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giovedì 16 settembre 2010

Lavagne verdi


Ricomincia l’anno scolastico. Non scordatevi la carta igienica.

La scuola scoppia: anche 35 alunni per classe. Si pensa già a un’amnistia.

(Ma ci pensate? 35 alunni, e un solo crocifisso!)

Quest’anno le classi sono talmente affollate che le ragazze vanno in bagno a quartetti.

Con un simile sovraffollamento, insegnare è diventata un’impresa. Ora mancano le altre due “i”.

Negli anni del più grande licenziamento di massa della scuola italiana, gli insegnanti di religione sono aumentati a 26.000 unità. E io che ero rimasto ai pani e i pesci.

Molti studenti si troveranno in aule poco sicure. Per abituarsi al mondo del lavoro.

(In Italia la scuola cade sempre più a pezzi. Ma solo per non stonare col resto)

Ma ci sono anche esempi positivi: ad Adro, per rendere sicura una nuova scuola, l’hanno imbullonata a un crocifisso.

Nella scuola di Adro appare ovunque il simbolo della Lega. Prima era soltanto sui muri dei bagni.

Simboli leghisti anche sullo zerbino: pestare una merda non è mai stato così piacevole.

Si uccide dottorando senza futuro. Non dottorerà.

Il suicidio del giovane, laureato in filosofia del linguaggio, porta alla luce la silenziosa tragedia dei corsi di laurea inutili.

Ci si chiede perché il giovane ricercatore sia arrivato a un gesto simile: con un po’ di pazienza sarebbe morto di fame.

Tagli all’istruzione: ieri proteste sullo stretto di Catania.

La polizia non ha caricato i manifestanti. Solo qualche manganellata di rimprovero sulle mani.

A Roma numerosi studenti in sit-in per strada davanti al ministero. Molti però credevano fosse la loro nuova aula.

La Gelmini inaugura l’anno scolastico al policlinico Gemelli. Con un pap test.

Il ministro è favorevole alla lettura della Bibbia in classe. Nell’ora di scienze.

(Non vedo perché no. L’Apocalisse di san Giovanni illustra benissimo la sua riforma)

La Gelmini: “Non ricordo un primo giorno di scuola senza proteste degli insegnanti”. Lo dice per sembrare giovane.

Poi difende Adro: “Spesso a scuola entrano anche simboli di sinistra”. Ad esempio, lavoratori oppressi.

La Gelmini: “La scuola mette gli studenti al centro”. Poi apre la botola.

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autori: ottone erminio, giga, quack, blepiro, misterdonnie, venividiwc, kra, gabbbbro, francesco cocco, boris, cityman, ghiro, yojimbo, serena gandhi, kutavness, fdecollibus, mestmuttèe, lorberto e asc.

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