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martedì 31 agosto 2010

Ramadan 2010

Uomini e donne Musulmani in tutto il mondo stanno osservando il Ramadan, la celebrazione (lunga un mese) di auto purificazione e penitenza. Durante il Ramadan, i Musulmani effettuano preghiere di gruppo ed osservano astinenza da cibo, bevande, fumo e sesso dall'alba al tramonto. Dopo il tramonto si ritrovano per una cena comunitaria denominata Iftar.

Durante questo periodo i fedeli sono incoraggiati a leggere l'intero Corano ed a rivolgere le loro preghiere ad Allah.

Quest'anno il Ramadan si concluderà il 9 di settembre.

Da boston.com una galleria di immagini per vedere come i fedeli affrontano questo mese in giro per il mondo.

lunedì 30 agosto 2010

Berlino come Lilliput

Una piccola grande Berlino quella filmata da videoartista tedesco Pilpop che, dopo 20 anni di vita nella città, decide di omaggiarla con questo corto che sta facendo il giro della rete. Grazie alla tecnica del "tilt-shift", ovvero un effetto di miniaturizzazione delle immagini realizzato attraverso una speciale ottica cara alla fotografia architettonica e a una fase di post produzione, Berlino diventa una sorta di modellino e i suoi abitanti delle graziose miniature.


Little Big Berlin from pilpop on Vimeo.

Ricordando Katrina

A cinque anni di distanza boston.com ci propone questa galleria per vedere la situazione attuale a confronto con quella passata.

Il genitore ridens

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 28/08/2010

Della vicenda di Civitanova Marche, dove un gruppo di bulletti da spiaggia fra i dieci e gli undici anni ha preso a calci la sdraio su cui un venditore ambulante si era seduto, gridandogli «amigo, vattene, questa è proprietà privata», mi ha sconvolto soprattutto il comportamento ridanciano dei genitori. Con questo non voglio dire che il resto vada derubricato a ordinaria amministrazione. Pur avendo un ricordo abbastanza vago delle mie vacanze infantili, non ho memoria di un coetaneo che mi proponesse di prendere a calci la sdraio di un venditore ambulante. A dieci anni ci si tirava calci al massimo tra noi.

E comunque nessuno, ma proprio nessuno, sapeva che cosa fosse una proprietà privata e tanto meno che si chiamasse così. Però di una cosa vado assolutamente certo: che se il più bullo della brigata avesse deciso di compiere un gesto tanto infame, lo avrebbe fatto di nascosto dalla sua famiglia, temendone la reazione. Qui invece pare che insegnare il disprezzo verso le persone più deboli stia diventando, per certi genitori, una missione educativa di cui menare gran vanto. Non si spiegherebbero altrimenti le risate con cui i padri e le madri di quei mocciosi hanno accompagnato la scena. Ma che bel gioco. Ma che orgoglio aver cresciuto dei figli così. Par di sentirli: cosa sarà mai, sono solo dei bambini! Oppure (variante Giornale-Libero): perché non parlate dei ragazzi dello stabilimento accanto che buttano per terra le cartacce? La novità, rispetto al passato, non è la cattiveria. È la mancanza d’imbarazzo dei cattivi.

giovedì 26 agosto 2010

Grazia di esistere

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 26/08/2010

La spiaggia di Mazzaforno, vicino a Cefalù, è una spiaggia come poche, nel senso che la natura si è particolarmente impegnata nel farla bella, ma è una spiaggia come tante: fra lattine, cartoni e materassini abbandonati, ogni mattina d’estate assomiglia a una discarica. Una di quelle spiagge in cui i bagnanti arrivano, guardano, si adeguano. Nel peggiore dei casi gettano qualcosa sulla sabbia anche loro. Nel migliore borbottano: contro gli spazzini che non spazzano, i poliziotti che non puniscono, i politici che se ne infischiano. E i tempi - oh, i tempi! - che non sono mai quelli di una volta. Succede così pure a Mazzaforno. Soltanto che lì c’è la signora Grazia. Che non si adegua e non borbotta. Ma ogni mattina d’estate china la schiena e, munita di guanti e sacchi neri, incomincia a raccogliere le tracce della maleducazione altrui.

Perché lo fa? Abita poco lontano e la spiaggia di Mazzaforno è l’angolo di terra che le è stato affidato. Certo gli spazzini, certo i poliziotti, certo i politici: per non parlare dei tempi. Però a lei le colpe del mondo non sembrano una buona ragione per limitarsi a denunciarle senza fare niente. Lei fa. Quel poco che può, che poi è tanto, è tutto, perché chi pulisce davanti a casa propria, dice il proverbio, è come se pulisse il mondo intero. Grazie di esistere, Grazia. E grazie a Elisabetta e Giovanni, i lettori che mi hanno raccontato questa piccola, infinita storia di un’Italia che si rifiuta di deprimersi ed è ancora capace di reagire.

mercoledì 25 agosto 2010

Il piacere di scrivere a mano

Il piacere di scrivere a mano, in corsivo, usando la tastiera del notebook. E' questa la piccola rivoluzione che promette il servizio on line (gratuito) PilotHandwriting. Non c'è bisogno di una tavoletta speciale o di una penna elettronica. Basta registrarsi, scaricare una griglia in cui scrivere a mano tutte le lettere dell'alfabeto e poi immortalare il risultato con la webcam
Il software riconoscerà la scrittura e consentirà all'utente di modificare, volendo, alcuni tratti. A quel punto, digitando le lettere sulla tastiera del computer, appariranno sullo schermo frasi dalla calligrafia identica a quelle che avremmo scritto, di nostro pugno, su un semplice foglio di carta.

La rivoluzione bussa


Lettera di Veltroni al Corriere. In pratica anonima.

Veltroni manda una lettera al paese. Il paese ricambia, ma senza lettera.

Il testo dell’ex segretario analizza la situazione politica. La prende un po’ alla lontana: “Chiamatemi Ismaele”.

Veltroni: “Corriamo il rischio che questa monarchia livida sia sostituita da una pura difesa dell’esistente”. Quale delle due è il Pd?

Veltroni dice cosa farebbe se avesse vinto le elezioni due anni fa. Particolarmente toccante il passaggio su mio nonno e il flipper.

“Quasi quattordici milioni di italiani fecero una croce sul simbolo che conteneva il mio nome”. Già, buffo no?

La lettera è stata pubblicata incompleta: manca la parte in cui gli sta bene anche il contrario.

Intanto il Pd lancia una mobilitazione porta a porta. Poi il partito si spacca sulle mozioni “bussare” e “campanello”.

Bersani: “Faremo il più grosso porta a porta della storia”. Aspira ai più grossi vaffanculo.

Quelli del Pd gireranno casa per casa per convincere la gente. E per abituarsi al loro prossimo lavoro.

L’obiettivo è informare i cittadini sui danni causati dal governo Berlusconi. Per esempio il fatto che per informarli bisogna andare di casa in casa.

(Stavolta non servirà rispondere “Non voglio niente”: è proprio quello che loro hanno da offrire)

“Casini? È uno stronzo”. No, purtroppo non l’ha detto Bersani.

Bossi ha dato dello stronzo a Casini. Anche un orologio rotto due volte al giorno dà l’ora esatta.

La replica di Casini: “Non so se Umberto abbia preso un colpo di sole o qualche bicchiere di troppo”. Nessuno gli ha detto dell’ictus.

Letizia Moratti promette: “Saremo più duri anche con gli immigrati comunitari”. Ponendo così fine a un’ingiusta discriminazione.

“Espelleremo chi non rientra nei requisiti di reddito minimo e dimora adeguata”. Un altro duro colpo alla ricerca universitaria.

Alluvione nel Kashmir. Milioni di capre ristrette.

Il Pakistan è in ginocchio e non riesce a far fronte all’emergenza. Con tutto quello che hanno speso per avere la bomba atomica?

L’Onu: “Gli aiuti non bastano“. Perciò non li manderanno.

Cile, 33 minatori intrappolati in una miniera: per la loro salvezza ci vorranno quattro mesi. Se scavano nella giusta direzione.

Al via la tessera del tifoso. Io continuo a preferire il microchip.

Itaca, trovata la casa di Ulisse. Ora ci vive il cognato.

* * *
autori: batduccio, mix, van deer gaz, trovatarli, maelstream, benze, joe wine, mestmuttèe, fedgross, fps76, archi il leone, venividiwc, lorberto, fedgross, may, faberbros, contemascetti, gabbbbro, asc, lorberto, castorovolante, milingopapa e lord james.

La bella politica

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 25/08/2010

Se gradite un massaggio al morale, scordatevi leggi ad personam e cognati a Montecarlo. Date piuttosto un’occhiata alla rassegna-stampa di ieri: «Egregio ministro dell’Interno, quando lasciai il mio posto a Milano fui messo in disponibilità con metà dello stipendio. Ebbene, trovo di poterne fare a meno. Considerando che già ricevo dallo Stato la cifra di… come direttore della Galleria, mi pare doveroso, nelle attuali condizioni delle finanze, rinunciare a quell’altra somma». E allora?, direte voi. Si tratterà di un miliardario o di un eccentrico. Il vero dramma di questo Paese non è solo lo spreco di denaro pubblico, ma la tragica incompetenza di chi è chiamato a gestirlo. Giusto, eccovi serviti, sempre dalla rassegna-stampa di ieri: «Signor ministro, Ella mi ha comunicato un decreto che mi nomina direttore del ministero dei Lavori Pubblici. La ringrazio dell’onore che mi ha voluto fare, ma non ho le cognizioni tecniche necessarie a un direttore dei Lavori Pubblici e non potrei, senza danno pubblico e senza rimprovero della mia coscienza, togliermi un carico maggiore delle mie forze. La prego perciò di accettare la mia rinuncia».

Siete rimasti colpiti, vero? Anch’io, accidenti. Ho confuso le buste e, anziché quella con la rassegna stampa, ho aperto quella coi ritagli della storia d’Italia che sto scrivendo in ultima pagina con Fruttero. La prima lettera era di Massimo D’Azeglio, Torino 1861, la seconda di Luigi Settembrini, Napoli 1860. Chiedo scusa ai politici contemporanei per averli confusi con quegli improvvidi antenati.

lunedì 23 agosto 2010

Olimpiadi della Gioventù

Si tengono a Singapore, per la prima volta, i Giochi Olimpici della Gioventù che vedranno schierati 3500 atleti fra i 14 ed i 18 anni provenienti da 200 paesi che si cimenteranno i 184 eventi di 26 specialità differenti.
Da boston.com una galleria di immagini relativa alla cerimonia di apertura dei giochi, che si concluderanno il 26 agosto, e delle prime giornate di gara.

Celere alla celere

da spinoza.it

È morto Francesco Cossiga. Kondoglianze.

È morto Francesco Cossiga. Falce batte piccone.

È morto Francesco Cossiga. Ma puzzava già da anni.

È morto Francesco Cossiga. La salma sarà insabbiata domani.

È morto Francesco Cossiga. Resterà vivo il suo “Non ricordo”.

È morto Francesco Cossiga. Non fiori ma opere di intelligence.

È morto Francesco Cossiga. Aveva 62 anni più di Giorgiana Masi.

È morto Francesco Cossiga. Non si prevedono ulteriori miglioramenti.

È morto Francesco Cossiga. Si continua a girare intorno al problema.

È morto Francesco Cossiga. Pare si sia trattato di un cedimento strutturale.

È morto Francesco Cossiga. Non sapremo mai come si sono estinti i dinosauri.

È morto Francesco Cossiga. In sua memoria verranno osservati quarant’anni di silenzio.

È morto Francesco Cossiga. Le vie che gli saranno dedicate porteranno da tutt’altra parte.

Cossiga aveva 82 anni. Di cui molti nostri.

(Non capisco i giornali che titolano “Cossiga non ce l’ha fatta”. Lo scopo non era morire democristiani?)

Pochi giorni fa Cossiga aveva ricevuto l’estrema unzione. Come se non fosse già abbastanza viscido.

Le ultime volontà di Cossiga: nessuna autorità dello Stato ai funerali. Ci teneva a non dividere la scena con altri cadaveri.

I funerali di Cossiga si svolgeranno in forma privata. È che i cortei numerosi proprio non gli piacevano.

(in realtà Cossiga non è morto. Si è infiltrato nell’aldilà)

Ai funerali saranno presenti numerosi esponenti delle forze dell’ordine. Vestiti da parenti.

Consegnate a Napolitano, Berlusconi, Fini e Schifani quattro lettere di Cossiga. Incredibile, manda già i saluti!

Cossiga ha lasciato lettere alle quattro più alte cariche dello Stato. In ognuna si sparla delle altre tre.

Schifani ha interrotto le vacanze alle Eolie per fare rientro a Roma. Proprio adesso che c’era il terremoto.

Calderoli: “Cossiga ha insegnato qualcosa a ciascuno di noi”. A me, ad esempio, a imitare il sardo.

(Se ci pensate, Cossiga non era molto diverso da un Tampax: da fuori non si vedeva nulla, ma nei bagni di sangue lui c’entrava sempre)

“È inutile che mi guardiate in quel modo” ha dichiarato Andreotti.

* * *
autori: van deer gaz, aldeno, blepiro, fever, milingopapa, serena gandhi, batduccio, faberbros, senter, negus, tacone, archi il leone, valerio, il professor morte, waxen, percoppette, benze, abulafia, richi selva, l’auriga e sirboneddu.

giovedì 12 agosto 2010

Special K

da spinoza.it

Cossiga ricoverato al Gemelli. La prognosi è segreta.

Le sue condizioni destano grande preoccupazione: è ancora vivo.

Da parecchi giorni il Presidente è inerte e privo di conoscenza. E anche Cossiga non se la passa tanto bene.

Molte le telefonate in ospedale di politici e amici. La domanda più frequente: “Non parla più, vero?”.

Previsto a breve un nuovo bollettino medico. Sarà lasciato in una cabina telefonica.

A Cossiga è stata impartita l’estrema unzione. Così potrà entrare meglio in un portabagagli.

Compare il nome di Berlusconi in un pizzino di Ciancimino a Provenzano. È sulla carta intestata.

Il premier avrebbe donato cento milioni di lire a Provenzano, almeno secondo il pizzino comunista di certa mafia.

Ghedini: “Quereleremo chi sosterrà che Berlusconi ha finanziato Cosa nostra”. Erano solo gli interessi per il prestito.

Farefuturo denuncia: “Nel Pdl manganellatori di professione”. Rimpiangono quando si faceva politica per passione.

Vasco Errani: “Bersani è una risorsa“. Bisogna scavare per trovarlo.

Il virus H1N1 è uscito di scena. A breve i casting per l’influenza 2010.

La pandemia è stata dichiarata conclusa. Ora ho capito cos’è il marketing virale.

Secondo l’Oms “il virus ha ampiamente fatto il suo corso”. Ovvero: “le case farmaceutiche sono finalmente rientrate delle spese”.

Va a Lourdes per un problema cerebrale, torna con due gambe rotte. Non sapevo facessero anche permute.

Morto concorrente dei mondiali di sauna. Già allestita la camera ardente.

L’uomo è rimasto per sei minuti a centodieci gradi. Per l’autopsia è bastato un grissino.

Ai partecipanti veniva chiesto di resistere quanto più possibile a una temperatura di centodieci gradi. Una competizione così intelligente che si fa fatica a lasciar fuori Gasparri dalla battuta.

Abbandonato da tutti, al cane non resta che il suicidio. È il titolo dell’ultimo editoriale di Vittorio Feltri.

Nuovo sito web per il Vaticano. Ti cerca lui.

* * *
autori: cityman, mix, abulafia, fps76, stark, pio, anziani, serena gandhi, lorberto, evertrip, van deer gaz, marco v, francesco cocco, capt. yossarian, waxen, lolls, alfb, trovatarli, fedgross e misterdonnie.

Troppe connessioni

da spinoza.it

Tengono banco le indagini sulla nuova P2. Le solite repliche estive.

Verdini lascia la presidenza della sua banca. Ora dovrà riabituarsi a un normale portafogli.

Berlusconi: “La legalità è la mia stella polare”. Nel senso che è distante svariati anni luce.

Dell’Utri resta solo un’ora in procura. Poi doveva vedere degli amici.

Il senatore è rimasto in silenzio davanti ai giudici. Capita, dopo tanti anni, di non avere più niente da dirsi.

Napolitano: “La magistratura vada a fondo”. Almeno su una cosa è d’accordo con Dell’Utri.

Stupore a Roma: Berlusconi entra in un negozio di casalinghi. La dura vita del single.

(Di certo non cercava uno zerbino. Ne ha già abbastanza)

Altri due militari italiani muoiono in Afghanistan. Ancora poco e per me abbiamo vinto.

“Queste notizie creano dolore” ha dichiarato Berlusconi ripiegando la Gazzetta.

La Russa: “L’obiettivo della missione è sempre lo stesso”. Mandare al creatore abbastanza gente per fingersi una potenza.

Criminali tentano di rubare le reliquie di Padre Pio. Ormai non passa giorno senza una rapina in banca.

La chiesa di Scientology di Roma organizza una visita guidata. Solo per oggi ingresso gratuito.

“La musica è incompatibile con l’Islam”, ha dichiarato l’ayatollah Khamenei bussando con la scopa sul soffitto.

Vince diecimila euro al Gratta e vinci, ma non può ritirarli perché non è italiano. Che comunque è una bella consolazione.

New York, uomo sopravvive dopo essere stato colpito da 21 proiettili. Vendeva bibbie tascabili.

Furto in casa di Carlo Taormina. Sparito il telegatto.

* * *
autori: metapapero, cichibaus, francesco cocco, maelstream, seipuntotrentasette, loris p., mix, nerowolfe79, cagnazz, asc, cityman, castorovolante, orio, mithril, bojafauss, venividiwc e konti.

Ancora incendi

Qualche giorno fa ho già pubblicato una prima galleria. Oggi continua il servizio di boston.com sugli incendi in Russia.
Intanto la mia amica ha rinunciato, fortunatamente, all'idea del viaggio ed ha iniziato la lotta per il rimborso.

La sacra famiglia

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 12/08/2010

Ieri al giornale ho ricevuto questa telefonata. Non l’ho registrata, ma vi prego di credermi: è vera.

«Buongiorno, dottore, vorrei che lei esprimesse l’indignazione di noi cittadini comuni per i politici senza senso dello Stato. Piazzano le amanti in televisione. Svendono al cognato l’appartamento del partito. Sistemano i figli nelle società a cui poi danno in appalto i soldi pubblici. Cosa si aspetta a cambiare la Costituzione? “L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”. Ma non scherziamo! L’Italia è una Repubblica di famiglie fondata sulle raccomandazioni. Tengono tutti famiglia, questi politici. E in ogni famiglia c’è una moglie o una compagna che a sua volta è madre, figlia, sorella di qualcuno da piazzare. Come un trapano, ogni mattina lo ricorda al marito: hai chiamato?, hai sentito?, hai saputo? Perché le donne, se possibile, sono peggio degli uomini: per loro esiste solo la famiglia. Il resto - lo Stato, le comunità, le regole - sono impacci da estirpare nella lotta per la vita. E il politico trapanato che fa? Abbozza, finché lei spara la bordata micidiale: “Allora vuol dire che non conti proprio niente…”. L’onorevole maschio si sente ferito nell’orgoglio e fa la telefonata che doveva fare. Ma che non avrebbe mai dovuto fare, mi spiego? Eh, bisognerebbe che entrassimo in politica noi, dottore caro. Aria fresca, aria nuova… A proposito, secondo lei ci sono spazi al giornale per un collaboratore giovane? Ho un nipote che vorrebbe fare il giornalista… abbiamo un nipote… è mia moglie che mi dà il tormento, capisce…».

martedì 10 agosto 2010

Salva posto

Mi sembra davvero una buona idea. Chi mai vorrà sedersi e rubarvi la sedia?



God parade

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 10/08/2010

Il vescovo ausiliario di Salisburgo ha scritto, nero su bianco, che la morte di quei ventuno ragazzi alla Love Parade del luglio scorso è stata una punizione divina. Ballare impasticcati e seminudi per le strade costituisce attività peccaminosa, sostiene il vescovo, ed è perfettamente naturale che Dio colpisca chi tenta di sovvertire l’ordine da lui creato. L’attribuzione a un Ente Supremo di pulsioni umane, come la riparazione di un torto attraverso la vendetta, ripugna a chiunque sia in cerca di spiritualità autentica e contiene una falla che nessun teologo è ancora riuscito a colmare. Se Dio aveva deciso di castigare i baccanti della Love Parade, perché ne ha sterminati solo ventuno, risparmiando gli altri? Ma soprattutto: perché ha preso di mira una moltitudine di giovanotti che, per quanto sballati, non stavano dando fastidio a nessuno, mentre non si accanisce con altrettanta precisione su assassini, ladri, stupratori e tutto ciò di ben più orribile e «peccaminoso» di una danza sfrenata che viene messo in scena ogni giorno dalla tragicommedia umana?

Un parroco della mia infanzia diceva che il Dio Paura è un’invenzione degli uomini per spaventare, inibire e dominare altri uomini. Gesù, aggiungeva, ci ha insegnato che Dio non è un vecchietto arrabbiato con la barba bianca e il forcone, ma l’energia d’amore di cui è composto l’universo. Peccato che quel parroco illuminato ci abbia lasciati da tempo. Altrimenti avrei umilmente suggerito al vescovo tonante di andare a lezione di catechismo da lui.

In silhouette

La galleria di oggi di boston.com ci mostra una serie di immagini tutte riprese con la tecnica del controluce.

lunedì 9 agosto 2010

Verranno a chiederti del nostro amore

da spinoza.it

Berlusconi intima a Fini di lasciare la Camera. Senza nemmeno chiamargli un taxi.

Fini cacciato dal Pdl. Il consiglio ora è di correre a zig zag.

Berlusconi: “L’offerta di tregua è arrivata troppo tardi”. Potete dire ai finiani di uscire da quel cavallo.

(In pratica, Fini torna alle origini. Fa scismi)

Anche Bocchino, Briguglio e Granata fuori dal Pdl. I pm li guardano già con disinteresse.

I tre saranno deferiti al collegio dei probiviri. Appena l’ufficio casting di Mediaset li avrà scelti.

(I probiviri del Pdl. Una figura ormai leggendaria, come gli scopamici)

Una nota di Palazzo Chigi: “Sui giornali ricostruzioni fantasiose”. Su uno c’è addirittura scritto “Repubblica”.

Berlusconi: “Non sono più disposto ad accettare il dissenso”. Caccia Fini e gli ruba pure le idee.

L’editoriale di Minzolini ci ricorda che queste voci di crisi sono spesso esagerate. E comunque nulla che non si possa risolvere restando a casa nelle ore più calde.

Ora Fini è in trincea. Finalmente ha un buon motivo per strisciare.

Si rincorrono indiscrezioni sul nome del nuovo gruppo dei finiani: tra le proposte Azione Nazionale, Nazione e Libertà, Futuro Nazionale, Futuro e Libertà, Decima Mas.

Berlusconi: “Mi sono tolto un peso, come quando ho divorziato”. Un bel messaggio per l’elettorato cattolico.

A una domanda sulla possibilità di elezioni anticipate Bossi mostra il dito medio. Lo prendiamo come un forse.

Si attendono le dichiarazioni di Gasparri. Prima che il gallo canti.

Bersani: “Il governo non c’è più”. Finalmente ora sono pari.

Il Pd si riunisce in assemblea per analizzare la situazione: come salvare il governo stavolta?

“La maggioranza è autosufficiente” ha detto Bossi cagandosi addosso.

* * *
autori: dario, milingopapa, elcolombre, blepiro, nerowolfe79, alexfor, richi selva, negus, odobenus, uomomordecane, venividiwc, borges, creale, ioguido, benze, archi il leone e aleppopapello.

sabato 7 agosto 2010

Il l'aureato

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 07/08/2010

Mi unisco alla ministra Gelmini nel caldeggiare la laurea honoris causa a Umberto Bossi in scienza della comunicazione. Il rettore dell’Università dell’Insubria, cui si deve la brillante iniziativa, non ha certo bisogno di aiuto per redigere le motivazioni del meritato riconoscimento, ma vorrei comunque ricordare il contributo del dottor Bossi alla comunicazione politica in un Paese come il nostro, stremato dal linguaggio ipnotico dei democristiani e da quello inaccessibile di Spadolini, che riusciva a pronunciare anche sette congiuntivi di seguito senza sbagliarne uno.

Dopo una fase pionieristica, nella quale il dottor Bossi ha saputo sapientemente alternare il registro scurrile (è l’età del celodurismo e del tricolore carta igienica) con la metafora guerriera a sfondo erotico (i kalashnikov e lo spadone di Alberto da Giussano piantabile in luoghi ogni volta piacevolmente diversi), negli ultimi tempi l’accademico ha imboccato una strada davvero innovativa: l’abolizione delle parole, retaggio ingannevole del passato, sostituite da ombrelli, diti medi e mani aperte a casseruola. Questa è, al momento, la punta più avanzata della ricerca. Ma confidiamo negli studi del dottor Fabrizio Corona.

giovedì 5 agosto 2010

L'amara metà

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 05/08/2010

Non sono sicuro che i miliardari italiani aderiranno all’appello di Bill Gates e Warren Buffett, due fra gli uomini più ricchi del mondo, che hanno invitato tutti i paperoni a devolvere almeno la metà del patrimonio a una qualche organizzazione di beneficenza, incassando l’adesione entusiastica di Bloomberg, Rockefeller, banchieri e produttori cinematografici. Intanto in Italia non esistono miliardari, come si evince dalle dichiarazioni dei redditi, improntate alla massima modestia. E i pochi che credono di esserlo sarebbero disposti a disfarsi delle loro fortune soltanto dopo la morte, evento che rifiutano di prendere in considerazione per i prossimi cinquant’anni (pur avendone magari già quasi ottanta). Ma anche in quel caso bisognerà fronteggiare la reazione degli eredi, che non gradirebbero affatto una torta dimezzata e strillerebbero la loro indignazione, consapevoli di avere l’appoggio di tutto un Paese. Da noi infatti la famiglia è sacra e ciò che non è famiglia - la comunità, gli altri - va considerata un’entità astratta e pregiudizialmente ostile.

Cos’avranno mai fatto, questi «altri», per meritarsi metà dei profitti? Essere malati, disoccupati e disperati non è una buona ragione per disgregare il patrimonio dinastico. Come se non bastassero le matrigne e i fratelli di secondo letto. E poi chi ci assicura che quei soldi finirebbero nelle tasche dei bisognosi e non andrebbero invece ad alimentare gli sprechi di qualche casta? Nel dubbio, meglio tenerseli stretti. Ci pensi lo Stato agli «altri»: si pagano le tasse apposta. Si paghicchiano, via…

martedì 3 agosto 2010

Incendio russo

Una mia amica, la prossima settimana, parte alla volta di Mosca e San Pietroburgo per fare una settimana di vacanza un pochino più fresca (prima di andare a cuocere per due settimane in Sicilia).
Giusto per farle un piacere questo luglio russo è stato il più caldo mai registrato negli ultimi 130 anni. Il caldo e la siccità hanno messo a dura prova sia il territorio, con numerosi e vasti incendi, che le persone, ad oggi 40 morti.
Da boston.com una galleria che ci mostra questa situazione.

Il caso Enrichetto

tramite lastampa.it - Buongiorno di Gramellini del 03/08/2010

Enrichetto ha 55 anni e un cuore di bambino. Gira in bicicletta, estate e inverno, nascosto sotto un cappello con la coda che i bambini veri si divertono a tirare. Un giorno in cui pedala troppo a zig-zag viene fermato per guida in stato di ebbrezza. Due mesi agli arresti domiciliari, come uno della Cricca. Enrichetto. A lui sta persino bene, basta non gli tolgano il suo cane e il suo cappello. Una mattina si alza con la voglia di un salame. Ricorda di averlo visto nella vetrina del macellaio, prima del suo arresto, chissà se c’è ancora. Esce per andare a controllare. Una vicina che si è autoassegnata l’incarico di fare la guardia lo intercetta attraverso lo spioncino e avverte i carabinieri. Allarme, il prigioniero è evaso! Enrichetto torna a casa col salame, tutto contento, ma sulla porta trova le guardie. Adesso giace nell’infermeria del carcere astigiano di Quarto. Rifiuta il cibo, come chi si sta lasciando morire. La sua non è una protesta. E’ che gli è venuta la malinconia. Sa che a settembre lo condanneranno per evasione e a lui non sembra giusto, ecco. Tutto perché una volta è salito in bici un po’ brillo e un’altra volta è uscito di casa per comprare un salame.

Per favore, Enrichetto, ricomincia a mangiare. Ti prometto che un giorno instaureremo la repubblica del buonsenso, dove le leggi non saranno più il trastullo dei potenti e la trappola dei semplici. E se nel frattempo qualche magistrato chiudesse un occhio sui tuoi efferati delitti, a casa ci sono un cane, un cappello e un salame che ti aspettano per festeggiare.