccio. Ma non per quello che dice, non lo sento, è a vederlo che mi spana la fibra ottica del nervo. Col digitale terrestre se non vuoi vedere la solita tv con Papi Pupo e Pippo, puoi sempre apprezzare le mille puttanate dei canali satellitari. Sì, perché, diciamo la verità, non è che ci sia tutta questa meraviglia a vedere: uno che gioca a bocce per tutta la puntata, la bella vita che facevano i Sumeri, la talpa che sboccia a primavera e le mille piume di struzzo che puoi vedere nella Pampa, alla lunga ti scendono le pigne del cucù. E quel programma che ti aiuta a trovare casa? Condotto da una che ha un ciuffo bianco sulla testa che sembra un incrocio tra Malgioglio e Crudelia Demon?

La suddetta architetta porta in giro due disgraziati marito e moglie a vedere case fichissime e loro ne devono scegliere una. Ma non case normali... appartamenti da 400 metri quadrati con terrazzi da 200. Roba che Scajola si mangerebbe le mani... e loro le denigrano... «Sì, però questa trave di 40 metri ricavata dal tronco di una sequoia è un po’ cortina...». «Guardi. Questi pavimenti li ha montati personalmente Le Corbusier con la lingua... ma se preferisce quelli montati con le orecchie chiediamo a Fuksas...». Non gliene va mai bene una, sono in due con un criceto, gli fan vedere Villa Pertusio con un cannone del 700 in giardino e loro la sfanculano perché è troppo piccola. Io lo guardo quando ho mangiato il bollito. Perché digrigno talmente tanto i denti che mi van via gli sfilacci di vitello che mi restano tra i molari. Ma il massimo dei massimi sono i programmi tipo Animali pericolosi. In quel caso ti fanno vedere 6 ore di serpenti e coccodrilli, con gli esploratori che gli vanno a rompere le scatole. Sì, perché la verità è quella lì. Che c’è una bestia tranquilla che fa la sua vita e un cretino che gli va rompere i maroni per portare a casa la pagnotta. ’Sto serpente che se ne va sereno per la sua strada, non dà fastidio a nessuno, striscia sereno sui suoi bei fili d’erba, e a un certo punto arriva l’esploratore col cappello di paglia e il gilè con le tasche, gli piomba da dietro di soppiatto e trac lo piglia per la coda. Il serpente che fa? Ovviamente prova a divincolarsi... è mica scemo. Sembra che dica: «Cacchio fai? Mi lasci, per cortesia», ma l’esploratore no. L’esploratore lo tira dicendo: «Guardate! Guardate come si rivolta contro... guardate che canini... mi vuole mordere... è pericolosissimo!». No! Sei tu che scassi le palle, amico! Voglio vedere, se uno ti tira su di peso per gli amici di Maria che faccia fai! Vediamo, se non ti rivolti. Sai cosa ti dico? Preferisco mille volte i veterinari dell’Amaro Lucano.

Caracalla 2010

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 17/09/2010

«Anche se questi bambini sono nati in Italia, è sbagliato considerarli non stranieri». E’ la signora assessore all’Istruzione di Roma che parla, davanti a una scolaresca multicolore giustamente perplessa. L’assessore si esprime in un italiano involuto, ma sarebbe sbagliato dedurne che la straniera sia lei. E malgrado la legge annaspi in ritardo di diciotto secoli rispetto a quella del suo compaesano Caracalla, che nel 212 concesse la cittadinanza a tutti gli abitanti dell’Impero, mi sento di considerare «non stranieri», e quindi italiani, anche i bambini nati da genitori immigrati, ma cresciuti a Roma con il poster di Totti sopra il letto. Conoscitori dei cartoni italiani, dei videogiochi italiani, delle pubblicità italiane e naturalmente delle parolacce italiane. Non solo, da ieri anche aspiranti fiancheggiatori della Lega, se è vero che l'assessore di Roma Ladrona è stata accolta dai bambini col simpaticissimo coro «Sciur padrun da li beli braghi bianchi, foera li palanchi, foera li palanchi» (sottotitoli a pag. 777 di Telepadania) che un tempo veniva intonato dalle mondine lombarde, ma anche dalle mondine nate da genitori veneti e piemontesi che lavoravano in Lombardia senza capire un accidenti della canzone.
Il sindaco Alemanno dice che la signora assessore si è espressa male. Ma forse la sua «non frase» era solo una battuta infelice dello spettacolo. Avrebbe fatto meglio a intonare in dialetto lumbard anche quella.

giovedì 16 settembre 2010

Lavagne verdi


Ricomincia l’anno scolastico. Non scordatevi la carta igienica.

La scuola scoppia: anche 35 alunni per classe. Si pensa già a un’amnistia.

(Ma ci pensate? 35 alunni, e un solo crocifisso!)

Quest’anno le classi sono talmente affollate che le ragazze vanno in bagno a quartetti.

Con un simile sovraffollamento, insegnare è diventata un’impresa. Ora mancano le altre due “i”.

Negli anni del più grande licenziamento di massa della scuola italiana, gli insegnanti di religione sono aumentati a 26.000 unità. E io che ero rimasto ai pani e i pesci.

Molti studenti si troveranno in aule poco sicure. Per abituarsi al mondo del lavoro.

(In Italia la scuola cade sempre più a pezzi. Ma solo per non stonare col resto)

Ma ci sono anche esempi positivi: ad Adro, per rendere sicura una nuova scuola, l’hanno imbullonata a un crocifisso.

Nella scuola di Adro appare ovunque il simbolo della Lega. Prima era soltanto sui muri dei bagni.

Simboli leghisti anche sullo zerbino: pestare una merda non è mai stato così piacevole.

Si uccide dottorando senza futuro. Non dottorerà.

Il suicidio del giovane, laureato in filosofia del linguaggio, porta alla luce la silenziosa tragedia dei corsi di laurea inutili.

Ci si chiede perché il giovane ricercatore sia arrivato a un gesto simile: con un po’ di pazienza sarebbe morto di fame.

Tagli all’istruzione: ieri proteste sullo stretto di Catania.

La polizia non ha caricato i manifestanti. Solo qualche manganellata di rimprovero sulle mani.

A Roma numerosi studenti in sit-in per strada davanti al ministero. Molti però credevano fosse la loro nuova aula.

La Gelmini inaugura l’anno scolastico al policlinico Gemelli. Con un pap test.

Il ministro è favorevole alla lettura della Bibbia in classe. Nell’ora di scienze.

(Non vedo perché no. L’Apocalisse di san Giovanni illustra benissimo la sua riforma)

La Gelmini: “Non ricordo un primo giorno di scuola senza proteste degli insegnanti”. Lo dice per sembrare giovane.

Poi difende Adro: “Spesso a scuola entrano anche simboli di sinistra”. Ad esempio, lavoratori oppressi.

La Gelmini: “La scuola mette gli studenti al centro”. Poi apre la botola.

* * *
autori: ottone erminio, giga, quack, blepiro, misterdonnie, venividiwc, kra, gabbbbro, francesco cocco, boris, cityman, ghiro, yojimbo, serena gandhi, kutavness, fdecollibus, mestmuttèe, lorberto e asc.

Tangente For Life

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 16/09/2010

Ricordate le vecchie tangenti? Soldi arrotolati dentro le buste, lingotti nascosti nei puff. E una mancanza opprimente di certezze. Un giorno la mazzetta c’era e ti consentiva di comprare la barca o rimpinguare un conto estero. Ma il giorno dopo? E il giorno dopo ancora? Davvero troppa ansia intorno a un lavoro così ben remunerato, ma saltuario. Ora si è corsi ai ripari. In un’epoca dominata dal fantasma della precarietà, è stata finalmente inventata la tangente a tempo indeterminato. La TFL, Tangente For Life. Per assegnare appalti milionari a una ditta di informatica, l’ex direttore generale di una Asl romana percepiva da cinque anni una mazzetta mensile di 5000 euro. Un contributo modesto ma regolare, di quelli che ti permettono di programmare un’esistenza, mese dopo mese, stecca dopo stecca.

La vicenda presenta altri risvolti innovativi, come la dirigente sanitaria che aveva l’incarico di smistare la TFL al suo capo e per svolgere questo oneroso incarico veniva a sua volta remunerata con una tangente mignon. Inoltre sarebbero saltati fuori altri 5000 euro di consulenza al nipote del direttore, perché non si dica che le nuove generazioni partono sempre svantaggiate. Ma anche queste mazzette supplementari, sia detto a loro onore, avevano una cadenza mensile, il respiro rassicurante della stabilità. Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso. Forse scopriranno che la TFL contemplava versamenti alla mutua e trattenute per i giorni di sciopero: quelli in cui il beneficiario della tangente lavorava onestamente.

A spasso per il Sistema Solare

Con tutti i satelliti, le navicelle, i rover, i telescopi ed altre attrezzature sparse per il nostro Sistema Solare boston.com ci riporta una galleria delle più belle immagini in tema offerte da NASA ed ESA.

mercoledì 15 settembre 2010

Pallino giallo?

Ieri sera, non essendo scai dotato o possessore di una qualsiasi peiperviù, ho dovuto accontentarmi, come sempre, del palinsesto dei canali in chiaro.

Alla fine la scelta è caduta su "La guerra dei mondi". Ho pensato: c'è il nano fighetto che dovrebbe far contenta la mogliettina, ci sono le astronavi che fanno piacere ai pupetti, c'è un film tratto da un classico della fantascinza che dovrebbe far contento me. Ci siamo, è il film giusto per la serata.

La proieziene parte con il "pallino giallo" di avvertimento: bimbi accompagnati dai genitori. Ok, la configurazione salottiera è compatibile con la richiesta del signor Palinsesto.

Ora io mi chiedo: ma come si fa a pallinare giallo un film in cui il pianeta Terra viene invaso da mega meduse meccanizzate alte centinaia di metri; le persone vengono, quando va bene, polverizzate da dei cazzutissimi raggi sparaflescianti; quando va male vengono raccolte e spremute ed il succo utilizzato come concime e ci sono alieni che in confronto La Russa sembra Babbo Natale?

Forse sono io che ho frainteso il significato del giallo pallino o, probabilmente, la mia impressionabilità e quella dei miei pupetti è superiore alla media. Fatto sta che dopo 15 minuti di visione sono dovuto correre ai ripari.

Allettati i pargoli, e vinta l'ulteriore resistenza della gentil consorte alla continuazione della visione, mi sono apprestato a continuare la visione del film, di per se pessimo, tra una sequenza di spot e l'altra in quanto, dopo le 22, la proporzione spot-film va sul 5 a 1.

Meglio continuare a leggere ed a ignorare i programmi e "fanculo i pallini".

Mondo cane

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 15/09/2010

Da badante di quadrupedi quale mi onoro di essere, non getterò certo le zampe al collo del giudice Spera, che ha voluto sentenziare sui sentimenti di una donna verso il suo cane. Giungendo alla conclusione, estranea al senso comune, che essi non attengono ai diritti inviolabili della persona e perciò non meritano di essere tutelati dalla legge. I fatti sono questi, e sono tristi. Una femmina di husky, operata di sospetto tumore alla mammella, viene dimessa nonostante durante l’intervento abbia avuto una forte emorragia. Tornata a casa, poche ore dopo muore. La padrona fa causa al veterinario. Il giudice indaga e riconosce le responsabilità del medico. Ma rifacendosi a una sentenza della Cassazione sulla morte di un cavallo, nega il diritto a un risarcimento per danni morali.

Naturalmente sul Web è subito partita l’eterna querelle fra umanocentrici e animalisti, con i primi che imputano ai secondi di dirottare sulle bestie l’amore che non sanno dare alle persone, perché un cane o un gatto comportano meno sacrifici di quanti ne richieda la cura di un cucciolo d’uomo. Nessuno nega che molte pulsioni catalogate alla voce «amore» siano morbose, e che la loro degenerazione, diffusa nei rapporti fra umani, lo sia ancora di più in quelli fra umani e animali domestici. Chi tratta il proprio cane come il bambino che non ha avuto, o voluto, non fa tenerezza. Fa pena. Però chi afferma che il legame affettivo fra me e la mia lupo-topo Billie rappresenta il nulla giuridico è evidente che conosce poco me e soprattutto che non conosce Billie.

martedì 14 settembre 2010

Asilo politico

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 14/09/2010

Basta, pietà, cambiate schema, evolvete verso forme di vita più complesse. Di che cosa di tratta? Ma del nuovo modo di concepire il dibattito politico e giornalistico in Italia. Il rimpiattino. Ultimo esempio ieri. Ministro Gelmini, cosa pensa di quella scuola pubblica di Adro che espone dappertutto il simbolo della Lega Nord? Risposta: vorrei che si polemizzasse anche quando nelle classi si utilizzano dei simboli di sinistra. Giusto, il primo studente che trova una foto di Marx o di Bersani sotto il banco è pregato di rivolgersi alla polizia. Ma cosa c’entra, adesso? Stiamo parlando della scuola leghista di Adro! Ed è tutto così. Se gli amici di Berlusconi ficcano il naso nei movimenti immobiliari di Fini, quelli di Fini si affannano a ricordare che Berlusconi comprò sottocosto la villa di Arcore. Ormai i politici vanno in tv con le tasche piene di ritagli, pronti a rintuzzare le critiche non con una spiegazione convincente, ma con una memoria d’archivio che possa testimoniare la mancanza di coerenza dell’accusatore.

Il «doppiopesismo» è stata una vergogna che ha massacrato la verità e le teste di almeno una generazione di italiani. Ma questo suo peloso contraltare, il rimpiattino, è una via di fuga avvilente, un cibo per vittimisti che non scioglie i nodi della storia e porta solo ad accumulare nuovi rancori. All’asilo è normale reagire ai rimbrotti della maestra gridando: è stato lui, ha cominciato lui. All’asilo, appunto.

Ricordando 11/9

Sabato scorso, negli Stati Uniti ed in tutto il mondo, migliaia di persone si sono raccolte per ricordare gli eventi di undici anni fa e le quasi 3.000 persone che in quel frangente persero le vita. La galleria di boston.com ci mostra tali manifestazioni in giro per il mondo.

sabato 11 settembre 2010

Scioperati

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 11/09/2010

La questione non è se i calciatori possano scioperare. La questione è dove lo trovino, in un momento come questo, il coraggio di scioperare. Non mi si dica che lo fanno per i colleghi meno tutelati, i quali stanno comunque meglio dei loro coetanei con tre lauree. No, questa è gente che abita semplicemente fuori dal mondo. Il loro portavoce Massimo Oddo, un terzino che in pochi anni ha guadagnato più di quanto prenderà in tutta la sua vita uno scienziato, si è permesso di dire che i signorini protestano «contro lo status di oggetto con cui siamo trattati». Non gli basta poter andare dove vogliono, cioè dove li pagano meglio, anche a costo di fare le riserve delle riserve come Oddo. Vogliono di più. E hanno ragione.

La colpa non è loro. La colpa è dei dirigenti che continuano a corrispondere stipendi allucinanti e poi li ricaricano sul prezzo del biglietto, determinando la moria di spettatori negli stadi. La colpa è di noi giornalisti, che spremiamo pagine di interviste dai loro gargarismi banali e trasformiamo in maître-à-penser dei ragazzetti viziati che non leggono un libro e non conoscono una lingua, spesso neanche quella italiana. La colpa è dei tifosi, che hanno fame di idoli, come in politica di leader carismatici, e si dimenticano che i calciatori sono omini del calciobalilla, perché quella che conta è solo la maglia, come in politica dovrebbero contare solo gli interessi e gli ideali.

Scioperate pure, cocchi. Purché le società abbiano il buon gusto di devolvere le vostre succulente trattenute a un fondo per laureati disoccupati.

venerdì 10 settembre 2010

Burn in the Usa

da spinoza.it

11 settembre, un pastore americano invita a bruciare il Corano. Diamo una lezione a quei fanatici!

Obama: “Così si fa il gioco di al Qaeda”. Bombardare mezzo mondo è tutto un altro discorso.

(Obama teme per i soldati Usa. L’Afghanistan potrebbe diventare un posto pericoloso)

Gli attivisti islamici risponderanno bruciando le bandiere a stelle e strisce. Non sono riusciti a trovare un solo libro di cui agli americani importasse.

Berlusconi annuncia che rinuncerà al processo breve. E di lui ci si può fidare.

(Il processo breve non farà parte della mozione giustizia. Non vedo come avrebbe potuto)

Berlusconi non chiederà ai parlamentari la fiducia sul processo breve. È un tema troppo importante per far decidere a loro.

Festa Pd, Schifani contestato. No, non dal Pd.

Schifani è stato fischiato durante un incontro con Fassino. A fermare i contestatori non è bastato l’imbarazzo della scelta.

Lanciati fumogeni contro Bonanni. Praticamente una lotta ad armi pari.

Ucciso in un agguato Angelo Vassallo, sindaco pescatore e ambientalista. Lascia due figli e un’ottima storia per una fiction televisiva.

Immediata la solidarietà dal mondo politico. A Schifani.

Recentemente Vassallo aveva espresso il timore di collusioni tra la camorra e alcuni membri delle forze dell’ordine. “Verificheremo” hanno detto alcuni membri delle forze dell’ordine.

A poche ore dall’omicidio, il vice di Vassallo nega la presenza della camorra nel territorio. Insomma, messaggio recepito.

Secondo i magistrati “Vassallo è stato un esempio di legalità”. Un esempio di come va a finire.

La Corte marziale incrimina cinque soldati americani che uccidevano per gioco. Stanno proprio a badare al capello.

I militari uccidevano civili afghani per passatempo. A loro discolpa, lì non c’è un granché da fare il sabato sera.

Andreotti: “Ambrosoli? Se l’è cercata“. Andava in giro con la minigonna?

Il senatore a vita si scusa per la frase infelice su Giorgio Ambrosoli. A quell’età ogni tanto ti può scappare la verità.

Andreotti fa retromarcia su Ambrosoli. Non c’è bisogno: è già morto.

Capezzone dichiara di essere bisessuale. Le due sponde offrivano pari importo.

In un’intervista Capezzone ha ammesso di essere bisessuale. Gli piacciono sia gli uomini che Berlusconi.

Il portavoce del Pdl cerca di tenere nascosta la propria bisessualità. L’unica cosa della quale non dovrebbe vergognarsi.

In uno strip bar di Vicenza si mangia sulle donne vassoio. Una vergognosa mercificazione del cibo.

Per allontanare le critiche, il gestore precisa: “Non sono costrette, ma pagate e consenzienti”. Sennò poteva sorgere un problema etico.

Scoperto il modo di leggere nel pensiero. Ora il problema è trovare letture interessanti.

* * *
autori: mix, kuzk86, misterdonnie, creale, lorberto, richi selva, puccio di luce, venividiwc, po’ lentone, francesco cocco, serena gandhi, rodib, fedgross, satirus, archi il leone, maelstream, trovatarli, konti, apomorfina, masss, faberbros e il duca.

Allora?

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 10/09/2010

Allora? Come è andata? Bene e tu? Non so se avete notato ma il Bene e tu è la risposta più gettonata di questi tempi. Tu arrivi sfatto dalle vacanze, con la faccia del giudafaus, e incroci subito un tafano che ti fa: «Com’è andata? ». Ed è lì che scatta il «bene e tu?» che significa: lasuma perdi, passiamo avanti, dimmi di te piuttosto che voglio capire se sei messo peggio di me. Per cosa possiamo gioire? Chiediamocelo. Per Gheddafi forse, al quale abbiamo sacrificato un container di trofie? O per Montecitorio? Il peccato e la vergogna. Fortuna che c’è la Nannini. Meno male che c’è la gravidanza di Nonna Nanni che ci dà ancora un po’ di speranza nel futuro.

Dio solo sa come se la sia procurata a 54 anni, manon importa. Hadetto che il pupo uscirà tra 4 mesi in concomitanza con il disco. Come gadget credo. L’altra novità è che la love story tra Gianfry e Berlu è finita. Manca solo che lui gli chieda gli alimenti come Veronica. Tutte le volte che Gianfry parla, a Berlu fumano i pantaloni. Gli vengono gli amici di Maria incandescenti. Stringe le mandibole che sembra Ridge. Vedi lo sgomento dell’uomo che non è abituato a sentire uno chenon è d’accordo con lui.Eadesso son già tutti lì che parlano di elezioni anticipate. Eh no amici. Elezioni no. Elezioni basta. C’avete appena fracassato con le regionali, abbiamo appena finito di liberare la cassetta delle lettere dalle vostre facce, ci avete trifolato con la conta e la riconta per tutta l’estate e volete già ricominciare la rumba? E levare di nuovo il microfono a Santoro e Vespa, che si sono appena riavuti? Le elezioni anticipate no. Posticipatele, piuttosto.

Che si voti nel 2020. Tanto non cambia niente. C’avete rotto. Prima fate le coalizioni fra cani gatti e topi e ragni poi vi stupite che non andate d’accordo? Se nella stessa coalizione ci mettete dentro Bossi che dice che con il tricolore ci si pulisce il didietro, e quelli di An che cantano l’inno di Mameli con le tonsille di fuori, come fate a sperare primao poi nonsi sfasci tutto? Bossi prima era tranquillo, adesso comincian già a ribollirgli i maroni, tra qualche giorno Calderoli il maiale lo porterà a orinare su Fini vedrai... Così Fini che gli rompe le balle da una parte, Umby che gliele rompe dall’altra, Napisan che le elezioni non gliele lascia fare, sai cosa fa Berlu? Secondo meè la volta che comincia ad andare ai processi, almeno si rilassa. Se li fa tutti. Processo Mills, Lodo Mondadori, va anche a Forum, pur di non stare in mezzo al casino. Ma pensate a noi. Noi che vi votiamo, noi elettori... voi dovreste essere meglio di noi.

I nostri capoclasse. Chi comanda deve essere un figo vero! Se vedo in televisione un ministro o un onorevole devo poter dire a mio figlio ecco! Devi diventare capace e onesto come quello lì! Se vedo voi, cosa gli dico? Gli dico cambia canale, vediti i Simpson. No, perché poi gli italiani si dividono in due gruppi. Che non sono destra e sinistra. Quella ormai è una classificazione obsoleta. La separazione sta tra quelli che gliene frega ancora qualcosa, e quelli che non gliene frega più una mazza. Che se ne sbattono le palle. Scusate il francesismo. Quelli che se ne impippano strabellamente della politica senza sapere che incide più quella nella loro vita che tutte le coppe dei campioni messe insieme.

Ecco. I nostri politici di destra e di sinistra vanno avanti grazie a quelli lì. I distratti. Un branco di pingoni che potrebbero vedere unamministratore pubblico che si riempie lemutande di soldi delle tangenti ounpolitico che oltre a prendere la stecca si fa portare a casa tre trofie vestite da Zorro e non fanno una piega, anzi dicono guarda che figo. E purtroppo questi sono la maggioranza.

Impiccioni

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 10/09/2010

Emilio Alessandrini, magistrato. Giorgio Ambrosoli, avvocato. Vittorio Bachelet, magistrato. Marco Biagi, professore. Paolo Borsellino, magistrato. Bruno Caccia, magistrato. Luigi Calabresi, poliziotto. Rocco Chinnici, magistrato. Carlo Casalegno, giornalista. Nini Cassarà, poliziotto. Francesco Coco, magistrato. Fulvio Croce, avvocato. Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale. Massimo D’Antona, professore. Mauro De Mauro, giornalista. Giuseppe Diana, sacerdote. Giovanni Falcone, magistrato. Francesco Fortugno, medico e politico. Boris Giuliano, poliziotto. Peppino Impastato, conduttore radiofonico. Pio La Torre, politico. Rosario Livatino, magistrato. Oreste Leonardi e con lui tutti gli agenti di scorta caduti sul lavoro. Giorgiana Masi, studentessa. Piersanti Mattarella, politico. Aldo Moro, politico. Francesca Morvillo, magistrato. Emanuele Notarbartolo, banchiere. Vittorio Occorsio, magistrato. Giuseppe «Joe» Petrosino, poliziotto. Pino Puglisi, sacerdote. Guido Rossa, sindacalista. Roberto Ruffilli, professore. Giancarlo Siani, giornalista. Antonino Scopelliti, magistrato. Giovanni Spampinato, giornalista. Ezio Tarantelli, professore. Walter Tobagi, giornalista. Angelo Vassallo, sindaco. E tanti, tanti altri.

Grazie, perché ve la siete andata a cercare. («Senatore Andreotti, come mai Ambrosoli, l’avvocato che indagava sugli illeciti di Sindona, fu ucciso da un killer nel 1979?». «Non voglio sostituirmi a polizia e giudici, certo è una persona che in termini romaneschi se l’andava cercando». Da La storia siamo noi, in onda ieri su Raitre).

giovedì 9 settembre 2010

La coletta di Ombretta

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 09/09/2010

La senatrice Ombretta Colli, membro autorevole della commissione Istruzione e Cultura, ha proposto ai napoletani una colletta per ripianare il debito di 30 milioni che Maradona ha contratto col fisco italiano (quindi con loro), così da consentire al Pibe de Oro di festeggiare a Napoli il compleanno senza che la Finanza accorra a fargli gli auguri. Il nobile gesto, la cui priorità rispetto ad altre emergenze del Sud risulta evidente, ha una motivazione istruttiva e culturale, come si conviene al ruolo della senatrice. Chi dispensa emozioni non va solo ricompensato con un mucchio di soldi, ma su quei soldi non deve pagare le tasse. Poiché però lo Stato ne ricaverebbe un danno, e questo non è bello, diventa necessario che gli «emozionati» subentrino all’ «emozionante» nell’adempimento degli oneri fiscali.

L’emozione, infatti, per la colta e istruttiva Colli, è il petrolio della vita. Non i sentimenti, i pensieri profondi, i gesti altruistici. Quelli sono tassabili senza problemi. Meritano il supporto dei contribuenti soltanto le scariche d’adrenalina. Per rimanere sotto il Vesuvio: Gigi D’Alessio va sostenuto perché come Maradona mette i napoletani di buon umore, mentre Saviano va osteggiato perché li deprime con quei discorsi tristi e risaputi.
Il paragone non è farina del mio sacco, ma sfavilla fra le dichiarazioni estive dell’emozionatissima senatrice. Mi permetto di contribuire anch’io allo stato dell’Istruzione e della Cultura, dando al ragionamento della Colli il tocco finale: le tasse di Maradona deve pagarle Saviano.

mercoledì 8 settembre 2010

Il popolo dei distinti

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 08/09/2010

La foto dello stadio di Trieste, con le sagome dei tifosi al posto di quelli veri che allo stadio non vanno più, esprime un disagio che va molto al di là del calcio. Il fenomeno della bassa marea umana non ha svuotato una gradinata qualsiasi, ma la tribuna opposta a quella centrale, i distinti, che nella gerarchia sociale degli stadi rappresentano il ceto medio. Nelle curve vanno i giovani, va il popolo sanguigno e poco danaroso. La tribuna principale ospita i vip, i ricchi, i giornalisti, le vecchie glorie e gli imbucati, insomma i privilegiati. Resta il settore più ampio, destinato in teoria alla classe più numerosa: quel ceto medio che può spendere ma non troppo e però non rinuncia alla possibilità di vedere bene lo spettacolo, che a chiunque lo osservi dalla curva risulta invece schiacciato dalla prospettiva. I distinti rappresentano una scelta di buon senso, rassicurante, costruttiva. Se la curva è un'utilitaria e la tribuna un Suv, i distinti sono una «berlina», più utile che bella e però comoda, solida, spaziosa.

Il guaio è che con la crisi economica nei distinti ormai non ci va più nessuno, e non solo a Trieste. Fra i borghesi che li abitavano, i più arrabbiati sono finiti in curva al fianco degli ultrà. I più furbi e ammanicati si sono sistemati in tribuna. E tutti gli altri, la stragrande maggioranza? A casa, davanti alla tv. Ma un calcio e un mondo dove hanno voce solo gli ultrà e i privilegiati è qualcosa di zoppo, isterico e triste. Perché è il popolo dei distinti che dà il tono a uno stadio, a una comunità.

martedì 7 settembre 2010

Fiuggi Fiuggi

Da spinoza.it

A Mirabello Fini accusa un malessere. Dopo averci convissuto per sedici anni.

Dopo Fiuggi, Fini celebra la sua seconda svolta. Ancora una e tornerà al punto di partenza.

“Il Popolo della Libertà non è un semplice contorno di Berlusconi”. Anche se al suo interno abbondano le patate.

Fini: “La Padania non esiste”. Come per la mafia, questo non impedisce la collaborazione.

“Chiamo a raccolta l’Italia onesta”, ha detto il presidente della Camera. Ulteriore conferma che non andrà oltre l’otto per cento.

Fini: “Qualcuno mi ha detto: «Non avere fretta, sei giovane, aspetta il dopo-Berlusconi»”. Era Berlusconi.

Poi si scaglia contro Feltri: “Non ci lasceremo intimidire, perché di intimidazioni ne abbiamo conosciute ben altre in passato”. Sì, ma subirle è un altro conto.

Sulla giustizia: “Il processo breve non può essere retroattivo”. Quello è il processo storico.

“Basta leggi ad personam, ma sì al lodo Alfano”. E pensare che fin lì il discorso era interessante.

(Comunque, bel discorso e bel pubblico. Non sembravano neppure fascisti)

Al termine Fini è parso parecchio affaticato. E anche quel puntino rosso sulla sua fronte era preoccupante.

Presente anche Mirko Tremaglia. I suoi LXXXIII li porta benissimo.

Bocchino: “I quattro gatti sono diventati quarantaquattro”. Bisognava castrarli.

“Il popolo di Mirabello ha tante anime”. Sulla coscienza.

“Qui c’è un popolo e c’è un leader”. Insomma, hanno rinunciato solo alle mignotte.

Già pronti i primi sondaggi su un ipotetico nuovo polo: pare che Rutelli, Fini e Casini insieme conterebbero il 20% di un cazzo.

Cicchitto: “Fini rifletta sull’incompatibilità del suo doppio ruolo”. L’espressione “conflitto d’interessi” era sulla carta Taboo.

Capezzone definisce deludente il discorso di Fini. Non gli ha nemmeno fatto un’offerta di lavoro.

“Fini ha tradito i suoi elettori”, ha dichiarato l’ex segretario del Partito Radicale, ora portavoce del Pdl.

“Da Fini nessuna spiegazione convincente sulle vicende che lo riguardano, solo insulti e offese verso la stampa che non gli piace”. Chissà da chi ha imparato.

Bossi: “Fini non può dare lezioni di bon ton”. Preoccupati i medici per questo improvviso sfoggio di francese.

Secondo il leader della Lega “Fini ha dato ragione alla sinistra”. Nelle pause.

Bersani: “Il partito del predellino si è ribaltato, il partito dell’amore è finito a schiaffoni”. Ok, adesso raccontaci qualcosa di te.

Franceschini: “La destra è spaccata, possiamo batterli. Frantumiamoci!”.

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autori: van deer gaz, fedgross, venividiwc, fdecollibus, votafone, puccio di luce, fps76, danielsan, mix, misterdonnie, archi il leone, stark, mercà, darlene alibigie e starrynight.

L'intrusa

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 07/09/2010

Ma chi è? Che cosa vuole? Da alcune ore una donna si aggira per le strade di un paese che la prima domenica di settembre ha spinto quasi tutto nei boschi per la raccolta delle nocciole. A presidiare il territorio sono rimasti i sofferenti di schiena e qualche pensionato. Guardano la tv più vecchia del mondo, quella che si osserva dalle finestre di casa. Ma chi può andare e venire fra le case di questo paese, a un’ora in cui anche la chiesa è già chiusa? La signora misteriosa. Scende da un’utilitaria guidata da un accompagnatore, forse il marito, più probabilmente un complice. Si guarda intorno, estrae un blocco di appunti, prende nota, poi cambia isolato. Artritici e pensionati non hanno più dubbi: trattasi di ladra professionista che prepara un colpo notturno.

Un ragazzino scuote la testa: ma quale ladra, è un’addetta di Google Maps che raccoglie informazioni per mettere in rete lo stradario del paese. Sarà, borbotta un anziano, però questi Gulp Mappet sono ridotti proprio male: guarda che macchina le hanno dato. La signora scompare, ma due ore dopo rispunta davanti alla casa del vicesindaco, il quale ha un ruolo e un prestigio da difendere. Esce in strada e la affronta, pronto a tutto. «Desidera?». «Buongiorno! Sono la nuova postina, prendo servizio domani. Sto facendo pratica delle strade per non ritardare la consegna della corrispondenza». Sta facendo pratica delle strade. Per non ritardare la consegna della corrispondenza. Durante il giorno di ferie. Pare che in paese - Lequio Berria, nell’Alta Langa - abbiano già iniziato le pratiche per la canonizzazione.

lunedì 6 settembre 2010

Tuffarsi

Mentre l'Estate sta volgendo al suo naturale termine boston.com ci propone una galleria di immagini relativa a questi artisti, coraggiosi ed un po pazzi, dei tuffi.

giovedì 2 settembre 2010

Libidine!


Gheddafi arriva con trenta cavalli. Ad attenderlo un maneggione.

(Alla base di tutto c’è un malinteso: aveva capito che gli avrebbero fatto trovare molte bighe)

A Roma Berlusconi ha discusso di affari con Gheddafi: “E questa è la famosa fontana di Trevi!”

Gheddafi: “L’Islam è l’ultima religione”. Finalmente una buona notizia.

“Dateci cinque miliardi l’anno o l’Europa sarà invasa dagli africani”. Mai vista una richiesta di riscatto per non liberare gli ostaggi.

La predica di Gheddafi mette in imbarazzo il Pdl. E non era facile.

La linea degli esponenti della maggioranza è quella di minimizzare le frasi provocatorie del dittatore. Routine, insomma.

Gheddafi paga cinquecento ragazze con settanta euro a testa. Voleva solo parlare.

Rosy Bindi: “Umiliata la dignità delle donne italiane”. In effetti settanta euro è un prezzo da nigeriane.

In molte si sono presentate al seminario sul Corano indossando il velo. Una volta per farsi notare ci si scopriva.

Alcune ragazze hanno detto di non aver mai sentito discorsi così inutili. Le altre sono iscritte a Scienze della comunicazione.

Il Colonnello dice di aver convertito all’Islam tre hostess. In realtà pare che fossero piegate verso la Mecca solo casualmente.

“Gheddafi non prenda l’Italia per Disneyland!” ha dichiarato un furibondo Paperoga.

Cordiale scambio di opinioni nell’ultimo incontro tra il premier e Gheddafi. Si è parlato soprattutto di hennè.

Si è conclusa la visita di Gheddafi in Italia. Per sicurezza, continuiamo a tenere i radar spenti.

Benedetto XVI: “Dio è gratis“. Allora ne prendo due.

Ratzinger dice che Dio è gratis. Per me, di sicuro: l’ho scaricato.

(“Dio è gratis”. “Allah è grande”. Non sanno più cosa inventare per rifilarti le patacche)

Nel centrosinistra Matteo Renzi si scaglia contro i vecchi dirigenti di partito. E chiede più spazio per i nuovi vecchi dirigenti di partito.

Napolitano: “Governo verso evoluzione benigna“. Ma resta sempre qualcosa da asportare.

La rete si mobilita per i cuccioli annegati. No, non quelli pakistani.

Fa scandalo il video della ragazza che butta dei cagnolini in un fiume. È chiaro che poi la ricerca va in crisi.

Milano, il Pd punta su Boeri. Vincerà altri boeri.

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Afghanistan, agosto 2010

Ancora una volta boston.com ci mostra un reportage dall'Afghanistan.