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venerdì 26 marzo 2010

Non è la RAI

da spinoza.it

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Santoro fa 12 minuti di introduzione. Peggio di un remix di Disco inferno.

Santoro: “Non siamo al fascismo”. Non ci sono abbastanza soldi per le villeggiature.

“Non voglio tirare Napolitano per la giacchetta”. Sennò sbava.

I fan di Berlusconi invitano Santoro ad andare a lavorare. Cazzeggiando in piazza.

L’inviato di Santoro insultato dai manifestanti del Pdl. Tutti e dieci.

Piovani: governo ladro.

La sigla di Annozero è suonata dal vivo. Dai musicisti licenziati dalle orchestre d’Italia.

Sul palco un comico che ha fatto fortuna con il tormentone “Povero Silvio”. Ma non è Ghedini.

L’apertura della serata affidata a Cornacchione. Poi dice che non c’è dietro il Pd.

(Cornacchione imita Berlusconi. Ma fa meno ridere)

Berlusconi manda affanculo tre volte al giorno. Siamo comunque ampiamente in vantaggio.

Gli ascoltatori di Travaglio riescono a guardare la luna invece del dito. Quello lo sentono.

Floris: “Tutto sta scendendo di livello”. Tranne la merda.

Parla Floris e il pubblico applaude. Ma forse ha segnato la Juve.

L’intervento di Floris è talmente banale che la sua faccia anonima sembra sincera.

La trasmissione fila via, liscia come l’ovvio.

Gad Lerner sembra più incisivo di Floris. Un crescendo che culminerà con Marzullo.

L’Agcom multa il Tg1. Per pubblicità ingannevole.

Barbara Serra: “Da Londra l’Italia è vista come un’anomalia”. E la vicinanza non migliora l’impressione.

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