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martedì 2 febbraio 2010

Corna di stato

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 02/02/2010

Che la moglie del capitano della Nazionale di calcio inglese Terry abbia reagito alla scappatella del marito con una richiesta di divorzio rientra nel novero dei rischi che ogni fedifrago deve mettere in conto. Sorprende invece il comportamento del ministro dello Sport, il quale ha chiesto di togliere a Terry la fascia di capitano perché, «come tale, deve assumersi le sue responsabilità di fronte al Paese». Sorprende, almeno, noi italiani. Infatti ciò che scandalizza gli inglesi non è il tradimento, da essi praticato con pervicacia anche superiore alla nostra, ma la scoperta che chi riveste un ruolo pubblico si comporti come o peggio degli altri. Un calciatore può farsi sorprendere ubriaco sotto braccio a una modella: in Inghilterra succede tutti i giorni. Ma non il capitano della Nazionale, soprattutto se la modella è fidanzata con un suo compagno di squadra.

L'idea che il potere vada di pari passo con la responsabilità è tipica delle nazioni protestanti. Nell'Italia delle mafie e delle signorie vige il pregiudizio opposto: il potere e la ricchezza sono salvacondotti che consentono di fare in grande e senza vergogna ciò che i poveri cristi compiono in piccolo e fra mille turbamenti: rubare, mentire, cornificare. Da noi solo le minoranze di confine hanno maturato, forse per reazione, un'intransigenza morale che sfiora il perbenismo. La fortuna di Terry è che a prendere la decisione sulla fascia di capitano sarà un italiano: il commissario tecnico della Nazionale. La sua sfortuna è che quell'italiano è il friulano Capello.

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