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venerdì 22 ottobre 2010

Notizia finferla

tramite lastampa.it - Il pensiero debole di Luciana Littizzatto del 22/10/2010

Notizia finferla, notizia farlocca, notizia fru fru. Una signora del New Mexico, tale Joleen Baugman di anni 39, ha avuto un incidente stradale. Per fortuna non si è fatta niente di grave tranne una lesione a un nervo del bacino, nervo che controlla il desiderio. Il risultato è che da allora Joleen ha frisson dalla mattina alla sera e le partono i bollenti spiriti anche facendo cose che non c’entrano niente col ciupa, tipo viaggiare in pullman o fare la spesa. E lei sta andando giù di testa. Manco il marito basta più per sfogarsi, marito che vorrei sottolineare ha 20 anni, quindi significa che la Joleen una certa predisposizione alla pratica ce l’aveva già prima dell’incidente. Aveva quell’indirizzo lì diciamo, era propensa, portata.

Comunque la povera Joleen in pratica ha un orgasmo ogni sei minuti. Se pensiamo che c’è gente che ne ha uno ogni sei anni tu capisci che… Invece lei ogni sei minuti alè. Ollala iuuu… Parte la bossanova, il maracaibo, le fischia il vaporetto in grembo e le ovaie fan la quadriglia. Poi il brutto è che le può capitare in qualsiasi momento. Magari un vigile la ferma per farle una multa? E sarà la divisa, sarà la biro che ha quella bella formina allungata, via che partono le variazioni Goldberg. Io comunque ’sto nervo del bacino non l’ho mai sentito, secondo me è una bufala, non esiste. Ma se ci fosse davvero sarebbero sempre tutti lì a suonare l’aria sulla quarta corda di Bach, invece di fare gli speleologi e cercare il punto G… tutti a cercare il nervo. Come quando ti rientra dentro l’elastico della tuta e con le dita cerchi di tirarlo fuori… No, spiace perché poi a lei tutto e ad altri niente. Altri proprio non sanno cosa sia il piacere. L’antica orgasmeria del borgo. Il momento di intenso godimento. Lo tsunami dei bassifondi… Adesso vi spiego cos’è. È una sensazione intanto corta. Se pensi alla fatica che hai fatto per arrivare fino lì, non so se ne valga la pena. Il gusto del caffè ti resta per più tempo in bocca, per dire. Come quando fai tre ore di coda allo skilift e la discesa dura dieci secondi. Pare che la durata media del culmine del piacere sia di tre secondi. Tipo starnuto. Etciù! Fine.

Guarda, dura come due colpi di tosse asinina. A parte il maiale. Il porco c’ha un orgasmo che dura mezz’ora. D’altronde si chiama così mica per niente… L’orgasmo del maiale dura come una puntata di «Beautiful». Vorrei capire come hanno fatto a saperlo tra l’altro… magari il porco ha fatto finta. Gli è durato tre secondi come a tutti e poi visto che lo guardavano ha continuato a grugnire per mezz’ora per far vedere com’era bravo. Comunque, tornando al Bengodi. E’ una sensazione forte, intensa, biunivoca, un po’ come quando di notte batti forte il testone sul comodino e non perdi conoscenza. O come quando ti infili il pettine in un occhio o fai la ceretta, strappi e gridi: Ahhhhh! A volte succede anche che per un incastro magico tu e il tuo partner gioite all’unisono e lì è un po’come quando chiudi la coda del cane nella portiera, che senti quello che sente lui e gridate insieme. Bau BAUUUUU… Però a volte l’orgasmo non si compie e in quel caso è un po’come quando stappi la lattina della Coca-Cola e ti rimane il gancio in mano. O come quando prendi l’alka seltzer e non ti viene il rutto. O giri l’angolo e vedi il 38 sbarrato che va via. O al banco del pesce quella davanti a te prende l’ultima sogliola.

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