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venerdì 29 gennaio 2010

We are Inter

tramite Come diventare il mio cane di chinaski7

Stasera c’è Inter-Juve. 
Per chi non segue il calcio, Inter e Juve si odiano perché l’Inter ha storicamente sempre perso e la Juve ha storicamente sempre vinto, e non intendo vinto o perso Inter-Juve, ma intendo vinto o perso nella vita e nel calcio.
L’altro motivo per cui Inter e Juve si odiano è un rigore non dato all’Inter nel 1998. L’Inter non stava vincendo niente e la Juve tutto, poi l’Inter ha preso Ronaldo e in pratica era più forte e stava per non vincere lo scudetto più tardi del solito (diciamo all’ultima giornata invece che alla sesta), arriva lo scontro diretto Juve-Inter e un giocatore della Juve si scontra in area con Ronaldo e l’abritro non fischia il rigore, tutti i giocatori dell’Inter e i giocatori di riserva, l’allenatore, i massaggiatori, il medico sociale, tutti entrano in campo strappandosi i capelli e gridando all’arbitro “Arbitro! Era rigore! Ma perché non ci hai dato il rigore?” e l’arbitro “Ma come ‘perché’? Perché siete l’Inter”, e mentre ogni singolo membro o rappresentante o simpatizzante dell'Inter è impegnato a lamentarsi per il rigore non dato, Del Piero prende la palla, entra in area dell’Inter e viene sfiorato da un giocatore dell’Inter e cade e l’arbitro fischia immediatamente il rigore (poi sbagliato. Nel complesso, un bel momento). Comunque alla fine della partita la Juve vince e poi vince il campionato e, secondo gli interisti, nel 1998 la Juve ha rubato lo scudetto all’Inter (non si rendono conto che, secondo lo stesso principio e considerato il bel gol di mano di Adriano nel derby dell’anno scorso, nel 2009 l’Inter avrebbe rubato lo scudetto al Milan).
Il terzo motivo è Calciopoli. Cioè. Il terzo motivo è l’antico sospetto degli interisti che la Juve rubasse le partite, e il quarto motivo è la conferma secondo gli interisti che la Juve in effetti rubava le partite (e intendono dire “tutte”), cioè Calciopoli.
Insomma, si odiano.


giovedì 28 gennaio 2010

Il flop del G8 alla Maddalena

Oggi Repubblica.it pubblica una galleria di immagini relativa allo stato di degrado ed abbandono in cui versano le strutture che avrebbero dovuto ospitare il G8 che poi, causa terremoto, si è tenuto a L'Aquila.

Qui le immagini della galleria.

A quanto dice La Repubblica sono stati spesi 300 milioni di euro! Sono stati costruiti due alberghi a 5 stelle di cui uno è costato 742.000 euro (settecentoquarantaduemilaeuro) a stanza e adesso nessuno li vuole, questi alberghi.


Ora, io non voglio entrare nel merito della questione se è stato giusto o meno spostare il summit dalla Maddalena a L'Aquila. Nè voglio discutere delle motivazioni accampate per tale spostamento.

La mia domanda è molto più semplice: se ci fosse stato, questo benedetto summit, la situazione sarebbe stata diversa oggi? Il fatto che le strutture non siano state utilizzate dagli otto e dal loro seguito ha inficiato la possibilità di riutilizzarle in seguito?

Oppure siamo ai soliti appalti dati ad amici e parenti, a quelle strutture tirate su per fare immagine e puppare una vagonata di sovvenzioni, a quella pianificazione edilizia fatta con il culo, il portafoglio e non con un minimo di cervello e di interesse per la comunità?

Alla Maistratura, speriamo, l'ardua sentenza.

Caccia e amore

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 28/01/2010

Mentre in aula si combatteva a colpi di emendamenti fino a tarda sera, centocinquanta associazioni ambientaliste hanno chiesto al presidente del Consiglio di fermare la mano dei suoi senatori, in procinto di votare una norma che consente di dilatare il periodo della caccia oltre i già infiniti cinque mesi previsti dalla legge. Come guida suprema del partito dell’Amore, il premier non potrà restare insensibile al grido di dolore che si alza da tutti i nidi, da tutte le tane e anche da parecchi casolari di campagna: quelli che i cacciatori eleggono a loro campo di battaglia. Di recente un'amica è stata svegliata all’alba da una raffica di spari. Ha alzato timorosa le serrande e ha visto tre uomini acquattati nel cortile, in tuta mimetica e armati fino ai denti. Sulle prime ha pensato fossero dei terroristi diretti verso il suo pollaio per una missione kamikaze. Poi il loro accento le ha permesso di identificarli: erano cacciatori bergamaschi. Alle sue timide rimostranze («potreste cortesemente andare a giocare ai cowboy da qualche altra parte?») gli impavidi guerrieri hanno risposto come Ghedini: citando un articolo del codice civile che consente ai cacciatori, e soltanto a loro, di entrare nei fondi privati senza il consenso del proprietario.

Ecco, presidente dell’Amore, se volesse strafare, oltre alla nuova legge sarebbe un gesto amorevole eliminare anche la vecchia. E istituire un gigantesco parco giochi, dove quei fanciulloni possano finalmente sparare per dodici mesi l'anno a uccelli e selvaggina di cartone.

Feste popolari in Europa

La galleria di oggi ci porta a conoscenza di due feste popolari molto caratteristiche, dove l'uomo gioca con il fuoco. La prima, "Up Hellu Aa" si tiene da più di 130 anni nell'isola di Shetland in Scozia. La seconda, "San Antonio il Grande", si tiene a San Bartolome de Pinares in Spagna.

Come sempre grazie a boston.com per le immagini.

mercoledì 27 gennaio 2010

Uguale per tu

da spinoza.it

Scritto da starkcrostaceo di terrapol10008 e mezzoserena gandhi,alexforgabmu horobertowaxencastorovolantecarter,tuttoscemodemerzelevmilingopapafedgrosscarloccccrlotorongo,ma..tteoil peggiomestmuttèemarissaserjokafrancesco cocco,deadnature e carra il 27.01.10

Processo breve: il Senato assolve.

(O anche: il Senato approva il piano B)

Le reazioni non si fanno attendere: Napolitano ha ricaricato la Montblanc.

Il provvedimento rischia di far saltare i procedimenti a carico di Berlusconi: ma allora la sua è proprio fortuna!

(Forse vogliono solo risparmiarci le polemiche sulla sua futura riabilitazione)

Mentre il Pdl festeggiava, l'opposizione mostrava dei cartelli. Con su scritto "Noi siamo l'opposizione".

Finocchiaro: "Denegata giustizia". Forse il mio farmacista capirà.

Gasparri: "Non si tratta di un processo breve: nel testo la parola 'breve' non c'è". Quindi non si tratta nemmeno di una riforma di merda.

"Ci sono giudici che sembrano astrologi". Per non parlare dei colpevoli che sembrano perseguitati.

Nel gruppo del Pdl si registra il dissenso di Enrico Musso, del quale non sentiremo mai più parlare.

Haiti, Bertolaso critica i soccorsi: "Si pensa più allo show che alle persone". E lui sa di cosa parla.

(Berlusconi lo ha subito ripreso. Sulle figure di merda all'estero pretende l'esclusiva)

Arriva la pillola dei "5 giorni dopo". Aumenta notevolmente le tue chances in caso di farmacisti cattolici.

Aumenti di stipendio agli insegnanti di religione. Ehi, ma la ricompensa non era ultraterrena?

Materazzi esulta con la maschera di Berlusconi. Almeno lunedì siamo riusciti a vederlo a un processo.

Eurispes: il 70% degli italiani si fida di Napolitano. O almeno crede alla sua esistenza.

La religiosità rallenta la demenza senile. Ma non ha un buon testimonial.

Lo studio è stato effettuato dall'Università di Padova. Presto sarà esteso anche agli esseri umani.

Andreotti spegne 91 candeline. Con la sola presenza.

Andreotti spegne 91 candeline. Quanti ne ha seppelliti!

Andreotti spegne 91 candeline. La postura permette questo ed altro.

"Anche quest'anno ce l'ho fatta, grazie a Dio" ha detto Andreotti. La replica di Dio: "Guarda, fosse per me...".

(91 anni! Evidentemente nell'aldilà non lo vogliono nemmeno per un minuto più del necessario)

Andreotti compie 91 anni. Ma il fatto non sussiste.

Andreotti è così vecchio che quando è arrivata la torta con le candeline tutti hanno pensato fosse una fiaccolata antimafia.

Andreotti fa 91. Ma continua a fare paura.

New York, donna cade su un quadro di Picasso. Dispersa.

La fetta del disonore

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 27/01/2010

Cosa stiamo diventando? A Lemmer, in Olanda, una commessa di McDonald’s è stata licenziata per aver integrato l’hamburger di una collega, regolarmente pagato, con una fettina di formaggio. Ma in tal modo, ha spiegato la multinazionale con assoluta serietà, il panino cambiava status, rientrando nella categoria, più costosa, dei cheeseburger. Il giudice, di sicuro un vecchio arnese del garantismo, ha sostenuto che il corpo del reato - la sottiletta - non fosse paragonabile al danno inferto alla lavoratrice - il licenziamento. Se la sciagurata avesse spruzzato sopra il panino anche un po’ di ketchup, l’avrebbero giustiziata nella friggitoria delle patatine? La ladra di formaggio ha vinto la causa, ma non ha riavuto il posto. Solo 4.500 euro, equivalenti a cinque mesi di stipendio. L’altro ieri avevamo appreso che un altro marchio del consumismo globale, Carrefour, stava disciplinando le pause-pipì per il personale. Una per turno e i prostatici si aggiustino con i pannoloni. Chissà se la norma varrà anche per le evacuazioni dei capi. E chissà se i manager di McDonald’s pagano i loro hamburger fino all'ultimo cent, ammesso che non si concedano di meglio a spese dell’azienda.

Quand’ero ragazzo imperavano il permissivismo e l’egualitarismo: il lavoratore era sacro sempre e comunque, non si licenziavano neanche i disonesti e gli ignavi. Adesso stiamo tornando a uno sfruttamento che, con le dovute proporzioni, ricorda certe pagine di Dickens. Così il pendolo della storia continua a oscillare, senza mai fermarsi dove dovrebbe: nel giusto mezzo.

martedì 26 gennaio 2010

Partecipazione di nozze?

Siete rimasti alla solita e consolidata forma cartacea? Utilizzate ancora quelle vetuste e misteriose sigle queli R.S.V.P.?
Aggiornatevi! Ormai anche le partecipazioni di nozze sono entrate nel mondo web 2.0!

Il nuovo corso prevede l'invio mediante mail e YouTube. Non entro nel merito di quanto questa cosa possa essere, a mio avviso, pacchiana e lascio giudicare a voi:
http://tv.repubblica.it/copertina/un-trailer-per-le-nozze/41717?video
http://tv.repubblica.it/copertina/un-trailer-per-le-nozze/41718?video
http://tv.repubblica.it/copertina/un-trailer-per-le-nozze/41719?video
http://tv.repubblica.it/copertina/un-trailer-per-le-nozze/41720?video
http://tv.repubblica.it/copertina/un-trailer-per-le-nozze/41721?video
http://tv.repubblica.it/copertina/un-trailer-per-le-nozze/41723?video
http://tv.repubblica.it/copertina/un-trailer-per-le-nozze/41724?video

Tra tutti vi consiglio vivamente l'ultimo. E' qualche cosa di agghiacciante :)

A Torino gli anni della Dolce Vita

Un film e un'epoca memorabili rivivono nella mostra "Gli anni delle dolce vita", al Museo nazionale del Cinema di Torino fino al 21 marzo 2010. Un omaggio a Federico Fellini a 50 anni dalla realizzazione del suo capolavoro.
Centosessanta immagini di grande formato ricostruiscono il clima della dolce vita romana alla fine degli anni '50, gli stessi che servirono di ispirazione al regista riminese.
Autore della maggior parte degli scatti è Marcello Geppetti, un "paparazzo" tra i protagonisti di quella memorabile stagione che vide la trasformazione della capitale, invasa da star e starlette provenienti soprattutto da Hollywood. Le oltre 140 istantanee sono in larga parte poco conosciute in Italia perché prevalentemente pubblicate da giornali e riviste straniere. Alle immagini "rubate" da Geppetti per le strade e nei locali notturni romani, si contrappongono le 28 fotografie, scattate nei momenti di pausa del set della "Dolce Vita" di Fellini, dall'operatore Arturo Zavattini, figlio del grande Cesare e operatore alla macchina del film, quasi del tutto inedite perché gelosamente conservate sino ad oggi dal suo autore nel proprio archivio privato.
«Zavattini - ricorda Alberto Barbera, direttore del Museo e curatore della mostra, nell'introduzione al catalogo- rubò pudicamente alcune immagini nelle pause del set e il risultato - nella sua voluta e, vorrei dire, ricercata semplicità - è tanto più straordinario in quanto ci rivela istanti insospettati di una lavorazione che molti di noi avrebbero probabilmente immaginato diversa».

Per maggiori informazioni o dettagli vi rimando al sito del Museo Nazionale del Cinema.

I cigni infedeli

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 26/01/2010

Per noi colombelle monogame, convinte che anziché la stessa storia con persone diverse sia più stimolante avere diverse storie con la stessa persona, questa è una notizia ferale. Una coppia di cigni inglesi è tornata dalle vacanze in Russia con dei nuovi partner. E adesso i separati convivono nel solito lago, a pochi metri di distanza, dandosi elegantemente le spalle. Proprio loro, che ancora l’estate scorsa si titillavano i becchi a vicenda, piegando i colli fino a formare i contorni di un cuore. Per la comunità scientifica si tratta di un evento. I cigni rappresentavano lo spot della fedeltà coniugale, più di Mondaini e Vianello. Nella lunga epopea della specie si segnalava finora un solo divorzio. In quel caso entrambi i pennuti erano però rimasti single a lungo prima di innamorarsi di nuovo. Mentre questi si sono fatti l’amante, e solo dopo hanno scaricato il vecchio compagno.

Bisogna almeno riconoscere che stanno reagendo allo scandalo con dignità. Non scrivono lettere ai giornali come Bertinotti, non assumono l'amante in segreteria come l’ex sindaco di Bologna, non interpellano stuoli di avvocati per l’assegnazione dei figli come Brad Pitt e Angelina Jolie, anche perché di figli non ne hanno neppure uno. Qualche etologo sostiene sia quello, il problema. Ma sostiene anche che per restare incinta una coppia di cigni debba impegnarsi a volte tutta la vita, mentre i fedifraghi si sono lasciati dopo appena due anni di convivenza. Infedeli perché impazienti e terrorizzati dalla solitudine. Proprio come gli umani.

Al lavoro

Da boston.com

Una serie di immagini che ci portano nel mondo del lavoro in maniera letterale. Ci venon mostrate le più disparate attività umane così come avvengono nei paesi più ricchi e più poveri del pianeta.
Nel febbraio del 2009 è stata pubblicata la prima parte di questa galleria. Oggi è possibile visionare anche la seconda parte.

lunedì 25 gennaio 2010

Il Bene superiore

tramite Come diventare il mio cane di chinaski7
 
Stasera, pur essendo juventino, tiferò Roma, e lo farò per due motivi: primo, per il bene della Juventus; secondo, perché in una stagione ormai priva di senso, invece di tifare ciecamente e inutilmente (anzi, dannosamente) per la Juve sempre e comunque, tifo per i singoli eventi capaci di produrre delle situazioni significative per le mie serate e per il mio futuro.
Mi spiego.
Ranieri dice che gli piacerebbe battere la Juve non per sentimenti di rivalsa ma perché non l’ha mai battuta (fatta eccezione per tutte le volte che l’ha battuta quando l’allenava, intende), ma io so che non è così, cioè, tutti sanno che non è così e lo sanno perché è ovvio che non sia così, a meno che Ranieri abbia al suo interno non organi pulsanti pregni di sangue e catrame come tutti ma tante piccole palline di polistirolo e uno di quei grossi bottoni di plastica che, quando li premi, vengono fuori le frasi preregistrate per i bambini.
Il sogno di Ranieri è che la sua squadra sia la “rompiscatole” del campionato. Alla Juve lo ha detto un milione di volte in due anni, quando qualcuno gli chiedeva qualcosa lui diceva “vogliamo essere i rompiscatole del campionato”, “i rompiscatole del campionato”, “rompiscatole”, “rompiscatole”, “rompis…” e il problema è che tutti pensavano fosse soltanto pretattica psicologica o scaramanzia e invece lui diceva sul serio: “Ranieri, puntate allo scudetto?”, “No. Lo scudetto sono altri che devono vincerlo o perderlo, noi vogliamo essere i rompiscatole del campionato”. Detto, fatto.
Uno potrebbe chiedersi: ma perché un allenatore dovrebbe puntare non a vincere campionati e coppe ma soltanto a fare dispetti e a rompere le fottute scatole qua e là agli avversari? Semplice: perché Ranieri è uno che tiene tutto dentro, che si reprime, uno che dice, sorridendo, “io non voglio vincere” e però in realtà vuole vincere ma poi effettivamente non vince e allora tutti gli dicono “contento che non hai vinto?” e lui, sorridendo, “ma certo, mica volevo”, e questo genera una frustrazione e un sentimento di rivalsa piuttosto normali che però lui dissimula, dissimula e dissimula alla morte e poi dissimula ancora un po’, finché non arriva la partita in cui può prendersi la sua piccola grande rivincita rompiscatole e scaricare finalmente tutta questa tensione negativa accumulata e riequilibrarsi interiormente invece di saltare in aria.
Da questo punto di vista, Juve-Roma è la partita perfetta per lui, visto che tanto non vincerà il campionato ma arriverà senza problemi in zona Champions; sul vincere la partita singola con l’unico scopo di rompere le balle a qualcuno, Ranieri è un mago.

La cura del bullo

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 23/01/2010

Sul Lago di Garda abita una ragazza dello Sri Lanka, venuta in Italia per guadagnare i seimila euro che servono a pagare le cure del fratellino malato di tumore. Lavando i pavimenti di giorno, facendo la badante di notte, e risparmiando ferocemente su tutto, giorno e notte, in un anno la ragazza riesce a mettere da parte la cifra agognata. Si accinge a mandare il vaglia a casa, ma non resiste alla tentazione di telefonare alla mamma per anticiparle la grande notizia. Entra in una cabina (la ragazza non ha il telefonino), tenendo a tracolla la borsa con i seimila euro. Quando quattro ragazzetti gliela strappano, lei lancia un urlo nella cornetta e la madre, dall’altra parte del mondo, vive il suo dramma in diretta.

I carabinieri identificano subito i rapinatori: li conoscono già. Sono adolescenti della zona, molto ricchi e molto annoiati, che cercano di scuotere l’abulia delle proprie esistenze con gesti che procurino scariche violente di adrenalina: per esempio rubare soldi a chi ne ha bisogno per andarli a spendere in cose di cui loro non hanno alcun bisogno. Vengono acciuffati mentre stanno finendo di dilapidare il bottino in un negozio di oggetti griffati. Lo scontro fra bene e male è così lampante che per mettere tutto a tacere, anche la coscienza, i genitori dei bulletti rifondono i seimila euro. «Sono i nostri figli, cosa possiamo fare?», si giustificano. Un’idea l’avrei. Vivere come la ragazza per un anno: lavando i pavimenti di giorno, facendo i badanti di notte, e risparmiando ferocemente su tutto, giorno e notte. Magari funziona.

Volti da Haiti

Uno spettacolare reportage fotografico che ci mostra i vari volti delle persone coinvolte, come vittime e come soccorritori, nel devastante sisma di Haiti.

Faces of Haiti

Come sempre da boston.com

venerdì 22 gennaio 2010

Dopo la Nba nasce la lega Kkk?

tratto da LaStampa.it del 22/01/2010
Articolo di Maurizio Molinari

Un campionato di basket a 12 squadre, senza giocatori afroamericani o nati all’estero: è la «All-American Basket Alliance» fondata nel profondo Sud degli Stati Uniti per «consentire ai bianchi di giocare a pallacanestro in maniera pulita», ovvero solo fra di loro.

Artefice dell’iniziativa è Don Lewis, imprenditore sportivo ad Augusta, in Georgia, che ha fatto sapere di aver ottenuto già l’iscrizione di squadre di almeno tre città - Augusta, Atlanta, sempre in Georgia, e Chattanooga in Tennessee - ognuna delle quali ha accettato di versare una quota d’iscrizione di 10 mila dollari. Il programma è di arrivare a 12 team tutti degli Stati del Sud-Est dell’America entro l’estate, quando inizierà il primo torneo, puntando poi ad allargarlo a «tutte le città della nazione».

Per Lewis, il cui soprannome è «Moose» (Alce), sono due i motivi che giustificano la creazione di una Lega di basket senza neri e stranieri. Primo: nella Nba i giocatori afroamericani sono oramai l’80 per cento, a livello di college le percentuali sono simili, e ciò significa che i bianchi vengono progressivamente emarginati da squadre e allenatori trovandosi nella necessità di avere «un campionato nel quale poter giocare».

Ti sparerei

tramite Come diventare il mio cane di chinaski7

Ti sparerei

Pur non avendo mai fatto del male a nessuno e pur essendo il tipo di persona che non farebbe mai del male a nessuno – fatta eccezione per il male psicologico, s’intende – non sono certo il tipo che sta appresso a quelle raccomandazioni o insegnamenti sulla bontà, il rispetto di questo e di quello eccetera, e non sono nemmeno, come qualcuno potrebbe pensare e anzi sicuramente pensa, compiaciuto per la mia presunta “cattiveria”, non sono affatto compiaciuto e a dire la verità non sono neanche affatto “cattivo”, è solo che, questo è il punto, se tu entri in casa mia senza il mio permesso, io ti sparo, tutto qui, io devo poterti sparare, lo stato mi dovrebbe garantire il diritto di sparare a chiunque entri in casa mia senza il mio permesso e il diritto di sparare a chiunque entri nella mia proprietà in generale.
È un pensiero che mi è venuto a Natale, quand’ero da Jisus e dal Padre per le feste che un ateo come me adora festeggiare e i parenti telefonavano di continuo – ma io non rispondo mai al telefono, perché ci sono pochissime probabilità di non trovare dall’altra parte un altro essere umano – e, soprattutto, facevano continue incursioni fisiche per recapitarci personalmente gli auguri, cosa che di solito fa sembrare tutti così felici, non so, forse sbaglio qualcosa io, sono sbagliato io, mi dico, forse ho sbagliato, ad esempio, quando quel mio cosiddetto parente ha voluto infrangere la legge non scritta ma ben conosciuta che non si fanno improvvisate in casa di Jisus specie quando ci sono io che sto giocando a un simulatore di Formula 1 e, dopo un quarto d’ora di insistenti scampanellate natalizie, sono andato alla porta e l’ho raggelato con il mio raggelante sguardo laser e, non sapendo del suo grave problema di ipocondria che non era ipocondria ma una malattia vera, l’ho cacciato inviandogli telepaticamente il messaggio non si fanno improvvisate in casa di Jisus specie quando ci sono io che sto giocando al simulatore di Formula 1 e non è previsto un secondo avvertimento.
Forse sì, ho sbagliato. Forse dovrei essere una persona migliore. O forse avrei dovuto sparargli, ecco, anche sparargli è una possibile soluzione, per l'appunto: farlo entrare, prenderlo per mano, portarlo davanti al computer e dirgli “Guarda qua” e sentirlo dire “Ah, giochi con il computer, eh?” e rispondergli “Vedi quella macchina nella sabbia? Sono io. Prima che tu suonassi il fottuto campanello non era nella sabbia, era in pista” e sperare, stringere forte forte gli occhi e sperare di sentirlo dire “Ah, va be’, ma non ti arrabbiare: è solo un gioco! Non è mica una cosa importante!” con tutti i punti esclamativi ai punti giusti e a quel punto prendergli la faccia tra le mani e dargli un grosso bacio sulla fronte e dirgli “Grazie! Grazie!” e lui “Perché?” e io “Aspetta qui” e poi farlo sedere e prendergli la mano e dirgli “Io vado a preparare una tazza di tè, così mi racconti per bene il tuo problema e ti giuro che insieme riusciremo a risolverlo perché tu sei sangue del mio sangue e io non posso accettare che il sangue del mio sangue sia in qualche modo turbato o preoccupato o afflitto da qualsivoglia pensiero”, poi salire di sopra, prendere il fucile, caricare due pallettoni, scendere di sotto e sparargli nelle ginocchia, sentirlo gridare “Ahi! Ma che fai?” e, caricando altri due pallettoni, rispondergli “Be’, ti sparo. Non è meravigliosamente paradossale e ironico che, ora, la mia gara di Formula 1 non sia più ‘solo un gioco’ ma stia per diventare l’evento più importante della tua non importante vita? Più importante per te che per me, addirittura”.
Che poi sarebbe la prova che non mi compiaccio del mio essere “cattivo” ma che voglio soltanto che vengano rispettati la preziosa solitudine e il necessario silenzio di cui mi circondo: non mi importa nulla delle intenzioni del disturbatore, infatti, cioè a me non interessa poter sparare solo a chi entra in casa mia per rubare o violentarmi o che altro, a me interessa poter mettere un cartello sul cancello d’ingresso con su scritto:

Il lavoro per i vostri figli

Se, come me, avete figli piccoli potrebbe essere utile questo elenco. Si, si tratta della solita ricerca dei "noti scienziati inglesi", però potrebbe contenere qualche cosa di valido.

Analizzando i trend futuri, come ad esempio incremento della popolazione mondiale, cambiamenti climatici e soprattutto i progressi della scienza e della tecnologia, i futurologi dell'agenzia britannica Fast Future, su commissione del Department for Business, Innovation and Skills, ovvero il Ministero per lo sviluppo e l'innovazione del governo inglese, hanno compilato una lista dei potenziali 20 mestieri più in voga nel 2030.

  • Creatori di parti del corpo. Potrebbe sembrare un'immagine da film dell'orrore, ma non lo è. I progressi della scienza porteranno all'emergere di questo nuovo mestiere, così come alla nascita di negozi di membra umane, nonché a botteghe di riparazione delle stesse.
  • Nano-medici. La nanotecnologia svelerà i suoi potenziali soprattutto nello sviluppo di dispositivi e procedure applicati alla medicina. Da qui, la necessità di specialisti nano-medici in grado di gestire i trattamenti.
  • Tech-contadini e tech-allevatori. Scordatevi l'immagine bucolica dell'agricoltore sempliciotto. I nuovi braccianti e allevatori dovranno avere le competenze necessarie per produrre alimenti e allevare bestiame geneticamente modificati, al fine di migliorare la produzione ma anche di creare proteine terapeutiche. Esempio? Pomodori con proprietà antivirali e latte con caratteristiche terapeutiche.
  • Consulenti per il benessere nella terza età. Specialisti con competenze trasversali in ambito medico, farmaceutico, psichiatrico e di fitness per sostenere fisicamente e psicologicamente la popolazione anziana.
  • Specialisti in memoria extra del cervello. Sono i medici che avranno la capacità di ampliare la capacità di memoria del nostro cervello o di intervenire su quello di coloro sovraesposti da informazioni e non più in grado di immagazzinare dati.
  • Eticisti della nuova scienza. Man mano che la scienza avanza e varca i confini della clonazione, della proteomica e della nanotecnologia, sempre più sentiremo l'esigenza di nuovi eticisti che aiutino la società a compiere scelte delicate e decisive.
  • Piloti, guide turistiche e architetti spaziali. Con Virgin Galactic e i prossimi pionieri del turismo intergalattico, ci sarà sempre più bisogno di piloti di navicelle, nonché guide turistiche e architetti specializzati nell'architettura extraterrestre. Un progetto in corso c'è già, è il SICSA dell'Università di Houston che sta lavorando alla progettazione di un "edificio verde" su Marte, stazioni lunari e veicoli di esplorazione nello spazio.
  • Contadini verticali. Ormai, la moda di coltivare negli edifici a più piani nel cuore delle città sta diventando un fenomeno interessante. Tra i benefici: riduzione del degrado ambientale e aumento della produzione. Gli imprenditori che si indirizzeranno su questo nuovo settore avranno bisogno di coltivatori esperti in tutta una serie di discipline scientifiche, nonché in ingegneria e commercio.
  • Specialisti in soluzioni per il cambiamento climatico. Più cupe le minacce sul fronte clima, più urgente la necessità di scienziati- ingegneri con competenze specifiche in problem solving.
  • Sorveglianti di quarantena. Avranno il compito di sorvegliare l'accesso a città o Paesi in caso di catastrofiche epidemie durante le quali sarà necessario mettere in quarantena intere comunità.
  • Ufficiali di alterazione meteorologica. Creare artificialmente nubi in modo da provocare la pioggia è una pratica che già esiste in alcune aree del mondo, con la conseguenza di alterare il sistema meteorologico anche a centinaia di migliaia di chilometri. Da qui, la necessità di ufficiali che controllino chi ha il permesso di lanciare in aria un razzo contenente ioduro d'argento per provocare piogge.
  • Avvocati virtuali. Più la nostra vita si sposta online, più necessità avremo di legali specializzati in dispute virtuali .
  • Mediatore avatar-allievo. Nel mondo scolastico farà la sua comparsa la figura dell'insegnate virtuale, un avatar che integrerà o in alcuni casi sostituirà la figura del docente nelle classi. In questo caso sarà necessaria la presenza di un mediatore - umano - che garantisca l'efficacia dell'interazione tra l'avatar e gli studenti.
  • Sviluppatori di veicoli alternativi. Designer e costruttori reinventeranno i mezzi di trasporto del futuro, utilizzando materiali e carburanti alternativi. E chissà che il sogno di macchine volanti o sottomarine non diventi realtà nell'arco di un ventennio...
  • Narrowcaster. Grazie a internet il broadcasting diventerà sempre più personalizzato. Ecco perché emergeranno figure professionali specializzate nel creare contenuti ritagliati su misura delle esigenze e interessi personali.
  • Gestori di dati informatici. Specialisti che forniranno servizi di sicurezza nella protezione di dati informatici a coloro che non vogliono essere intercettati elettronicamente o in altri modi.
  • Organizzatori di caos virtuale. Sono coloro che assumeremo per mettere ordine nella nostra vita virtuale: dalla gestione delle email, all'immagazzinamento di dati.
  • Agenti di banca del tempo. Un fenomeno che esiste già e che diventerà sempre più prominente man mano che le nostre vite diventeranno ancora più frenetiche.
  • Lavoratori dei social network. Sono l'evoluzione digitale degli assistenti sociali: ci aiuteranno a far fronte agli effetti negativi e traumatizzanti dei social network.
  • Personal brander. Ovvero consulenti specializzati nel fornire dritte su come sviluppare un proprio brand utilizzando social network e altri media.
Adesso avete un'idea di come, se mai dovessero chiedervelo, indirizzare i vostri figli nel mondo del lavoro futuro.

Il corpo del reato

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 21/01/2010

La Iena televisiva Elena Di Cioccio ha abbordato il calciatore Beckham in un locale di Milano e, munita di guanti di resina, gli ha tastato il pacco, estremità compresa, inseguendo poi il malcapitato al grido di «è piccolo, è piccolo!». Le immagini suscitano un sorriso automatico, come il movimento del ginocchio colpito dal martelletto del medico. C’è del sadismo, in quella scena. C’è lo sberleffo nei confronti del ricco bello & famoso. E c’è il brivido del proibito (il palpamento dei genitali maschili da parte di una donna era uno degli ultimi tabù sopravvissuti). Insomma, c’è la televisione come siamo stati abituati a conoscerla in questi anni: un meccanismo infernale e infantile dove anche i programmi di buona qualità e di qualche pretesa, come «Le Iene», per catturare l’attenzione di un pubblico sempre più intontito devono colpirgli, ormai non solo metaforicamente, le parti basse.

Eviterò di fare il moralista, ribaltando la scena: come avremmo reagito se una Iena-maschio avesse palpato il seno della moglie di Bechkam gridandole «è piccolo, è piccolo»? Ed eviterò di fare il penalista, rammentando che la molestia sessuale rimane un reato, anche se compiuta nei confronti di una persona nota, persino di una persona nota che ha posato per la pubblicità di una marca di intimo. Non posso invece evitare di fare il femminista: era dunque questa la parità per cui ci siamo battuti, una parità al ribasso che consenta alle donne di trattare in pubblico il corpo degli uomini con lo stesso disprezzo con cui gli uomini trattano quello delle donne?

giovedì 21 gennaio 2010

Il più grande

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 21/01/2010

Leggo e rileggo la lista dei cinquanta italiani illustri che da ieri si contendono su Raidue il televoto dei loro connazionali e rimango allibito.

Lui non c’è.

Ma com’è possibile? Quale autorevolezza potrà mai avere un referendum sul più grande italiano di sempre che non contempli il più grande presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni, migliore persino di De Gasperi? Nella griglia dei finalisti c’è Garibaldi, e va bene. C’è Fiorello, e ci mancherebbe. Ci sono addirittura due Mazzini (Giuseppe, patriota, e Mina, cantante). E non si è trovato uno strapuntino per quel gigante del pensiero (anche se non di statura)?

Nessuno può vantare una storia di successo così fulminante e, a suo modo, romantica. La cavalcata inarrestabile di un imprenditore innovativo - un uomo del fare - che in un momento difficile della storia patria decide di lasciare la sua azienda per scendere in campo. Un po’ cascamorto con le donne, ammettiamolo. E abbastanza spregiudicato nelle frequentazioni. Ma vitale, vivaddio! Lavoratore instancabile, capace di conservare il potere nonostante l’ostilità di una nomenclatura ancorata ai propri privilegi e malgrado i rapporti non facili con il capo dello Stato. Qual è la causa di questa discriminazione inconcepibile? Forse la sua provenienza dal Nord produttivo e operoso, di cui può considerarsi a buon diritto il campione? O la sua appartenenza al centrodestra, mentre la Rai - si sa - è in mano ai comunisti?

Scusate lo sfogo, ma è davvero una vergogna che abbiano lasciato fuori uno come Cavour.

Oro!

L'oro, il metallo che più, nel corso della storia, ha affascianato l'uomo. Per lui si è morti e si è ucciso. In questa galleria di boston.com una serie di 37 immagini che mostrano il lati più brillanti ed oscuri di questo nobile metallo.

mercoledì 20 gennaio 2010

Un corso o una via?

da Spinoza.it  


  
Il Senato ricorda Bettino Craxi. La cerimonia era prevista in biblioteca, ma per il grande affollamento è stata allestita un'altra sala. Eppure bastava togliere i libri di storia.

(L'Italia deve molto a Craxi. Ma anche lui non scherza)

Stefania Craxi: "Mio padre si è fidato delle persone sbagliate". Se stesso.

La figlia ha parlato senza lacrime né rabbia. Sono sparite anche quelle.

Minzolini: "Craxi era uno statista". Ora serve qualcuno che ci spieghi cosa è Minzolini.

Napolitano: "La figura di Craxi è incancellabile". Doveva pensarci prima del tatuaggio.

"La figura di Craxi non può essere rimossa dalla storia d'Italia". E provare con un bastoncino?

"Craxi è figura incancellabile". Tutt'al più riscrivibile.

Il Web 2.0 spiegato da Marco Masini

Potevate farne a meno? Certamente no!

Il gufo d'Italia si dimostra sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza. Dopo aver sdoganato il vaffanculo a Sanremo e la parolaccia nelle italiche canzonette ora ci dimostra come sa utilizzare meglio degli altri i nuovi mezzi di comunicazione.

Da alcuni giorni, infatti, potete chiaccherare liberamente con Marco! Fategli le domande e lui vi risponderà in tempo reale con la sua solita e pungente verve.

La repubblica di Ikea

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 20/01/2010

Ad Amburgo gli abitanti di alcuni quartieri del centro hanno partecipato al referendum indetto dai sostenitori di Ikea, favorevoli alla costruzione di una cittadella del mobile nel cuore della città. La percentuale dei votanti (44%) ha abbondantemente superato quella delle ultime elezioni europee. L’amburghese che entra nell'urna (di truciolato, immagino) per esprimersi pro o contro Ikea ha la sensazione che il suo voto produrrà un effetto concreto e duraturo sulla sua esistenza: lo spostamento in centro del parallelepipedo gialloblù, oppure no. Lo stesso amburghese non è animato da identiche certezze quando deve schierarsi fra destra e sinistra. Anzi, di certezze ne ha una, purtroppo: che il suo lavoro, le sue tasse, l'istruzione dei suoi figli - la sua vita, insomma - rimarranno immutati con qualsiasi vincitore. Al massimo peggioreranno un po’. E non solo. Quando vota in massa per decidere il futuro immobiliare di Ikea, l’amburghese si pronuncia su un argomento che conosce. Mentre quando diserta le urne europee non ha alcuna idea di cosa sia l’Europa né alcuna considerazione della medesima. La multinazionale fa parte di lui, la multinazione no.

martedì 19 gennaio 2010

Per dargli un volto e ricordarli

A 66 anni di distanza dalla retata del 10 ottobre 1943 nel ghetto di Roma vengono rese disponibili sulla rete le immagini raccolte dal Cdec (Centro Documentazione Ebraica Contemporanea) nella fase di ricerca degli ebrei italiani scomparsi.

In totale gli italiani deportati quel giorno furono 1.023 di cui 288 bambini.
In tutto ne tornarono a casa 17. Dei bamini uno solo...

Ha scritto ne "La notte" lo scrittore e premio nobel Elie Wiesel, «Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede».

Quante storie e vite spezzate. Oggi, grazie a questa iniziativa, possiamo dare anche un volto a quei nomi per non ucciderli una seconda volta dimenticandoli e facendoli diventare solo sterili numeri e statistiche.

http://www.cdec.it/voltidellamemoria/dbdisplay02.asp

Il canone

Come ogni anno ci tocca subire questo increscioso balzello da parte di "mamma Rai".
Come ogni anno il balzello è aumentato rispetto al precedente.
Come ogni anno i programmi sono peggio rispetto al precedente, ma tocca pagare!
Come ogni anno ci ammorbano con una campagna pubblicitaria che, più che invogliare a tirar fuori i soldini, spinge all'odio verso i protagonisti: vorresti stirare i VIP, a parte la Simona nazionale che si è stirata abbondantemente in autonomia, e ti offendi nel vederti paragonato a famiglie di cerebrolesi che vivono per sapere cosa succede nella prossima puntata di "Un posto al Sole" o scoprire cosa c'è dentro una stramaledetta scatola di cartone.

Evidentemente in Svezia l'hanno capito ed hanno lanciato una campagna pubblicitaria dove l'utente è il vero ed assoluto protagonista. Magari l'effetto non sarà quello sperato, ma sicuramente fa più piacere essere visti così che come dei bancomat rincoglioniti come da noi.

lunedì 18 gennaio 2010

Haiti: sei giorni dopo

da boston.com

Un nuovo reportage da Haiti a sei giorni dalla prima scossa. Immagini molto forti, pensateci prima di procedere

Oggi è il giorno più nero dell'anno

tramite lastampa.it il 18/01/2010

Depressi? Scarsa voglia di lavorare e fatica immensa nell’alzarsi dal letto? Nulla di strano: oggi è ufficialmente il giorno più deprimente dell’anno, il «Blue Monday», in cui si incrociano molteplici «influssi» negativi difficili da evitare. Può sembrare una boutade, ma è la conclusione a cui è giunta una ricerca della FirstCare, una serissima compagnia inglese specializzata nel fornire dati e studi alle aziende per contrastare l’assenteismo dei dipendenti. Le vacanze sono finite, le risoluzioni per il nuovo anno già andate deluse, fa freddo e i soldi scarseggiano dopo i bagordi natalizi. Inoltre, l’estate è ancora un miraggio, così come il prossimo periodo festivo.

Il divano di Anna Frank

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 16/01/2010

Un parlamentare della Lega ha chiesto al ministro Gelmini di scoraggiare la lettura nelle scuole della versione integrale del «Diario di Anna Frank», dato che in una pagina del testo la protagonista «descrive in modo minuzioso e approfondito le proprie parti intime, suscitando inevitabile turbamento». Francamente di quel libro sono sempre state altre cose a turbarmi: per esempio il razzismo, per esempio i nazisti. Certo non la scoperta della propria sessualità da parte di un’adolescente.

Scossa di coscienza

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 15/01/2010

Sconvolto dagli effetti apocalittici del terremoto di Haiti, sono andato in cerca di informazioni per scoprire com'era la vita nell'isola, fino all'altro ieri. Ho appreso che l'ottanta per cento degli haitiani vive (viveva) con meno di un dollaro al giorno. Che il novanta per cento abita (abitava) in baracche senza acqua potabile né elettricità. Che l'aspettativa di vita è (era) di 50 anni. Che un bambino su tre non raggiunge (raggiungeva) i 5 anni. E che, degli altri due, uno ha (aveva) la certezza pressoché assoluta di essere venduto come schiavo.

Nuove immagini

Dopo la pausa del fine settimana vi segnalo due nuove gallerie di immagini da boston.com, la prima fa riferimento ad una serie di fotografie che giocano sul contrasto fra fuoco e acqua. La seconda ci riporta nell'inferno di Haiti 48 ore dopo le prime scosse che hanno raso al suolo questa isola martoriata dall'uomo prima ancora che dalla natura.

giovedì 14 gennaio 2010

La mamma del tassista

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 14/01/2010

Non è solo l’onestà che colpisce, è la costanza. La costanza nel voler fare a tutti i costi la cosa giusta. Mukul Asudazzaman è un tassista bengalese a New York City. Una pensionata italiana, Felicia, dimentica sulla sua vettura i 21.000 dollari che devono finanziare il viaggio transoceanico dell’intera tribù familiare. Possibilità di rivederli?, domanda affranta alla polizia. Sottozero, signora. Alla fine del turno Mukul trova il tesoro sul sedile posteriore. Conta i soldi dieci volte, perché così tanti non ne ha visti mai. E nel contarli trova un indirizzo di Long Island, ottanta chilometri di tangenziale. Ci torna tre volte, prima di incontrare qualcuno. Ore e ore di vita, e almeno un pieno di benzina. La costanza. Anche nel resistere alle tentazioni.

Il portierone

Non capisco se si tratti di un palese caso di portiere incapace o, piuttosto, il tentivo fallito di suicidarsi in modo originale e spettacolare. Vedere come gli si piega il collo mi fa venire i brividi.

Terremoto ad Haiti

Ancora un reportage fotografico di boston.com sul terremoto che ha devastato l'isola di Haiti e, ancora una volta, mette in ginocchio la sua popolazione

http://www.boston.com/bigpicture/2010/01/earthquake_in_haiti.html

mercoledì 13 gennaio 2010

Crescita della produttività del lavoro

Un'interessante mappa interattiva che mostra, in differenti periodi di tempo, l'andamento della produttività del lavoro nel mondo.

http://manyeyes.alphaworks.ibm.com/manyeyes/visualizations/labour-productivity-growth-1990-20

Come al solito l'Italia non ne esce proprio bene.

Il francobollo di Zidane

Le poste francesi hanno emesso un francobollo con la facciazza di Zizou ed il logo della fondazione europea per la lotta alla leucodistrofia.
Ottima iniziativa a fine di ricavare un po di soldini per l'Ela. Peccato che per attaccarlo occorra prenderlo a testate.

Buon viaggio, Italia

di Jonkind via macchianera

A conferma del suo essere il governo più incline al gadget della storia repubblicana, e con prevedibile ritardo sulla tabella di marcia, viene varato il progetto www.buonivacanze.it, fortemente voluto da Silvio Berlusconi in coppia con Michela Brambilla, ministro aggiunto dalla compagine di centro-destra incaricata, pur senza capacità di spesa a bilancio, di turismo e attività ricreative.

martedì 12 gennaio 2010

Da Radio Radicale

Ricevo per email ed inoltro a chi potrebbe interessare.

Il 19 gennaio 2000 Bettino Craxi muore ad Hammamet. Dal maggio 1994 fino alla morte Craxi rimane nella sua casa in Tunisia e viene considerato un latitante.

Radio Radicale ha documentato come sempre in modo integrale le vicende politiche che hanno visto protagonista Bettino Craxi.

In occasione del dibattito e delle celebrazioni per il decennale della sua scomparsa, ti proponiamo un itinerario nel nostro archivio per conoscere direttamente, senza intermediari, la vicenda e le idee di una delle figure più importanti e discusse del '900 italiano.


Siete innamorati?

Nella trasmissione "Castelli in aria", in onda su Radio3 dal lunedì al venerdì dalle 18:00 alle 18:45, Edoardo Lombardi Vallauri, linguista fiorentino, cerca di portare a forme razionali le ansie, piccole e grandi, più comuni e le traduce in esempi semplici di immediata comprensione e cristallina nitidezza.

Siete innamorati? Ascoltate questi test per saperlo! Io posso affermare con assoluta certezza di esserlo al 100% in base ai criteri descritti.

Se volete qui trovate tutti gli audio delle varie puntate.

Gli anni 00


Dopo la sintesi per immagini del 2009 ecco la sintesi degli anni zero.

Un anno per immagini

Il 2009 riassunto in 120 spettacolari immagini che coprono gli eventi ed i personaggi più emblematici dell'anno appena trascorso.
















Juve: che fare?

Direi che la situazione attuale della Juventus sia perfettamente descritta da questo post di chinaski77. Altre aggiunte sarebbero superflue...

tramite Come diventare il mio cane di chinaski77

L’Inferno

Ho visto la partita dell'Inter, ieri sera, e il mio commento tecnico è: ha fatto cagare.

Dakar Rally 2010


Ancora una volta una serie di bellissime immagini arrivano dall'Argentina dove si sta disputando l'edizione 2010 della Parigi-Dakar (anche se oramai l'Africa è stata abbandonata da alcuni anni)

Per vedere tutte le immagini andate qui.

La trota di Cavour

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini il 11/01/2010

Dall’archivio di Cavour è spuntata una lettera all’alleato Urbano Rattazzi in cui, fra il serio e il faceto, il Conte denuncia il suo imbarazzo per aver ricevuto in dono una trota pescata in acque demaniali, quindi di proprietà pubblica. Va detto che gli scrupoli di quel grand’uomo abbracciavano pesci anche assai più grossi: quando il banchiere Rothschild gli propose una speculazione finanziaria sui titoli di certe ferrovie, Cavour lo ringraziò come amico, ma lo diffidò come presidente del Consiglio dal fargli proposte che contenessero un così lampante conflitto di interessi.