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venerdì 26 febbraio 2010

Notizia Polifermo

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 26/02/2010

Notizia Polifemo. Quelle notizie che quando le senti ti si fondono gli occhi insieme e te ne viene uno solo. Da qualche giorno su Internet c'è un'offerta speciale. Non è un bottiglia di Chianti del '97 e neanche un uovo cinese di quelli che stanno sottoterra e quando li tiri fuori sanno di piede. E' un'offerta speciale un po' particolare perché riguarda una jolanda. Ma non una qualsiasi. Una jolanda d'epoca. Mai usata. Euro quattro. La proprietaria è una signorina inglese di 52 anni, Sara, vergine, che guardandola ti viene anche da dire: E te credo. Insomma. Questa madamin non ha mai visto passare nella sua stazione né tegevè né accelerati né regionali e ha la galleria con le rotaie ancora nuove… L'ho detto con eleganza? Sto studiando «bon ton pour le porcade » a Lione… Insomma, cosa ha fatto la Sarah? Si è stufata di aspettare il principe azzurro e ha messo la sua jolanda in bacheca. Ha detto basta. La metto sul mercato, chi la vuole ha solo da chiedermela. Col certificato pure: virgo intacta. Mai usata. Kmzero. Hai solo da spedire la garanzia. Solo che adesso i pretendenti arrivano a mazzi ma a lei non gliene va bene uno. Dice che non trova quello giusto.

Sarah, ascolta. Per quanto mi riguarda una può restare vergine anche per tutta la vita, è una scelta che rende il compito per noi dispensatrici più oneroso e fitto di impegni, ma si può fare. Però sappi che non ci sarà mai quello giusto. Quello perfetto. Non l'ha trovato nessuna. Bisogna accontentarsi del meno peggio… è la materia stessa, del maschio, che è scadente… Dammi retta Sara. Dai il via alle danze. Guarda, arrivo perfino a dirti… tiragliela dietro.

Lo dico a tutte le ragazze che si conservano per l'uomo giusto. Risparmiare non paga. Guarda coi Bot. Metti da parte, metti da parte, e adesso ti danno lo 0,01 di interesse… non è che se la tieni lì aumenta il capitale, anzi. Finisce che va fuori corso come le lire. Non solo ma poi, col tempo si deprezza. Ti tocca poi darla via in saldo… Non è una bottiglia di barolo che se la stappi e la scaraffi è una goduria, neanche una toma, che più la lasci lì e più diventa buona: è più come il tartufo, prezioso, delicato, ma se lo lasci troppo in frigo prende di forte… Ma perché c'è sto mito della vergine? Perché? Ma dove sta, il bello, mi chiedo. Anche per il maschio voglio dire… E' come per le grandi opere. Chi ha dato il primo colpo di piccone al Monte Bianco non ha goduto. Chi se la spassa di più? Quelli che scavano la galleria o quelli che ci vanno avanti e indietro per andare a Chamonix a sciare? Persino la lavastoviglie quando è nuova ti dicono di farla girare un paio di volte a vuoto… Le tovaglie uguale. Bisogna prima metterle a bagno per togliere l'amido, se no restano dure… Pure il polipo, lo devi sbattere sugli scogli, prima di poterlo cucinare. Lo dico per i maschi che magari ci son rimasti male quando la fidanzata gli ha detto di essere di seconda mano. Ma vedetene i vantaggi! E' come in montagna. Se uno non avesse già segnato il sentiero tu non riusciresti a salir su facilmente. Datemi retta, bei badola. Fare per primi l'amore con una è un po' come entrare alla Rinascente in stagione di saldi: si sta stretti e ti senti soffocare.

giovedì 25 febbraio 2010

Scene dall'Indonesia

L'indonesia, un paese in forte espansione e ricco di contrasti, è costituita da circa 17.500 isole e popolata da oltre 240 milioni di persone ed ospita la più grande comunità musulmana del mondo.
Le notizie più recenti da questo paese riportano di devastanti frane, delle polemiche per la realizzazione di una statua del presidente degli Stati Uniti Barack Obama (che qui, da bambimo, ha frequentato la scuola) e la rigorosa applicazione della legge della sharia islamica nella provincia di Aceh dove una donna ha recentemente approvato una legge che vieta di indossare pantaloni aderenti.

Questa galleria di boston.com ci presenta una raccolta di recenti immagini provenienti da questo paese.

 

mercoledì 24 febbraio 2010

Lo scoop del secolo

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 24/02/2010

Dopo l'ultimo scandalo, che a quest'ora sarà già diventato il penultimo, sorge spontanea una domanda. 
- Premesso che da dieci anni non sono più i ladri a indignarci, ma le guardie (forze dell'ordine, magistrati, arbitri di calcio e ogni altro soggetto psicologicamente disturbato che si ostini a voler far rispettare qualche straccio di regola). 
- Premesso che a ogni malefatta commessa da una parte deve corrispondere una malefatta eguale e contraria commessa dalla parte opposta, affinché si possa dire che sono tutti uguali e andare avanti come se niente fosse. 
- Premesso che (postilla del precedente), appena uno della nostra parte viene preso con le mani nella marmellata, ogni sforzo non va rivolto a pulirgliele, ma a dimostrare che sono sporche anche quelle degli altri. 
- Premesso che l'uomo è cacciatore e razziatore, e chi non si rassegna a veder trionfare gli istinti più bassi è un ingenuo o un moralista. 
- Premesso che non solo ogni inchiesta, arbitraggio ecc. è per definizione un complotto, ma la vita intera è un complotto, ordito da tutti contro tutti all'insaputa l'uno dell'altro.
Ebbene, tutto ciò considerato e premesso, vengo alla domanda.

C'è ancora in Italia un disadattato che non ruba, pur occupando un ruolo che gli consentirebbe di farlo? 
Qualora esistesse, lo pregherei di rilasciarci un'intervista. Sarebbe lo scoop del secolo. 

martedì 23 febbraio 2010

Decide il poppolo

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 23/02/2010

«Popolo di Raiuno! Popolo di Canale 5! Benvenuti a Decide il Poppolo, il programma a reti unificate che da oggi sostituisce il Parlamento. (Vivissimi applausi dalla platea). Basta Casta, gli onorevoli adesso... siete voi!!! (boati). Ma veniamo al tema di questa sera. Si vota sui lavoratori clandestini: regolarizzarli o rispedirli indietro? Chiamo sul palco Malik Barak, che ci esporrà in tre minuti le ragioni per cui andrebbero accolti... Grazie, Malik... E ora, per i fautori del rimpatrio forzato, Giasone Pecoracci... Grazie anche a te, Giasone... Popolo! Pensate di aver acquisito una conoscenza approfondita del problema? (Coro: Sììììì!)... Allora... si decide! Se volete regolarizzare i clandestini come Malik, il codice di televoto è lo 01. Se invece volete cacciarli come proposto da Giasone, il codice è lo 02... Notaio, push the botton! Stop al televoto...

Ecco, mi stanno consegnando la busta con l’esito della votazione... Il popolo sovrano ha deciso... Vorrei un po’ di atmosfera... Regista, spegni lo studio... La volontà... insindacabile... del popolo... italiano... è che i lavoratori... clandestini... siano... rimandati a casa loro! Mi dispiace, Malik. Domani verrete tutti rimpatriati, ma non disperare: ci sono ancora i ripescaggi... Popolo di Raiuno! Popolo di Canale 5! Vi aspetto la settimana prossima per una nuova puntata di Decide il Poppolo. Voteremo la Finanziaria: siete favorevoli all’abolizione delle tasse?». Mi sveglio di soprassalto. Il telefono dorme ignaro sul comodino, attaccato al caricatore. E’ stato solo un sogno.

Per ora.

Il dietro le quinte

Questo è il periodo delle "settimane della moda". La scorsa settimana al Bryant Park di New York, questa settimana a Londra e poi Milano, Los Angelese e Tokyo nel prossimo mese. Gli stilisti e le loro modelle presentano e presenteranno al mondo le loro nuove collezioni. Orde di fotografi cercheranno di rappresentare al meglio questi eventi mostrando anche il dietro le quinte delle sfilate. Trovo queste foto molto più interessanti e vere di quelle di passerella, ovviamente, e questa galleria di boston.com ne è la conferma.

 

lunedì 22 febbraio 2010

Sciaqui

da spinoza.it

Berlusconi: “Chi commette reati fuori dai partiti”. Si limiti a fondarne un paio.

“Gli inquisiti fuori dalle liste”. Serve qualcuno che faccia il palo.

Ennesimo editoriale di Minzolini. Stavolta a difesa della naturale regolarità intestinale.

Nel suo editoriale Minzolini ha difeso Bertolaso. Adesso nessuno ha più dubbi sulla sua colpevolezza.

(Minzolini teneva in mano una penna. Come se lo avesse scritto lui)

“Le intercettazioni non sono prove”. O lo sono ancora per poco.

Il Papa: “Mentire e rubare non è umano”. Bisogna essere antropologicamente diversi.

(Ecco perché Berlusconi è convinto di essere Superman)

Ratzinger: “Il peccato è desolidarizzazione”. Gli serviva per vincere a Scarabeo.

Candidata alle regionali l’igienista dentale di Berlusconi. Il suo urologo ha già troppo da fare.

Contrariamente alle previsioni, all’otturazione ha provveduto Berlusconi.

Gabriella Carlucci: “Le belle donne sono tutte nel centrodestra”. Questione di domanda e offerta.

A Venezia Mara Venier sostiene Brunetta: “Se mi chiama, corro”. Attenta a dove metti i piedi.

Grandi novità per l’edizione 2010 di Sanremo: ogni partecipante ha un anno in più.

Sanremo sostiene la musica: dal festival escono canzoni che nessuno si sognerebbe di scaricare illegalmente.

Durante la diretta, intercettate telefonate di telespettatori che si divertivano.

Negli ascolti la Clerici vola. A dispetto della fisica.

Nella prima serata la Clerici aveva un vestito rosso. E all’Ariston mancava un sipario.

(Il vestito della Clerici: mirabile esempio di land art)

I sanremesi protestano per l’assenza di fiori. Per la musica è davvero un funerale al risparmio.

La cantante di 15 anni non ha potuto esibirsi a causa dell’ora tarda. Berlusconi stava già dormendo.

Grande curiosità intorno al trio formato da Ho-vinto-a-poker-la-partecipazione-al-festival, Sono-qui-perché-mio-padre-è-un-puttaniere e Quando-mi-chiamano-tenore-mi-devo-sempre-ricordare-di-voltarmi.

Stasera la finale: il favorito è Marco Mengoni. Da X-Factor a Sanremo, la sua discesa è inarrestabile.

È morto il cavalier Lavazza. I funerali si terranno in forma ristretta.

autori: ian postuma, andropov, asfidanken, archi il leone, creale, utcho, maelstream, syrys85, maurone, orio, starrynight, mestmuttèe, il professor morte, asfidanken, purtroppo, serena gandhi, filippo cerini, asc, francesco cocco e stark.

Vancouver 2010

Ecco la prima parte della galleria di boston.com dedicata ai giochi olimpici invernali di Vancouver attualmente i svolgimento. Queste immagini si riferiscono ai primi 8 giorni di gare sin qui disputate.

L'impossibile Tire Boschi

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 20/02/2010

«Sono profondamente dispiaciuto per avervi deluso. La fama e la ricchezza mi hanno fatto credere di essere esente dalle regole che tutti rispettano. Ma sono stato uno stupido, non si gioca con i valori. Ora spetta solo a me cercare di ricominciare». Osservata dall’Italia, la penitenza in mondovisione del golfista fedifrago Tiger Woods (Tigre Boschi) appartiene ad altre galassie. Da noi si dice: fra moglie e marito non mettere il dito. Quelli invece ci mettono le telecamere della diretta. Impensabile che Marrazzo o Delbono, per citare gli ultimi uomini pubblici coinvolti in vicende di sesso, si prestino a simili riti di purificazione.

Nei Paesi protestanti come gli Usa il reprobo non si limita a pentirsi. Prende l’impegno solenne di diventare un’altra persona. Il prezzo da pagare per il perdono non è tanto l’umiliazione pubblica, ma l’impossibilità di una recidiva. Il giorno che Woods venisse di nuovo pescato dietro qualche gonnella, per gli americani (e per gli sponsor che lo hanno reso ricco) sarà un uomo finito. Nell’Italia cattolica, invece, non esiste il concetto di «unica chance». Qui si pecca e si viene perdonati di continuo per reati veri, altro che un tradimento coniugale. E l’obiettivo del pentimento è farla franca per poterla rifare ancora. Anche se si è ricchi e famosi. Anzi, soprattutto. Provo a immaginarmi un noto leader che si scusa in tv con la moglie e giura ai fan che non la tradirà mai più. Sicuro che prima della fine gli scapperebbe una barzelletta sulle albanesi e dovrebbe ricominciare il suo discorso daccapo. All’infinito.

venerdì 19 febbraio 2010

E nevica. Ancora.

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 19/02/2010

E nevica. Ancora. Fino a ieri quando vedevi scendere dal cielo quei fiocchi di cotone candido, quel magico zucchero a velo, ti si gonfiava il cuore di poesia. Adesso se ti svegli che nevica ti partono dei porchi cani da far tremare i tendoni del salotto. Siamo un po’ provati dalla vita, questa è la verità. E l'attualità certo non aiuta. Adesso ci si mette pure Ahmadinejad, il presidente iraniano che ha il nome che sembra un lamento e la faccia da prete appena uscito dal solarium. E' arrabbiato con l'Italia. Si è incarognito con Berlu per le dichiarazioni che ha fatto durante la visita in Israele. Anche lei Sire... cosa va a sfrucugliare uno così? E' come andare da Tyson a dire che ce l'ha piccolo... Mi rivolgo a Frattini e a Berlu. Cortesemente. Chiedo per favore, amici.

Vi prego. Vi supplico, mi raccomando e imploro. Fate attenzione. Per voi e per noi. Perché quello lì è un truzzo. E’ un attimo che prende la mira e ci spara un missile nel netagnau. Ahmadinejad non è come Bersani che se lo prendi per il culo ti sopporta, è un fanatico! Viene qua con due scimitarre e ci sfoltisce il toupè! Io una soluzione per fermare Agmagheddon ce l'avrei. Intanto lasciamo a casa l'intelligence, che li chiamano intelligence e poi si fan delle mine spaventose... io non dico di chiamarli I pirla, ma anche un nome meno impegnativo, comunque dicevo... Strategia. Agmadone lo devi prendere con le buone. E poi raggirarlo. E' un maschio. Devi stimolargli il sotto cintura. Sire. Lei è il nostro uomo. Lo inviti a Villa Certosa. Se lo porta in Sardegna con quattro belle ragazze... Vi mettete lì... uno le toglie i veli l'altro glieli rimette e passate il tempo... Poi appena Agmy è lì con il pantalone calato... trac... foto. Ed è fatta. Capisci, lui col velo giù, i suoi a casa col velo su, scoppia il casino. Invece di fotografare i missili iraniani dal satellite, fate una zoomata sul missile di Acma, e poi lo costringete al negoziato. E’ l'unica credimi. E ti dirò di più... Sai chi è il nostro uomo? Corona.

La risoluzione della crisi iraniana dipende tutta da Corona. Io già me lo vedo Signorini che va a negoziare a Teheran... Dai. La realtà ce lo conferma. Voi maschi mettete su dei torroni pazzeschi, governate stati, ricostruite città, scoprite l'America, andate sulla luna, e poi appena vedete una mignotta... fran... Crollate. Voi maschi pensate col pisello, non col cervello. Avete la materia grigia stipata in un tubo del dentifricio. Per forza, che l’elettroshock non funzionava, applicavate gli elettrodi nei punti sbagliati. Vi parte il walter e voi gli andate dietro come un bambino segue l'aquilone. Vi fa da gps. E' il walter, che stabilisce la rotta. Un boma. Basta una escort... una fanciulla... una giovine... una... mignotta. Ecco. No, non mi veniva la parola... perché adesso basta anche con i termini politically correct. Un’accompagnatrice, una segretaria particolare, una giovane sessualmente coinvolta, no. Non facciamo confusione. Unifichiamo i termini. Ci sono cose che è la funzione che le definisce: Utensile dotato di manico e punta atta ad avvitare le viti, dicesi cacciavite. Donne che per soldi aprono le gambe, dicesi mignotte.

L'onorevole Sniffa

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 19/02/2010

Il sottosegretario Giovanardi ha reso noto il sottoesito della sua sottoiniziativa: degli oltre duecento parlamentari che si sono sottoposti all’esame del capello, soltanto uno è risultato positivo alla cocaina. Una percentuale piuttosto bassa, che qualora venisse riscontrata anche fra i settecento che hanno evitato la prova, confermerebbe la distanza fra la casta politica e il Paese reale. L’aspetto più buffo e desolante di una vicenda nata nel nome della Dea Trasparenza è che l’identità dell’unico reprobo non verrà resa nota. Resta da capire perché il cocainomane abbia accettato di fare il test. Al riguardo esistono tre piste, pardon, tre scuole di pensiero.

La prima è quella del complotto: l’onorevole Sniffa è puro come un giglio ma, un attimo prima dell’esame, due magistrati comunisti e un agente dei servizi segreti cecoslovacchi in pensione gli hanno passato una bustina dicendogli che era di zucchero. La seconda teoria ritiene che il reprobo si sia sottoposto al test dopo essersi drogato, nel qual caso ci si domanda con un certo terrore se sia peggio avere un onorevole cocainomane o un onorevole scemo. La terza presuppone invece che Sniffa sia uomo di intelligenza diabolica. Grazie alla sua positività conclamata, e alla sua identità segreta, adesso in Parlamento ci sono duecento potenziali cocainomani che vengono guardati con sospetto da tutti. Sembra un giallo di Agatha Christie o, più banalmente, una puntata del Grande Fratello: chissà quando cominceranno le nomination.

giovedì 18 febbraio 2010

Per i ladri web 2.0

Per chi vuole diventare ladro, vuole andare sul sicuro, ed ha dimestichezza con la navigazione in internet oggi è disponibile un nuovo ed utile strumento.
Si tratta del sito Please Rob Me creato da Frank Groeneveld. L'idea è semplice: partendo dai messaggi inseriti dagli utenti su FourSquare (una specie di gioco che si basa sul fatto che gli utenti, dotati di telefonino gps, indichino in tempo reale i luoghi che frequentano) individua le case che in quel momento risultano lasciate libere dai proprietari e ne fa una segnalazione sul proprio sito. A quel punto, all'aspirante ladro non resta che selezionare l'informazione per avere una mappa con l'indirizzo della casa da "ripulire".
Topi d'appartamento, ben venuti nel XXI secolo!

Vergogna Reale

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 18/02/2010

Qual è la penultima volta che avete provato un imbarazzo irresistibile, sognando di pigiare un bottone che vi facesse scomparire nel nulla? L’ultima, lo so, è stata l’altra sera, se avete avuto la sventura di imbattervi in un televisore acceso sul volto rapito del principe Emanuele Filiberto mentre dal palco di Sanremo gridava «Sì, stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio: Italia amore mio». Immagino che il mondo e Dio abbiano passato un momento difficile. Anche l’Italia, ma ci è abituata. «Il più imbarazzante per casa Savoia dal 1943» sostiene con scrupolo storico Gabriele Ferraris sul nostro giornale. Ed è incredibile che oggi come allora nessuno abbia saputo dare alle Loro Altezze il consiglio giusto.

Passi per Pupo al piano e per quel tenore a spalancar tonsille davanti al microfono. Ma il testo andava riscritto di sana pianta da qualcuno che avesse il senso della misura o almeno del ridicolo. Perché si può essere patriottici senza essere retorici (Viva l’Italia di De Gregori). Si può essere retorici senza essere banali (Cuore di De Amicis). Ma uno che mette in musica frasi come «Io credo nella mia cultura» dimostra drammaticamente di credere in qualcosa che non ha. Senza saperlo, la stecca di dolore del Principe ha comunque svolto una nobile missione. È servita a ricordarci che persino in questi tempi anestetizzati siamo capaci di reagire con un moto di vergogna al cattivo gusto che ci circonda. Ora non resta che continuare. (Lui invece la smetta, per favore.)

Finalmente anche le donne

 
Arianna Fontana bronzo nello short track 500m

L'anno della tigre

Il 14 febbraio è stato il primo giorno del nuovo anno del calendario lunare cinesa. Tale giorno coincide con il Chinese Spring Festival per dare il benvenuto all'Anno della Tigre.
In questa galleria di immagini da boston.com ecco una piccola panoramica sull'evento.


mercoledì 17 febbraio 2010

A sud del cervello

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 17/02/2010

Ieri sera ero a cena con Eduardo e Pirandello, e si chiacchierava dell’ultima ricerca di Richard Lynn, docente emerito e razzista ad honorem dell’università dell’Ulster, secondo cui il Sud Italia è arretrato perché i meridionali sono meno intelligenti dei settentrionali. «Per quale motivo saremmo più stupidi di lui?» ha domandato Pirandello, senza smettere di guardare Calderoli che mangiava al tavolo accanto. «Secondo l’Emerito, dipende dalla mescolanza genetica con le popolazioni del Medio Oriente». «Mo’ pure i mediorientali sarebbero stupidi?» ha chiesto Eduardo. «Sì. La tesi di Lynn è che più si scende, più si è fessi. Il friulano è più intelligente del romano, il romano del napoletano e il napoletano del siciliano, il più fesso di tutti». Eduardo ha guardato Pirandello e gli ha fatto una smorfia. «E cos’altro ha detto, ‘sto intelligentone?». «Che dal Quattrocento il Sud non partorisce figure di spicco nelle arti e nella politica». «Sulla politica non mi pronuncio» ha risposto Pirandello, «per quanto Nitti, Crispi, Moro...

Ma le arti! Ha conosciuto un intellettuale più arguto del lucano Beniamino Placido?». «No». «E il Nobel per la medicina vinto dal catanzarese Dulbecco?». «Se è per questo, signor Pirandello, il Nobel lo vinse anche lei...» «Forse ‘sto Lynn ti avrà preso per uno svedese» ha detto Eduardo al suo commensale. «A noi meridionali manca tutto, tranne l'intelligenza. Il guaio nostro è che ne abbiamo così tanta che pensiamo di poter campare solo con quella. Sarebbe meglio darne via un po’». Detto fatto, ha preso un etto della sua intelligenza e l'ha spedita in Ulster.

martedì 16 febbraio 2010

Evvai!!!

Pietro Piller Cottrer argento nella 15 Km a tecnica libera

Alessandro Pittin bronzo nella combinata nordica

Armin Zoeggeler bronzo nello slittino singolo

Carnevale 2010

Ancora una volta è carnevale ed in tutto il mondo si susseguono feste e sfilate. Questa galleria di boston.com ce ne mostra alcune

 

Supertelegattone

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 15/02/2010

Negli ultimi giorni si sono visti in tv: vari telegiornali giocare di replay sulle immagini dello slittinista georgiano mentre va ad ammazzarsi contro un pilone; alcuni concorrenti del Grande Fratello prendersi a frustate in una replica della passione di Cristo; un conduttore della «Prova del cuoco» rievocare con compiacimento certe ricette a base di gatto che si cucinavano durante la guerra. L’unico a perdere il posto in tronco è stato il magnagatti. Se ne possono trarre riflessioni interessanti sullo stato di catalessi collettiva che ci opprime e sulle pochissime cose che ancora riescono a incrinarlo. Gli animali domestici, appunto. L’elogio della cocaina antidepressiva. Le tangenti, ma solo se consistono in prestazioni sessuali: quando sono in denaro strappano tutt’al più uno sbadiglio di rassegnazione. La violenza nemmeno quello, come se la tecnologia avesse trasformato la morte di un uomo in un videogioco. Quanto alla volgarità, ormai è una manifestazione di simpatia.

I televisionari avranno preso nota. Coca, gatti, trans, ecco le residue autodifese da abbattere. Prossimamente sui nostri schermi aspettiamo di vedere gatti cocainomani che graffiano trans, trans che mangiano gatti in compagnia di fisioterapiste di mezza età, politici cocainomani intercettati a un festino di gatti trans. Allora nulla avrà più il potere di stupirci e si sarà raggiunto l’obiettivo: il rincoglionimento completo dell’umanità. Quel giorno, mi auguro, i gatti prenderanno il potere e incominceranno a mangiare noi.

lunedì 15 febbraio 2010

Anvedi che santo

da spinoza.it

autori: stenit, 3civette, mu ho, francesco cocco, serena gandhi, ktf, richi selva, mix, creale, lorberto, mithril, pincopallino, castorovolante, orio, milingopapa, fedgross, frex, john moscardini e stark.

Bufera su Bertolaso. Lui è già sul posto.

(Bertolaso indagato. La solita giustizia a sismografia)

Il capo della Protezione Civile sospettato di corruzione. Ecco cos’era quel tintinnio durante le scosse.

L’indagine colpisce Bertolaso prima della nomina a ministro. Il lavoro di Alfano si fa sempre più duro.

(Il governo vuole trasformare la Protezione Civile in una spa. Per adesso hanno iniziato con le docce fredde)

Bertolaso pronto a dimettersi. Sospese anche le calamità fino alla nuova nomina.

Il Pdl: “La tempistica di queste indagini è sospetta”. Senza di esse saremmo qui a parlare di Ciancimino e Dell’Utri.

(Dell’Utri: “Entrai in Parlamento per sfuggire all’arresto”. L’abc del mimetismo.

Dell’Utri: “Sono in politica per non farmi arrestare”. È tale l’abitudine che ora faccio fatica a credergli.

Ha ammesso di essere in politica per non andare in galera. Non oso immaginare cosa stia coprendo)

Bertolaso: “Ho dato eccessiva fiducia alle persone sbagliate”. Anche gli italiani.

(L’ammissione di Bertolaso è quella di essersi fidato troppo. Un po’ come quelli che dicono: “Il mio peggior difetto? Sono troppo buono”)

Berlusconi: “Bertolaso non si tocca“. Tenta di sviare l’attenzione innescando una sequela di battute scontate.

Il premier: “Colpiscono sempre i più bravi”. Forse dovevano essere ancora più bravi.

Secondo Berlusconi le accuse a Bertolaso sono infondate. Tanto per cominciare non c’è mai stato un G8 alla Maddalena.

Il procuratore di Firenze: “Non rispondo a Berlusconi”. Né accadrà il contrario.

Berlusconi: “Se una persona opera bene al 99% e poi c’è un 1% discutibile, quell’1% deve essere messo da parte”. Per le emergenze.

Il premier difende Bertolaso: “Questa Francesca è una signora di mezza età…”. Nel mondo di Berlusconi questo equivale a essere fuori dai giochi da un pezzo.

In una intercettazione, alcuni imprenditori ridono durante il terremoto. Avevano appena capito come superare la crisi.

“È assurdo che la Protezione Civile abbia tutti questi poteri” ha detto Bersani prima di essere transennato.

Gianni Letta: “Il Consiglio dei Ministri ha tributato un lungo applauso a Bertolaso”. È il benvenuto nel club.

La Lega attacca i magistrati di Firenze. Ma loro rispondono con un comunicato pieno di congiuntivi.

Bertolaso: “Sono a disposizione del Paese”. Ma forse preferiva quando era il contrario.

Appalti gonfiati anche per gli impianti dei Mondiali di nuoto. Questo spiega le piscine di Perrier.

(La corruzione torna alla ribalta. Credevo fossero finite, le celebrazioni in onore di Craxi)

Berlusconi respinge le dimissioni di Bertolaso. Non voleva uno scomodo precedente.

Bertolaso rimane al suo posto. Accanto alla calcolatrice

Relazioni pericolose

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 13/02/2010

Ma che mestiere fanno questi Anemone, questi Tarantini, questi nuovi personaggi del bestiario italiano che per comodità giornalistica vengono chiamati imprenditori, anche se in vita loro non hanno mai prodotto neppure un bottone? Vendono un pacchetto di piaceri, dal festino alla gita in idrovolante, ottenendo in cambio dei favori. E rappresentano l’aspetto illegale della mutazione genetica che ha investito la nostra società: il predominio delle pubbliche relazioni. Intendiamoci.

Saper trattare col prossimo è sempre stata una qualità importante Ma adesso è diventata pressoché esclusiva e si è allargata a tutti i settori. Non riguarda più soltanto i venditori in senso stretto, perché chiunque voglia migliorare la propria posizione deve diventare venditore: di se stesso. A fare carriera infatti non è il più preparato, e tanto meno il più adatto, ma il più bravo a intessere rapporti personali. Fra uno che vanta un bel curriculum e un altro che possiede una rubrica di indirizzi fornita, chi verrà premiato? Fra un professionista che passa le serate a studiare i documenti e uno che le trascorre in cene di lavoro, chi otterrà gli incarichi di maggior prestigio?

Il secondo, ovviamente, il quale assume quello bravo affinché gli svolga il lavoro che poi lui andrà a vendere in giro come suo. Ma un sistema in cui le persone che ricoprono ruoli di responsabilità dedicano le migliori energie alle relazioni invece che ai prodotti è superficiale e mediocre: due aggettivi che ben si adattano, purtroppo, alla civiltà dei consumi.

Cerimonia di apartura per Vancouver 2010

Nella notte italiana del 12 febbraio si è tenuta la cerimonia di apertura dei XXI giochi olimpici invernali di Vancouver per dare il benvenuto ai 2600 atleti rappresentanti 82 nazioni.
Da boston.com ecco una selezione di 30 immagini.


Opening Ceremonies for Vancouver 2010

venerdì 12 febbraio 2010

Nuntio vobis gaudium magnum

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 12/02/2010

Nuntio vobis gaudium magnum: habemus Bossi Junior. Oh già. Il figlio di Umberto Bossi, Renzo Bossi è sceso in campo. Si è candidato. Dopo aver dato la maturità, cosa che l’ha impegnato occhio e croce quegli otto-dieci anni, ha deciso che si dà alla politica. Avrà pensato: se mi laureo ce ne metto altri venti, meglio che scenda in politica così ce ne resto anche 80. Peccato che a Castelli appena l’ha saputo son venuti gli occhiali quadri. Cota si è messo a girare il collo a 360 gradi come le civette, e Calderoli da color caco maturo è diventato color banana. Beige.

A parte il fatto che Renzino qualche cavolata l’ha già fatta, ma quello non importa, anzi, per un politico fa curriculum, ciò che mi spaventa di più è che suo padre lo chiama trota. Che non è tanto una garanzia… no, dico, ci dovrebbe far pensare… se tuo padre ti chiama trota e non volpe un motivo ci sarà. Per carità, la trota è un animale sano, con un filo di maionese è la morte sua... però c’è da dire che la trota tanto furba non è. Basta un vermone o due camole del miele e abbocca che è un piacere. Ma io ormai non mi stupisco più di nulla. Guarda quel che è successo con Morgan che ha dichiarato di farsi di coca. Tutti scandalizzati. La festa dell’indigno, tutti a dire oh ma che roba. Posso dire? Ma andate a defecare nella carbonella, con somma cortesia. Ma se c’è mezza Italia che pippa e noi facciam finta di cadere dal pero? Pieno di gente che va in giro con l’occhio pallato, la pupilla del merlo, e il naso grattugiato a forza di aspirapolverare.

Non è che c’è solo Morgan, poveretto. Poveretto e pirla perché tutto puoi dire fuorché che la coca faccia bene. La coca è una roba che t’ammazza. Comunque tutto è bene quel che finisce peggio, perché l’altra sera è andato a chiedere perdono da Vespa. Con don Mazzi che gli diceva «eh... birichino son cose che non si fanno…» come avesse mangiato troppe ciliegie. Ma Morgan, scusa? Perdonami. Ma vuoi far tanto il maledetto, il dannato, il trasgressivo, anima nera e poi vai da Vespa? A farti fare il mazzo da Mazza, Mazzi e don Mazzi? Ma ti pare? Ma Jim Morrison secondo te sarebbe andato a Porta a Porta? Ma li mandava tutti a quel paese, Vespa Mazzi Mozzo Mizzo e Muzzo, spaccava due chitarre, di Sanremo se ne puliva con rispetto i jeans diciamo, metteva la lingua in bocca a Bruno, prima di andare via se lo limonava, un saluto col medio agli spettatori e via, fuori delle balle.

Io le ipocrisie proprio non le tollero. A questo proposito un’ultima cosina al volo. Una segnalazione. Visto che c’è tutta ’sta polemica sul crocefisso nelle scuole, con quelli che lo difendono che saltano su tutti come Dracula quando gli piantano il paletto nelle costole, vorrei segnalare che da qualche giorno è in vendita in edicola una nuova collezione di quelle a fascicoli: Crocefissi artistici da collezione. L’altra mattina li ho visti in un’edicoletta del centro sbattuti lì per terra, tra il porta cellulare delle Winx, una zappa da giardinaggio e la collezione di Taxi nel mondo… Ecco. Vorrei dire solo questo. Che mi fa più star male vedere un crocefisso sbattuto per terra, in mezzo ai calendari delle gnocche e i resi delle riviste porno, che non vederlo appeso in un’aula di scuola. Tutto qui. Ma forse sono io che ho il cervello storto.

giovedì 11 febbraio 2010

Indipendenti pubblici

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 11/02/2010

Signor Premier, lei ha appena affermato che «non si può governare attaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici». Ora, non starò a scomodare il Montesquieu, famigerato comunista francese del Settecento, e nemmeno la Costituzione, smilzo best-seller del dopoguerra poi caduto nel dimenticatoio. Però vorrei rivelarle un segreto che apparirà bizzarro a chi, come lei, è un po’ litico e un po’ no: lo Stato e il governo non sono la stessa cosa. Sul serio: si può essere dipendenti dello Stato senza dipendere dal governo e dal suo capo.

Nell’imprenditoria privata, da cui lei proviene, sarebbe inimmaginabile. Nessuno può lavorare in un’azienda privata perseguendo interessi diversi da quelli del manager scelto dall’azionista. Nelle aziende pubbliche invece succede. E sa perché? Perché gli azionisti di uno Stato sono i cittadini. I quali scelgono il manager, cioè il premier, cioè lei, tramite libere elezioni. Ma nell’ingaggiarlo non gli delegano ogni potere. Soprattutto non gli riconoscono quello di considerare alle proprie dipendenze chiunque riceva uno stipendio pubblico. Per dire: i prefetti sono assistenti del manager e devono obbedirgli. I giudici no. I cittadini azionisti li pagano per applicare la legge a chiunque, anche al manager che gli stessi cittadini hanno assunto. E al fine di garantire la massima indipendenza a questi dipendenti molto particolari, rinunciano persino a nominarli direttamente. Follia pura, lo so. Si chiama democrazia. Il peggiore dei regimi, esclusi tutti gli altri: lo sosteneva già Churchill, un comunistaccio che le raccomando.

Adesso tocca a loro

Il 12 febbraio sono esattamente i +4 dalla Olimpiadi di Torino 2006. Da domani tocca a Vancouver!


Dopo 106 giorni e 26.000 Km la torcia olimpica si avvicina alla sua meta finale. A dicembre era già stata pubblicata una prima serie di immagini relativa ai primi 44 giorni di viaggio. Oggi vi mostro una seconda galleria (sempre da boston.com) con la seconda e conclusiva parte del tour in attesa che la torcia passi in mano all'ultimo tedoforo ed accenda il braciere per dare il via ai XXI giochi olimpici invernali e per far rivivere quella magia che, a noi, ci sommerse quattro anni fa.

Olympic Torch Relay nearly complete.

mercoledì 10 febbraio 2010

Street View Snowmobile

In occasione delle olimpiadi invernali di Vancouver 2010 Google lancia un nuovo e spettacolare prodotto: Street View Snowmobile.

La democrazia dei tifosi

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 10/02/2010

È bastato che i tifosi della Lazio minacciassero da tutte le radio private di non votare più la Polverini alle Regionali perché la politica si mobilitasse con una rapidità che altrimenti le è ignota. Da Alemanno a Storace fino all’entourage del presidente Fini, l’intera destra romana ha esercitato pressioni sull’allenatore Reja per convincerlo a rompere il contratto con l’Hajduk Spalato e accorrere al capezzale della squadra malata, dato che «è inaccettabile che la Lazio vada in serie B», come ha dichiarato il sindaco laziale di Roma.

Inaccettabile, capito? Alla faccia dei sindaci delle altre città italiane, che le retrocessioni le hanno sempre accettate, e pure i fallimenti. Inaccettabile per motivi di ordine pubblico, ebbe a riconoscere anni fa Berlusconi, e adesso elettorale. Che si sappia, dunque: con i nemici dello Stato non si tratta, ma con i tifosi che minacciano di non andare a votare sì. Preso atto del potere formidabile della lobby capitolina, come cittadini non resta che augurarci che i tifosi della Lazio abbiano a cuore anche gli ospedali, le scuole, il lavoro. Il giorno che si lamenteranno di quello, e non solo del loro presidente Lotito, forse i politici si batteranno per darci finalmente un Paese, oltre che un allenatore, migliore.

Se questo è lo stato della democrazia, e lo è, mi viene un pensiero che non condivido: evviva il suffragio universale, una testa un voto, ma a patto che dentro la testa ci sia qualcosa.

martedì 9 febbraio 2010

Normal activity

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 09/02/2010

Capisco l’onorevole Mussolini, quando vorrebbe vietare ai minori «Paranormal activity», il film sulle presenze demoniache in un appartamento che sta sbancando il botteghino e intasando il pronto soccorso: svenimenti, attacchi di panico, allucinazioni. E capisco il ministro La Russa, che non è certo una mammoletta, eppure si dichiara turbato dai trailer televisivi della pellicola e ne intima l’immediata sospensione.

C’è un particolare però che non mi torna: l’onorevole Mussolini e il ministro La Russa guardano mai la tv? Ogni giorno, fra finzione e realtà, passano in video più di cento morti ammazzati. E ovunque va in onda paura, paura, paura. La bambina rubata. La signora stuprata. Il virus assassino. Al Qaeda minaccia. La Borsa crolla. L’influenza dilaga. Il mostro colpisce ancora. Pericolo valanghe. Pericolo smog. Veleni nell’aria. Veleni nel cibo. Emergenza criminalità. Emergenza immigrati (per qualcuno sono la stessa cosa).

Senza contare gli scampoli di horror purissimo fatti passare per cronaca politica, dal primo piano mefistofelico dell’avvocato Ghedini mentre sibila i suoi «Ma va làaaaa» (so di bambini che lo sognano di notte, come io alla loro età Belfagor) al vate Di Pietro sul palco del congresso di partito, mentre strabuzza gli occhi e massacra l’italiana più bella e indifesa che ci sia: la nostra lingua. Onorevoli, turbatevi pure per il paranormale. Ma se tutto il resto ormai vi sembra normale, forse siete un po’ paranormali anche voi.

Cani e slitte

da boston.com

Ultimamente le slitte trainate da cani sono tornate alla ribalta grazie ad una serie di famose gare tenutesi nell'emisfero nord ma anche per il fatto di essere state scelte come mezzo di trasporto in una recente riunione del G7 tenutosi a Iqaluit. Anche il Governo statunitense ha deciso di utilizzare questo mezzo durante il censimento 2010 nelle parti rurali dell'Alaska.
Tra le competizioni sportive più famose troviamo: Le Grand Odyssee, la Sedivackuv Long, Pirena, la Aviemore Husky Sled Dog Rally.

In questa galleria di immagini una serie di foto che ci mostrano questo affascinante ed antico mezzo di trasporto: Dogs and sleds.

lunedì 8 febbraio 2010

Senza mezzi termini

da spinoza.it

Scritto da stark, van deer gaz, fedgross, kutavness, blepiro, francesco cocco,venividiwc, creale, demerzelev, alexfor, milingopapa, paul olden, serena gandhi e asc.

Marchionne vuol chiudere Termini Imerese. Per rappresaglia gli operai minacciano di riprendere la produzione della Duna.

(Nel 2009 la Fiat ha perso 800 milioni di euro. Le prossime felpe avranno le toppe)

La perdita include 600 milioni derivanti da ‘oneri atipici’. Anche se a Termini Imerese preferirebbero essere chiamati ‘lavoratori’.

Comunque Marchionne è un grande manager. Chi altro avrebbe saputo gestire la crisi potendo contare sulle sue sole forze, ecoincentivi, rottamazioni, cassa integrazione e sussidi governativi?

(Non si può mettere in croce Marchionne. O almeno non nel posto centrale)

A Montecitorio, intanto, Bersani ha incontrato i lavoratori Alcoa, che hanno ascoltato pazienti le sue richieste.

In agitazione gli operai a rischio licenziamento. Si consoleranno con l’approvazione del legittimo impedimento.

(Gli operai di Termini vorrebbero restare nel ramo automobilistico. Ma anche quello dei lavavetri è un settore in crisi)

Il Papa sulla Fiat: “Ho a cuore l’occupazione”. Della Polonia.

Ratzinger: “Sia fatto il possibile”. Neanche lui crede più nei miracoli.

Scajola fa sette proposte per la Fiat di Termini. Sei delle quali contengono la parola “chiusura”.

Si cerca la trattativa con Ikea: niente da fare per lo stabilimento, ma ogni operaio riceverà una candela profumata.

In alternativa, Termini Imerese potrebbe diventare una fabbrica di auto ecologiche. L’ideale sarebbe un modello cha va ad aria fritta.

L’azienda spiega le ragioni dello stop con un telegramma. Non credevo che la situazione fosse così critica.

Montezemolo: “Mai ricevuto un euro dallo Stato. E la Multipla è splendida!”.

“Da quando ci siamo noi, la Fiat non ha avuto un soldo dallo Stato”. Gli incentivi erano solo un sostegno morale.

Nel frattempo in Puglia aumenta l’occupazione. Delle panchine al parco.

Scajola: “La fase peggiore della crisi è alle nostre spalle”. E si prepara a doppiarci.

La Fiat ha un futuro. Licenzieranno.

India colorata

Il 26 gennaio 2010 si è festeggiato il 60° anniversario dell'adozione della costituzione Indiana e l'80° della dichiarazione d'indipendenza dal colonialismo britannico. Annualmente questa ricorrenza viene celebreta nella capitale, Nuova Dehli, ed in altre parti dell'Indica con grandi e colorate parate. Proprio queste ci vengono mostrate in queste 40 immagini provenienti da boston.com

Colorful India.

venerdì 5 febbraio 2010

L'Italia di Morgan

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 05/02/2010

La prima caratteristica delle polemiche all’italiana è che, un attimo dopo che sono scoppiate, non si capisce già più di che cosa parlano. Prendiamo il caso Morgan. Di scandaloso, nelle sue dichiarazioni, non c’era l’ammissione dell’uso di droga, vizio diffuso nello spettacolo e non solo lì, ma il messaggio che la cocaina sarebbe un ottimo antidepressivo. Parole devastanti, anche perché a pronunciarle era un divo della tv. Ebbene, questi due aspetti - l’esaltazione della coca come farmaco e l’impatto della popolarità televisiva - sono subito scomparsi dal dibattito per lasciare posto all’immagine dell’artista maledetto che si droga, capro espiatorio da immolare sull’altare del prossimo festival di Sanremo.

La seconda caratteristica delle polemiche all’italiana è l’immediata trasformazione del capro espiatorio in figliol prodigo. Gli si vieta Sanremo, ma lo si invita a tutti gli altri programmi perché si ravveda e chieda perdono. Il più rapido è don Vespa, che per la cerimonia del pentimento ha convocato un prete vero, don Mazzi, da non confondere con il direttore della prima rete Mazza, che non vuole Morgan al festival, e con il direttore del festival Mazzi, che invece gli tenderebbe la mano. Non ci capisco più una mazza, sbotta Morgan, e su questo è difficile dargli torto. Comunque si sottrae al rito purificatorio: se non lo vogliono più a Sanremo, pazienza. «Diamogli una seconda possibilità», insiste invece l’onorevole Bersani con toni da prelato. Perché la terza caratteristica delle polemiche all’italiana è che il Pd sta zitto quando dovrebbe parlare, ma se c’è da rimanere zitti, si può star sicuri che parlerà.

giovedì 4 febbraio 2010

Se questo è un uomo

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 04/02/2010

Ma come farà a essere israeliano con gli israeliani e palestinese coi palestinesi? Ad affermare, davanti a Netanyahu, che bombardare Gaza fu «una reazione giusta» e due ore dopo, davanti ad Abu Mazen, che le vittime di Gaza sono paragonabili a quelle della Shoah? Zelig si limitava a cambiare faccia, a seconda dell’interlocutore da compiacere. Ma questo è un uomo in grado di cancellare il tempo e lo spazio. Riesce a stare con il pilota dell’aereo che sgancia le bombe e nel rifugio sotterraneo con i bombardati. In contemporanea, e dispensando a entrambi parole di comprensione. Nella sua vita precedente insegnava ai venditori di pubblicità a essere concavi coi convessi e convessi coi concavi. Una volta li sfidò a salutare cinquanta clienti, trovando un complimento per tutti. Solo stringendo la mano al cinquantesimo, un uomo brutto e sgradevole, rimase perplesso. Poi gli disse: «Ma che bella stretta di mano ha lei!».

Molti hanno letto quei manuali americani che insegnano a infinocchiare il prossimo in 47 lezioni. Ma solo lui ha il fegato di applicarne il precetto fondamentale: credere sempre a quel che dici, anche quando è il contrario di quel che hai appena detto. Una tecnica che evidentemente funziona persino con le vecchie volpi mediorientali. Come farà? Vorrei tanto chiederglielo, se non fosse che lui nel frattempo si è già spostato nella basilica della Natività, a Betlemme, dove sta raccontando ai frati una barzelletta sulla Madonna che avrebbe preferito una femminuccia. A quel punto mi arrendo.

Tough Guy Challenge 2010

Da boston.com

La 24a edizione del "Tough Guy Challenge" si è svolta lo scorso fine settimana, domenica 31 gennaio, a Perton Farm, vicino a Wolverhampton, in Inghilterra. Nonostante sia conosciuta come la più massacrante e pericolosa competizione sportiva al mondo la gara di quest'anno ha attirato oltre 5.000 uomini e donne. Circa 600 partecipanti non hanno completato il percorso di quest'anno - il vincitore è Paul Jones di Oswestry, Inghilterra, che ha completato la gara in un'ora 18 minuti. La sfida è un evento annuale per raccogliere denaro a scopo benefico.

Un ringraziamento speciale oggi al fotografo Mike King, che è stato così gentile da condividere 16 delle sue grandi fotografie del Tough Guy Challenge 2010.

mercoledì 3 febbraio 2010

Ho visto Avatar

Ieri sono andato a vedermi Avatar, il film che oggi non puoi non andare a vedere.
Giudizio personale? SPETTACOLO! Mi è piaciuto moltissimo proprio come film, lasciando perdere il 3D. Una bella storia senza troppi ghirigori e facile da digerire, una regia impeccabile, una fotografia a livelli inauditi con dei colori da viaggio psichedelico.
Era la mia prima esperienza di film in 3D e pensavo fosse un'esperienza più "immersiva", ma anche così consente di vivere questa storia in un modo che, con la classica visione, è impensabile. Se volete vederlo andate assolutamente ed esclusivamente al cinema.

Per una recensione vera e propria, che sottoscrivo pienamente, non posso non citarvi quella di i400calci.com che trovate qui: Avatar e la MMMorte del Cinema.
tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 03/02/2010

Pur non essendo né bello né intelligente come lui (lo scrivo senza ironia), vorrei dire che nella sua ultima intervista, solo parzialmente smentita, Morgan sostiene il falso. Non è vero che la cocaina sia il miglior antidepressivo. Non è vero che ci si possa fare di crack senza conseguenze per l’organismo. Non è vero che la droga migliori la qualità delle percezioni: sull’immediato, forse, ma alla lunga ti trasforma in un morto vivente. Mi rendo conto che le sue parole siano più originali e trasgressive delle mie. E che la fonte da cui provengono - una persona colta e sensibile - le renda più autorevoli che non se a pronunciarle fosse stato un Corona. Ma un personaggio televisivo non è solo un artista: ha responsabilità maggiori perché comunica direttamente con un pubblico spesso sprovvisto di filtri culturali.

È triste che Morgan faccia finta di non rendersene conto, trincerandosi dietro la maschera narcisista del maledetto. E sarebbe ancora più triste se pensasse sul serio ciò che ha detto. Davvero può credere che la cocaina lenisca il mal di vivere? A cosa gli è servito il suo talento, se non sa che il corpo è un tempio da rispettare e che per sfondare la corazza di dolore che ci impedisce di entrare in contatto con la nostra anima non servono le sostanze psicotrope, ma il desiderio innato in ogni uomo di trovare un punto di equilibrio interiore, senza scappare all’inseguimento di emozioni superficiali, amori distruttivi e gesti fintamente provocatori? In un mondo di cervelli addormentati - dalla droga, dalla paura, da certa tv - la vera provocazione, oggi, consiste nel «farsi» di vita.

martedì 2 febbraio 2010

Corna di stato

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 02/02/2010

Che la moglie del capitano della Nazionale di calcio inglese Terry abbia reagito alla scappatella del marito con una richiesta di divorzio rientra nel novero dei rischi che ogni fedifrago deve mettere in conto. Sorprende invece il comportamento del ministro dello Sport, il quale ha chiesto di togliere a Terry la fascia di capitano perché, «come tale, deve assumersi le sue responsabilità di fronte al Paese». Sorprende, almeno, noi italiani. Infatti ciò che scandalizza gli inglesi non è il tradimento, da essi praticato con pervicacia anche superiore alla nostra, ma la scoperta che chi riveste un ruolo pubblico si comporti come o peggio degli altri. Un calciatore può farsi sorprendere ubriaco sotto braccio a una modella: in Inghilterra succede tutti i giorni. Ma non il capitano della Nazionale, soprattutto se la modella è fidanzata con un suo compagno di squadra.

L'idea che il potere vada di pari passo con la responsabilità è tipica delle nazioni protestanti. Nell'Italia delle mafie e delle signorie vige il pregiudizio opposto: il potere e la ricchezza sono salvacondotti che consentono di fare in grande e senza vergogna ciò che i poveri cristi compiono in piccolo e fra mille turbamenti: rubare, mentire, cornificare. Da noi solo le minoranze di confine hanno maturato, forse per reazione, un'intransigenza morale che sfiora il perbenismo. La fortuna di Terry è che a prendere la decisione sulla fascia di capitano sarà un italiano: il commissario tecnico della Nazionale. La sua sfortuna è che quell'italiano è il friulano Capello.

Formigoni si ricandida?

“L’eventualità di un “Ventennio formigoniano”, oltre che politicamente poco auspicabile, è semplicemente illegale sul piano giuridico.La legge 165 del 2004 è chiara nel ribadire il limite dei due mandati prevedendo “la non immediata rieleggibilità, allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto”. Invocare la “non retroattività della norma”, come fa Formigoni, non ha senso, come diversi giuristi hanno gà rimarcato. Non si potrebbe essere più chiari di quanto scritto su Forumcostituzionale.it: “la retroattività non può essere intesa come impossibilità per la legge di considerare come rilevanti ed incidenti situazioni maturate e venute in essere nel passato: è, al contrario, esattamente per questa ragione che si prevedono le ipotesi di incompatibilità e ineleggibilità”. Per questo motivo, preannunciamo il deposito come Lista Bonino- Pannella di un ricorso formale contro la candidabilità di Roberto Formigoni per una eventuale terza rielezione a suffragio universale diretto. Formigoni si può ripresentare, ma tra cinque anni. Presentarsi ora, con la concreta possibilità di decadere immediatamente e trascinarsi dietro la fine della legislatura, è o da irresponsabili, oppure da persone così potenti da ritenersi al di sopra della legge”.

Dichiarazione di Marco Cappato, Candidato alla Presidenza della Regione Lombardia per la Lista Bonino-Pannella

Haiti, tre settimane dopo

Torniamo ancora una volta, con questo serivizio fotografico di boston.com, nella martoriata isola di Haiti che, ricordo agli amici di Repubblica, non si trova alle Hawaii.

Haiti, tre settimame dopo

lunedì 1 febbraio 2010

Afghanistan, gennaio 2010

Dopo l'aumento delle truppe statunitensi di 30.000 unità, l'amministrazione Obama sta prendendo in considerazione, come via di risoluzione a questo lungo conflitto, la possibilità di riconciliarsi con una parte dei Talebani reintegrandoli nella società. Il piano è supportato dal presidente Hamid Karzai, anche se le discussioni sono solo alla fase iniziale.
Un recente rapporto delle Nazioni Unite evidenzia che nel 2009 sono morti, in questo paese, più di 2.400 civili. Questò è il più elevato numero di vittime non militari da quando le operazioni sono iniziate otto anni fa.
Le immagini che troverete seguendo il link di boston.com mostrano questa terra ed il conflitto negli ultimi mesi. Questa serie farà parte di un lavoro più ampio dedicato all'Afghanistan.

Afghanistan, gennaio 2010